
Verso la corsa alle Comunali di Itri. Dove si fraziona il fronte dei candidati sindaco. Ed emerge più di qualche mal di pancia
Per via del suo mestiere di tipografo, Domenico ‘Mimmo’ Fabrizio non ha uguali sul territorio del sud pontino quando si tratta di rivelare aneddoti su qualsiasi appuntamento elettorale che si rispetti o sulla stampa di manifesti e ‘santini’ elettorali. Fabrizio negli ultimi giorni ha deciso prendere posizione: diventando lui stesso notizia.
Ha deciso di autosospendersi da componente del Coordinamento comunale di Fratelli d’Italia: era stato eletto poco meno di un mese fa dal Congresso cittadino di Itri che ha indicato come portavoce l’ingegnere Simone Di Mascolo. Rendendo ancora più incandescente il clima che il 25 ed il 26 maggio porterà la città ad eleggere i nuovi sindaco e Consiglio comunale.
Il tipografo preferito dalla politica del Golfo ha lanciato un guanto di sfida all’assessora regionale di Fratelli d’Italia Elena Palazzo. “L’ho fatto perché mi sono reso conto che qualcuno con il falso alibi di permettere al centrodestra di andare unito alle amministrative di fine maggio aveva preparato altrove questo piatto con la conclusione finale di dire ‘Prendere o lasciare’“.
“Meglio fare il tipografo”

“Il 28 maggio la mia vita non cambierà. Continuerò a fare il tipografo ma la mia storia politica meritava ben altro trattamento”: Mimmo Fabrizio è diventato un “Fratello d’Italia” dopo essere stato impegnato politicamente in Alleanza Nazionale prima e nella Lega. Ma ammette “c’è un limite a tutto. Nel mio caso quel limite è stato apprendere da Alessioporcu.it che il candidato sindaco di un falso centrodestra unito era stato scelto in un rappresentante di Forza Italia come l’architetto Andrea Di Biase. E lo dico con il massimo rispetto per la persona e per il professionista”.
Il tipografo di Pagnano punta il dito su una direzione ben precisa: Fratelli d’Italia non ha mai avviato un’analisi politica e tantomeno non si mai espresso sulla scelta di Di Biase quale candidato a sindaco.
“Noi siamo rimasti che al tavolo delle trattative il nome di Fdi da difendere a tutti i costi sarebbe dovuto essere quello dell’avvocato Salvatore Ciccone. Professionista serio con un bagaglio di esperienza amministrativa di assoluto livello (è stato assessore ai Lavori Pubblici e presidente del consiglio comunale) e ora stretto collaboratore dell’assessora Palazzo alla Regione Lazio”.
Chi ha congelato chi

Fabrizio non esclude che a decidere di ‘congelare’ il suo impegno possano essere “altri amici del coordinamento comunale di Itri di Fdi” dopo che il “piatto che ci è stato servito”. È stato preparato “altrove, a Roma”, tra l’onorevole Elena Palazzo, il senatore Claudio Fazzone (Coordinatore regionale di Forza Italia) e lo storico ‘dominus’ degli azzurri ad Itri Michele Stamegna.
Insomma il sostegno alla candidatura di Biase – è il ragionamento di Fabrizio – è stato un affronto per la militanza dei Fratelli d’Italia. E che, dopo aver provocato la conclusione anticipata della consiliatura il 24 marzo 2024, ha assunto una posizione arrendevole (“altro che generosa”) nei confronti dell’alleato. Che della maggioranza dell’ex sindaco Giovanni Agresti era il principale azionista.
Autosospendendosi dal coordinamento comunale di Fdi, Mimmo Fabrizio spera che entro il 27 aprile 2025 il “Partito promuova un sereno confronto interno”. E rispettando, nei confronti di Forza Italia i reali rapporti di forza in considerazione degli ultimi appuntamenti elettorali. “Queste cose non le dico ora io perché sono arrabbiato e deluso – ha aggiunto Fabrizio -. Ma sono state dette e ridette dalla stessa assessora Palazzo quando erano iniziate le trattative con Forza Italia. Prendo atto, con sommo dispiacere, che qualcuno ha cambiato idea, forse per difendere proprie posizioni all’interno del centrodestra regionale”.
Quadro frammentato

Difende la candidatura a sindaco di Di Biase il neo portavoce di Fratelli d’Italia Simone Di Mascolo: “è frutto di una dialettica che il tempo e queste scelte definiranno vincenti”. Mentre procede per la sua strada il candidato civico di centrodestra Antonio Gelfù: c’è il rischio di una frammentazione dell’elettorato di Forza Italia che è vicino all’imprenditore del legno; martedì, ad un anno dalla conclusione anticipata del suo quarto mandato, è tornato a parlare l’ex sindaco di Itri Giovanni Agresti: “E’ un imprenditore di successo”.
Agresti vuole contarsi e in questa prospettiva intende far convergere nella civica di Gelfù i suoi voti sull’ex delegata Gabriella Dragonetti e sull’ex assessore al Bilancio Antonio Ruggieri che, a causa di alcuni problemi familiari, potrebbe rimanere stavolta ai box.

Gelfù ottiene l’appoggio ufficiale di Noi Moderati su scala provinciale. E secondo i rumors, trattative segretissime sarebbero in corso anche con il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero. L’esponente di Latina avrebbe preteso una telefonata quando è stato definita la candidatura di Di Biase. Ed insoddisfatto avrebbe mollato la presa virando su Gelfù e chiedendo la disponibilità per una candidatura al consiglio comunale.
Notizie false
Gelfù non fa dormire sonni tranquilli all’establishment di Forza Italia. Che martedì è dovuta correre da un grafico per approntare il logo della candidatura a sindaco dell’architetto Di Biase. Erano circolate indiscrezioni incontrollate circa una possibile rinuncia del dirigente del settore tecnico dell’ente Parco Riviera di Ulisse per far posto allo stesso Gelfù. Falso, una polpetta avvelenata.

Ma Andrea Di Biase è più che mai in corsa e nella serata di martedì ha diffuso sui social il logo della sua lista. Che è molto di un programma: “Itri 2035” con un chiaro messaggio agli avversari. “Voglio vincere il 26 maggio 2025 e guidare il comune di Itri per dieci anni”: l’ufficializzazione del simbolo è arrivata al termine di una giornata. in cui è stato, a sorpresa, confermato il rinvio a data da destinarsi del congresso cittadino di Forza Italia.
Era stato calendarizzato per sabato 29 marzo per la riconferma alla segreteria della professoressa Donatella Del Bove. A quest’ultima il compito di sgombrare il campo da altre illazioni di sosta. “Il congresso è stato rinviato di pochi giorni perché il nostro candidato a sindaco per ragioni squisitamente personali non avrebbe potuto garantire la su presenza fisica. Tutto qui”.
Fargiorgio che gongola

Gi altri due candidati a sindaco sono Osvaldo Agresti di “Un’Altra Itri” (che in questi giorni ha incassato il sostegno elettorale del Movimento Cinque Stelle) e l’ex primo cittadino Antonio Fargiorgio (“Itri Domani”). Ed in quest’ottica sta allargando i suoi orizzonti politico elettorali.
In questo quadro spaccato nel centrodestra Fargiorgio gongola. È candidato di una civica di cui fanno parte il Pd, Avs e componenti del mondo cattolico locale. “Io favorito? Le divisioni esistenti negli altri schieramenti sono soltanto legittime speculazioni di voi giornalisti”.