
[VERSO LE ELEZIONI] L'onorevole Giovanna Miele ha incontrato il candidato a sindaco di "Insieme per Itri" per chiedergli un passo indietro. Ma il tentativo è andato a vuoto. L'imprenditore andrà avanti spaccando di fatto la coalizione
“Avevo garantito che sarei diventato la sintesi ottimale del centrodestra. Qualcuno non l’ha voluto capire e ora mi sembrano inutili questi disperati tentativi per farmi cambiare idea. Non ci penso proprio. Nelle ultime ore ho tenuto un incontro organizzativo per la scelta del committente elettorale. Se avrò avuto torto o ragione lo verificheremo tranquillamente la sera del 26 maggio prossimi”. Non ha dubbi, non ha tentennamento il candidato a sindaco della lista “Insieme per Itri” Antonio Gelfù. Dopo qualche timida titubanza, ammette di essere stato mercoledì a Latina: ad un incontro promosso dalla deputata pontina della Lega Giovanna Miele. Per tentare una sintesi con le liste di centrodestra.
Un incontro poco al… Miele

E’ stata l’ultima dirigente in ordine di tempo nel centrodestra provinciale a chiedere a Gelfù di fermarsi “per il bene dello schieramento in cui ha sempre militato”. Glielo chiede perché l’elettorato di riferimento del candidato civico di Itri è in larga parte dil centrodestra: rischia di drenare voti decisivi. Se non vince rischia di far perdere.
L’onorevole Miele ci ha provato ma secondo quanto è emerso è stato tutto inutile. Sono al momento incolmabili le distanze. Le posizioni espresse dai dirigenti itrani della Lega durante l’incontro sono state giudicate inaccettabili da Gelfù. Della delegazione facevano parte il coordinatore comunale del carroccio Raffaele Mancini e l’ex assessore Mario Di Mattia (entrambi in lizza con il candidato sindaco del centrodestra Andrea Di Biase). Sull’altro fronte c’erano il candidato sindaco Antonio Gelfù e l’ex assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Cece.
La scelta di affidare la mediazione alla deputata di Latina è stata motivata essenzialmente da due ragioni. La prima: il suo ruolo super partes rispetto ai precari equilibri del centrodestra di Itri e del Sud Pontino. La seconda: la Lega è presente nei due schieramenti di Di Biase e dello stesso Gelfù, rischia oggettivamente di rimanere fuori dal Consiglio comunale qualora prevalesse l’altro candidato sindaco, l’avvocato Antonio Fargiorgio. Per scongiurare questa possibilità proprio l’onorevole Miele è stata incaricata di tentare una sintesi tra Gelfù e Di Biase.
Gelfù determinante

La deputata Miele si è messa all’opera. Lo ha fatto nonostante la scelta di individuare l’architetto Di Biase come candidato del Centrodestra sia stata frutto di un accordo tra il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone e l’assessora regionale all’Ambiente Elena Palazzo di Fratelli d’Italia.
La buona volontà non è bastata per permettere al duo Mancini e Di Mattia di ottenere un passo di lato da Antonio Gelfù. Il quale sa di essere determinante per l’esito delle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio e non ha remore ad ammetterlo. Lo fa volgendo lo sguardo all’esito del voto del 3 e 4 ottobre 2021: “In quella circostanza il centrodestra ufficiale e quello civico, compreso il sottoscritto, aveva effettuato una scelta unanime per sostenere la ricandidatura a sindaco di Giovanni Agresti. Nonostante ciò, la sua fu una vittoria al fotofinish nel senso che l’avvocato Antonio Fargiorgio non fu rieletto per la miseria di ottanta voti”.
“Molte delle componenti di quello schieramento elettorale hanno deciso di sostenere la mia candidatura che non è scaturita da un esperimento compiuto in un laboratorio – ha chiosato Gelfù – Ma è figlia di una volontà pervenuta dalla base e, per di più, in tempi non sospetti, lo scorso 30 dicembre. Se qualcuno ha la voglia e la forza di smentirmi, sono pronto a tenere un confronto pubblico anche domani mattina”
“Non posso tradire la fiducia di tanti amici”

Gelfù, incontenibile, ha aggiunto: “Naturalmente mi è stato offerto di tutto e di più. Ringrazio l’amichevole e sincera azione di mediazione dell’onorevole Miele ma non posso predicare bene e razzolare male. La Miele deve sapere che, dopo la rottura tra Forza Italia e Fratelli d’Italia nel consiglio comunale sul Bilancio Previsionale 2024, sono stato indicato come il miglior candidato per federare il centrodestra. Nel momento in cui ho dato la più totale e completa disponibilità, è stata legittimamente cambiata idea sul mio conto. Ed il sottoscritto, per rispetto agli amici che hanno creduto in me e lo continuano a fare senza interessi di bottega, va avanti senza indugio”.
Gelfù sa ora di poter scompigliare le carte nello schieramento (“Itri 2035”) che candida a sindaco Andrea Di Biase. Soprattutto quando l’assessora e consigliera regionale di FdI Elena Palazzo, con la mediazione del suo coordinatore comunale di Itri Simone Di Mascolo, era riuscita a ricucire lo strappo interno con alcuni componenti del neo direttivo (Mimmo Fabrizio). Che avevano contestato le procedure di scelta del candidato a sindaco.

“Io terzo come qualcuno sta dicendo in giro? – è stata la sarcastica considerazione di Gelfù – Forse non vincerò le prossime elezioni amministrative ma avranno un esito molto diverso rispetto alle ottimistiche previsioni dei dirigenti del centrodestra. Io non sto facendo la corte a nessuno ma non mi si chieda di imbarcare in quest’ultima settimana qualcuno che comincia ad essere scontento. La mia lista è pressoché chiusa e non ha bisogno di viaggi della speranza per essere definita”.