La campanella suona per tutti, e la lavagna del Comune è piena di compiti

La metafora dell'avvio delle lezioni che calza a pennello per la ripresa dell'attività amministrativa e politica a Frosinone. Oggi l'anticipo: con il question time delle 19

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il 16 settembre è la data ufficiale per l’inizio delle lezioni nelle scuole del Lazio.  Quel giorno suonerà la fatidica campanella nella maggior parte degli istituti della Regione. Ma la campanella suonerà, metaforicamente, anche al Comune di Frosinone. Un anticipo di attività ci sarà già questa sera alle 19, con il Consiglio Comunale dedicato al question time, le interrogazioni dei Consiglieri a Sindaco e Assessori. Dove però non bisogna aspettarsi nulla di clamoroso.

Sarà il solito cliché già visto e rivisto ad ogni sessione di domande rivolte alla Giunta. La campanella dunque tra qualche giorno suonerà per tutti: sindaco, maggioranza, gruppi consiliari o di fatto, opposizione. Ed ultimi, ma non per questo meno importanti, anche per i Partiti.

Mastrangeli tra cattedra e “cancellino”

Riccardo Mastrangeli (Foto © Stefano Strani)

Il sindaco Riccardo Mastrangeli continuerà a concentrarsi con ancora maggiore determinazione su tuti gli aspetti amministrativi del governo cittadino. Con un occhio attento però anche alle dinamiche politiche. Sempre particolarmente insidiose. Per tutti. Quindi al completamento delle opere, alla definizione della mobilità sostenibile, alla tutela del decoro urbano del quale Frosinone ha assoluto bisogno.

Mastrangeli non avrà problemi di tenuta in Aula nei prossimi mesi per approvare tutte le delibere. Almeno 16 o 17 voti li troverà sempre. La Seconda convocazione serve a questo. Dovrà essere abile però a coinvolgere tutta la sua maggioranza nella condivisione delle decisioni e delle scelte importanti per il Capoluogo. In primis, ancora una volta, il Bus Rapid Transit che inevitabilmente avrà un impatto forte sulla città. Perché cambierà il modo di spostarsi in città al quale i frusinati sono invece abituati da sempre: cambierà la dimensione delle corsie per le auto, cambieranno i percorsi, ci sarà una parte di strada riservata al Bus Rapid Transit che farà da navetta veloce. Cambierà molto sia dal punto di vista viario, che commerciale, che dei parcheggi.

Coinvolgere tutti sarà utile per non creare ulteriori “scontenti” oltre agli attuali cinque malpancisti ufficiali. In una condizione border come quella attuale per manifestare il proprio disagio sarebbe sufficiente non presentarsi proprio in Aula. Oppure votare in maniera differente dal resto della maggioranza qualche delibera non particolarmente gradita.

Chi si sente messo “all’ultimo banco”

La protesta dei commercianti contro il Brt

Le sacche di irritazione in alcuni Consiglieri del centrodestra, anche nei confronti di qualche assessore, ci sono. Esistono da tempo. Chi le nega mente sapendo di mentire.

Le conosce benissimo anche il sindaco che, da navigato conoscitore delle umane vicissitudini, saprà essere attento a spegnere ogni ipotetico “focolaio di rivolta”. Giova ricordare che Mastrangeli ha ancora una casella vuota da assessore, da riempire con un nome. Le aspirazioni e gli appetiti sono diversi. Piatto ricco mi ci ficco.

La campanella suonerà inevitabilmente anche per il Gruppo dei malpancisti: Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone ed il Gruppo FI di Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo. I cinue Consiglieri eletti nel centrodestra, si sono guadagnati sul campo, dentro e fuori l’aula consiliare, i gradi di opposizione vera al sindaco e alla Giunta. Ci sono riusciti con tanta concreta, condivisa e determinata attività politica.

Le interrogazioni dei malpancisti

Teresa Petricca

Dovranno continuare quindi con questo animus pugnandi per confermarsi ed accreditarsi ulteriormente, non solo come l’anima critica dell’amministrazione. Ma anche eventualmente come gruppo alternativo di governo al centrodestra nel 2027. Il trillo della campana sarà piuttosto nitido, anche per il neo costituito gruppo consiliare FutuRa  dei Consiglieri Martino- Petricca e Pallone.

I 3 hanno detto chiaramente due cose importanti: non sono interessati ad alcun assessorato, non accetterebbero eventuali aperture a esponenti dell’opposizione per governare, se necessario. Una presa di posizione precisa, netta che non si presta ad interpretazioni dubbie. Il che testimonia anche una certa indipendenza del “futuristi”, rispetto alle dinamiche collettive della maggioranza.

Bisognerà capire quale sarà la posizione, ergo il voto,  dei 3 consiglieri nei confronti di determinate tematiche ambientali. Temi che verranno eventualmente portati in Aula per la discussione: su tutte quella del forno crematorio comunale.

L’opposizione e l’ora di “palestra”

Norberto Venturi e Angelo Pizzutelli

La campana dovrebbe suonare, finalmente, anche per l’opposizione (di ruolo nominale), di centrosinistra. In questi quasi 3 anni di consiliatura Mastrangeli l’azione di critica, certamente anche costruttiva, di stimolo, di censura, quando necessaria, nei confronti della maggioranza da parte dell’opposizione, è stata oggettivamente impalpabile.

Non è dato sapere se questo immobilismo, è determinato da volontà, stanchezza, precisa quanto indecifrabile strategia politica. O altro. Certo non mancano le capacità, né figure autorevoli, di certificato consenso elettorale ed esperienza politica tra i banchi della minoranza.

Per questo l’inerzia dell’opposizione al Comune capoluogo appare ancor più ingiustificabile.

Grembiuli azzurri e classe ormai a sé

Da ultimo, ma non per questo meno importante, la campanella suonerà anche per i partiti a Frosinone. Ed in senso trasversale. A destra, quanto a sinistra.

Per Forza Italia non c’è nemmeno bisogno di un trillo particolarmente acuto. Vista dinamicità del Partito e tutto quello che è accaduto nell’ultimo anno, con la dichiarazione di appoggio esterno (formale) a Mastrangeli, ma di vera e propria opposizione nella sostanza. E’ chiaro che dietro a tutto questo c’è una strategia politica di più ampio respiro da parte degli azzurri. Svincolata presumibilmente dalle dinamiche regionali che ha come orizzonte le prossime elezioni comunali del 2027.

Forza Italia, in caso di pluralità di candidature a sindaco,  potrebbe rappresentare nell’ambito di un centro-centro destra moderato, l’area politica di riferimento per quanti vogliano candidarsi come alternativa all’attuale governo cittadino. Inevitabilmente le altre due gambe del centrodestra tradizionale (Lega e Fratelli d’Italia) dovranno cominciare a ragionare, ipotizzando un “attacco” non più a tre punte ma a due.

Con l’importante innesto sulle fasce, per rimanere nel campo di calcio, di terzini dal respiro civico. Fratelli d’Italia poi, come primo Partito del capoluogo e del centrodestra, oltre a rappresentare la guardia pretoriana del sindaco Mastrangeli potrebbe avere l’esigenza, ogni tanto, di fare la voce grossa.

Pd e Psi: parlatevi o si va dal preside

Franco Carfagna, capogruppo FdI al Comune di Frosinone

Il caso emblematico è il fatto che sia rimasta inascoltata nella vicenda della conferma di Adriano Piacentini, come assessore di fiducia del sindaco, dopo che Forza Italia lo ha revocato e se n’è andata all’opposizione. Nei fatti, Piacentini è assessore senza consiglieri di riferimento in aula: durante le consultazioni per risolvere la crisi Fratelli d’Italia aveva chiesto esattamente che queste situazioni non accadessero.

La campana, infine, dovrebbe suonare sia per il PD che per i Socialisti. Dovrebbero finalmente cominciare a parlarsi e ad agire politicamente insieme. Questo se vogliono veramente provare a rendere contendibile, al centrodestra o al centro-centro destra, il Comune Capoluogo quando sarà il momento di tornare alle urne.  

Se è vero che il tempo è sempre galantuomo, è altrettanto vero che gli esami non finiscono mai. Per tutti.