Il Congresso provinciale di FdI non apporterà cambiamenti all'amministrazione comunale di Ferentino, costruita su un progetto che unisce centro-sinistra e centro-destra. La strategia di Virgili. E le cambiali politiche. Non a breve scadenza. Mentre in Comune...
Nessun atto di forza, nessuna rottura degli equilibri: il Congresso provinciale di Fratelli d’Italia non darà scossoni all’amministrazione comunale di Ferentino. Un’amministrazione costruita intorno ad un progetto amministrativo aggregando centrosinistra e centrodestra, in un Comune dove le 140 tessere realizzate da FdI non si erano mai contate nel passato.
A metterle sul piatto della bilancia del Congresso è stato il consigliere comunale Giuseppe Virgili. Sono una piccola cambiale politica: la porterà all’incasso nel futuro. Ad oggi non ha reclamato un posto nel parlamentino che deciderà la linea del Partito, non ha chiesto un ruolo ufficiale nell’organigramma. Le cambiali politiche aumentano di valore con il passare del tempo o si svalutano: come nelle scommesse sui mercati finanziari. Virgili ha scelto di attendere.
Nel solco di Massimo
I possibili banchi sui quali giocare la cambiale sono due. Uno è quello del Partito. Lì Virgili sta nelle file dell’80% che si riconosce nel pensiero del presidente provinciale Massimo Ruspandini. «È lui ad avermi convinto ad aderire al Partito. Faccio politica dal 2016, sono sempre stato di destra ma ho sempre mantenuto una connotazione civica. L’onorevole Massimo Ruspandini mi ha messo di fronte ad un’evidenza: il tempo del civismo è stato superato dal ritorno all’impegno politico organizzato e strutturato. Massimo ha una mentalità innovativa fatta di inclusione ed allargamento e non di chiusura e di preconcetti».
Un totale di 140 tessere dà diritto di parola in un consesso dove non tutti hanno espresso altrettanto impegno. «Non ho e non ho chiesto un ruolo ufficiale a livello provinciale Ma mi impegnerò nell’ombra alla crescita del Partito». Traduzione: non mi interessa scalare il Partito, non mi interessa puntare alle postazioni da dove si può reclamare una candidatura. Attende. Cosa? Che giunga il momento in cui si dovrà parlare del futuro politico di Ferentino e della partita che il centrodestra intende giocare su quel terreno.
Nei mesi scorsi il centrodestra non è riuscito ad aggregarsi, non ha creato un fronte identitario. Ha preferito aderire al progetto trasversale del Dem Piergianni Fiorletta. La prossima volta sarà diverso.
Stabilità gigliata, per ora
Cosa cambia nel centrodestra di Ferentino dopo il Congresso provinciale? «Credo che si debba procedere con la nomina del nuovo responsabile cittadino del Partito. Se è necessario mi rendo disponibile». In città non c’è una sezione, toccherà al nuovo commissario cittadino provvedere.
C’è una linea di confine che però non verrà valicata. Non ora. Fratelli d’Italia non costituirà il Gruppo in Consiglio Comunale: c’è un accordo pre elettorale che impone a tutti di avere una impronta civica. «Lo rispetterò» assicura Virgili.
C’è poi l’altro fronte: quello dell’unità del centrodestra. E quindi della rivalità con la Lega che è palpabile su tutte le principali piazze in provincia di Frosinone. «A Ferentino lavoriamo invece per un centrodestra unito – assicura Virgili – Grazie agli esponenti della Lega Luca Zaccari e Maurizio Berretta stiamo creando un gruppo affiatato e puntiamo ad arrivare alla fine dei cinque anni di governo cittadino con una coalizione unita».
A quel punto si porrà il problema della candidatura a sindaco: «Non escludo che tra quattro anni e mezzo Fdi possa esprimere un proprio candidato sindaco ma oggi è tutto prematuro». Un dato è certo: non ci sarà il bis del progetto Fiorletta: il sindaco lo ha già detto, per lui questo sarà il terzo ed ultimo mandato. «I primi sei mesi in amministrazione con un sindaco Dem – analizza Virgili – sono stati difficili non lo nego. Ma da parte di tutti c’è tanta voglia di portare avanti questa esperienza nel nome della città. E seppur tra le diversità politiche sono certo che daremo risposte importanti a Ferentino».