
A Ceccano restano le difficoltà nel completare le liste per le elezioni comunali, con Marco Corsi che sostiene Fabio Giovannone. L'ex sindaca Manuela Maliziola attacca l'opposizione, mentre Luigi Mingarelli critica Acea. Andrea Querqui rappresenta una coalizione ampia, la cui gestione sarà cruciale in caso di ballottaggio.
Tutti dichiarano di avere le liste pronte. La realtà è che pochi le hanno davvero complete. Si percepisce una certa difficoltà nel trovare persone disposte a mettersi in gioco a Ceccano in occasione delle prossime elezioni Comunali.
Corsi con Giovannone

Marco Corsi, ex presidente del Consiglio comunale con il centrodestra del Caligiore1 ed ex candidato sindaco per il centrosinistra nella scorsa tornata, ha deciso nei giorni scorsi di sostenere Fabio Giovannone. Il presidente del Consiglio Comunale della prima metà del Caligiore2 è alla continua ricerca di accordi: ha un unico obiettivo e cioè prendere un voto in più rispetto alla coalizione del centrodestra unitario guidata da Ugo Di Pofi. Perché?
Spera che il quorum si abbassi e che si vada al turno di ballottaggio per determinare il nuovo sindaco. Prendere un voto in più del centrodestra significa agganciare il secondo turno e giocarsi la partita per diventare sindaco.
Intanto, l’ex assessore nel Caligiore1 Fiorella Tiberia ha scelto di non candidarsi, nonostante Corsi la desse per scontata. Per lui e per Fabio Giovannone è una grossa perdita sul piano dei voti, visto che parliamo di una candidata che ha sempre superato le 300 preferenze. Forse una delle candidate più ricercate.
La meglio sono io

L’ex sindaca Manuela Maliziola invece sta impostando la sua campagna attaccando i consiglieri di opposizione uscenti e sostenendo che l’unica alternativa possibile sia lei. Resta un legittimo dubbio: se fosse stata lei la candidata unica sostenuta da tutti i Consiglieri, sarebbero comunque stati così ‘brutti e cattivi’ come ora lascia intendere? Ovviamente, non lo dice mai direttamente, ma fa dire tutto ai suoi fedelissimi.
Nel frattempo, Luigi Mingarelli (ceccano 2030) sta puntando tutto sulla battaglia contro Acea. Una posizione populista che chiunque abbia un minimo di competenza sa benissimo che è irrealizzabile ma continua a essere cavalcata per pura demagogia. È evidente che una cosa è pretendere il rispetto della Carta dei Servizi da parte di Acea, un’altra è alimentare illusioni con atteggiamenti che portano a nulla di concreto.

Il più attivo resta Americo Giovannone: vuole a tutti i costi che il fratello Fabio primeggi in questa battaglia contro Ugo Di Pofi e che vinca contro tutta la coalizione del centrodestra unito. Nel frattempo però, nei giorni scorsi ci sono stati anche contatti tra l’onorevole Massimo Ruspandini Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e Fabio Giovannone: Ruspandini ha chiesto a Giovannone di sostenere Ugo Di Pofi. Molto dipende dal problema delle liste e della loro concreta realizzazione.
Qui Andrea

Sul fronte del candidato sindaco del centrosinistra Andrea Querqui le liste da completare sono otto. Alcune sono complete, altre sono ai dettagli finali. Il fatto di avere una composizione così ampia sta a significare che il candidato tira e che c’è una forte spinta popolare dietro di lui. La vera sfida, in caso di vittoria, sarà quella di riuscire a tenere le redini di un fronte così ampio e diversificato.
Il Partito Democratico che ha espresso il candidato punta a fare un grande risultato, grazie anche alla competizione interna tra le tre aree politiche. Una corsa tra le componenti che potrebbe essere salutare per un Partito che al momento è senza organismi dirigenti su scala provinciale.
In caso di ballottaggio

Resta da capire cosa succederà alla fine, in caso di ballottaggio? Quali saranno gli accordi? Che faranno Fabio ed Americo Giovannone, insieme a chi ha il dente avvelenato come Alessandro Savoni, che hanno come unico obiettivo quello di battere l’altra coalizione di centrodestra? Sosterranno Ugo Di Pofi?
E Manuela Maliziola, che sta facendo una campagna elettorale denigrando gli avversari del centrosinistra, deciderà di sostenere Querqui? Voci di paese dicono che forse ha già deciso e sosterrà Querqui, sedendosi al tavolo della trattativa e chiedendo qualcosa in cambio. In questo modo dovrà spiegare ai suoi candidati di non averli usati solo per puri interessi personali.