La maggioranza tiene ma Max ora è un problema. E fuori…

La maggioranza del sindaco Mastrangeli tiene il numero legale e porta a casa tutte le delibere. Il presidente del Consiglio comunale Max Tagliaferri si astiene.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

La maggioranza del sindaco Riccardo Mastrangeli balla sul filo del numero legale. Tiene. E porta a casa tutte le delibere. Centra l’obiettivo nonostante l’asticella piazzata in alto: tutti gli argomenti sono stati trattati in Prima convocazione cioè avevano bisogno d’un maggiore numero di voti per essere approvati. A segnare la seduta è però la linea scelta dal presidente del Consiglio comunale Max Tagliaferri: si astiene su tutti i punti.

Il Consiglio Comunale di Frosinone terminato a ridosso delle 22 di venerdì sera ha evidenziato due circostanze oggettive incontestabili.

Il problema Max

Massimiliano Tagliaferri (Foto © Massimo Scaccia)

La prima: Il sindaco Riccardo Mastrangeli e la maggioranza devono risolvere le questioni politiche e amministrative sollevate nei giorni scorsi dal Presidente d’Aula Max Tagliaferri. E che lo hanno portato ad adottare la linea dell’astensione applicata oggi. (Leggi qui: Mastrangeli, senza un attimo di pace).

Tagliaferri ha votato a favore solo le delibere sull’ufficio Area Vasta, cioè l’ufficio che vedrà insieme i dieci Comuni intorno a Frosinone alla ricerca di finanziamenti Ue da poter chiedere per progetti che riguardino l’intero comprensorio. Quella linea dell’Aventino de facto non è una cosa normale. Legittima, ma certamente irrituale.  Lo sarebbe in qualsiasi amministrazione d’Italia.

Foto © Massimo Scaccia

Chiaro che il responsabile dei lavori d’Aula abbia voluto mandare un segnale politicamente forte nei confronti del sindaco. Ma il segnale inviato potrebbe avere conseguenze ultronee: non preventivate prima. 

La seconda: nessuno, né in maggioranza e tantomeno in opposizione, vuole andare a casa prima del tempo e quindi ingegnarsi per determinare la fine anticipata della consiliatura. Era una circostanza nota anche ai pavimenti del Consiglio comunale. E questo nonostante le minacce farlocche di dimissioni singole, di massa o di improbabili mozioni di sfiducia.

I fatti

Vincenzo Iacovissi

il Consiglio e durato poco più di un’ora e un quarto. Per trattare ben 13 punti all’Ordine del Giorno è un tempo certamente breve, il che certifica la totale o quasi mancanza di dibattito in Aula. Una parvenza di dialettica si è registrata solo sull’ufficio Europa Area Vasta.

Al momento dell’appello erano presenti in aula i 17 consiglieri di maggioranza “certificati“: gli stessi che nella scorsa seduta hanno eletto il Consigliere Marco Ferrara a vice Presidente dell’Aula. (Leggi qui: Frullatore Frosinone: destra e sinistra si mischiano. E poi leggi Frosinone, il significato politico importante del voto di ieri in Consiglio). 

Erano presenti inoltre i Consiglieri di opposizione Vincenzo Iacovissi (PSI), Norberto Venturi (PD), Armando Papetti e Alessandra Mandarelli (Lista Marzi) cioè 4 consiglieri di minoranza su 8. Erano infine assenti gli 8 consiglieri ex maggioranza oggi all’opposizione o quasi. E cioè i 3 “malpancisti” ufficiali, i 2 di Forza Italia ed i 3 del Gruppo FutuRa.

Quindi con le truppe schierate al completo, a mettere in difficoltà Mastrangeli nessuno ci ha nemmeno pensato. Come ampiamente previsto.

Con la schiena coperta

Le delibere sono state tutte approvate con i 16 voti della maggioranza “certificata”.  I 4 consiglieri di opposizione hanno votato contro, tranne che per la costituzione dell’ufficio Europa Area Vasta. E come detto il Presidente del Consiglio si è astenuto il 90% delle volte.

Con abile strategia, il sindaco Mastrangeli ha portato in Aula il voto sull’Area Vasta: a guidare quella commissione ha messo dal primo momento un esponente dell’opposizione, il socialista Vincenzo Iacovissi. Che oggi avrebbe garantito numero legale a prescindere: proprio per portare a compimento il primo slot del lavoro sull’Area vasta.

A seguire sono poi entrati Mandarelli Papetti e Venturi (lui espressamente per dibattere e votare contro).

L’aereo più pazzo del mondo

Antonio Scaccia (Foto: Erica Del Vecchio © Teleuniverso)

All’esito del Consiglio Comunale, delle dinamiche d’Aula e dei voti espressi è facile ipotizzare una riunione di maggioranza, anche piuttosto urgente. Nemmeno sull’aereo più pazzo del mondo sarebbe immaginabile un comandante che non dialoga con la torre di controllo. Il rischio è di andare a sbattere alla prossima collina, nemmeno troppo alta. A descrivere la serietà della situazione è stata l’espressione sul volto del vicesindaco Antonio Scaccia: della serie “Houston, abbiamo un problema“.

E non è l’unico. La sostanza infatti è che alla lunga Riccardo Mastrangeli possa seriamente andare in difficoltà poiché 17 consiglieri sicuri su 33 sono comunque un numero esiguo, troppo esiguo per garantire un governo forte e stabile per una città difficile dai mille problemi come Frosinone.

Angelo Pizzutelli (Foto © Massimo Scaccia)

Un segnale di quello che potrebbe succedere lo fornisce un’immagine alla fine della seduta del Consiglio comunale. All’esterno, a chiacchierare si ritrovano il presidente Pd del Lazio Francesco De Angelis, il capogruppo Pd Angelo Pizzutelli (il più votato nel centrosinistra, il secondo in assoluto), Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia cioè i due esponenti che hanno portato Forza Italia all’appoggio esterno.