La minoranza si fa opposizione da sola, Salera ringrazia

Le linee programmatiche di Salera dividono le opposizioni. Evangelista umilia le liste di centrodestra, Sebastianelli picchia duro: "Il mercato coperto era nel programma di Buongiovanni, ora mancano solo le scuole in centro"

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Dopo il primo Consiglio comunale che ha dato ufficialmente il via al ‘Salera bis’, con il giuramento, la convalida degli eletti e l’elezione del presidente dell’assise, ieri in sala Di Biasio si è già tenuta una nuova seduta, la seconda della nuova amministrazione. (Leggi qui: Salera vara il bis nel giorno della grande onda Dem).

I due Consigli comunali in una sola settimana si sono resi necessari per gli adempimenti relativi alle tariffe Tari: il termine ultimo era fissato al 30 giugno. Nessuna grande differenza rispetto allo scorso anno: qualche rincaro solo per delle tipologie di locali, per il resto nessun aumento.

Ma l’assise di ieri è stata anche l’occasione per elencare le linee programmatiche che caratterizzeranno il ‘Salera bis’: il sindaco ha illustrato la rotta entro la quale intende muoversi e le priorità della sua maggioranza. Dai banchi delle due opposizioni sono però piovute critiche e in particolar modo la minoranza che fa capo a Franco Evangelista e Giuseppe Sebastianelli ha picchiato duro.

Marciare separati per colpire divisi

Dal punto di vista politico è interessante come gli esordi di questa nuova amministrazione siano caratterizzate dal fatto che le due opposizioni intendono marciare separate.

In particolar modo a marcare le distanze è stato il consigliere uscente Franco Evangelista che rivolgendosi ai banchi del centrodestra capitanato da Arturo Buongiovanni, ha fatto parlare i numeri: “Voglio ringraziare la mia lista, “Cassino Protagonista”, dove l’unico consigliere uscente ero io. Ricordo che 5 anni fa io mi candidai con la Lega e prendemmo oltre 2.200 voti; oggi la Lega ha preso poco più del 50% in più delle mie preferenze personali quindi la mia lista supera la Lega, supera Forza Italia e ha solo 200 voti in meno rispetto a Fratelli d’Italia“. 

Dopo la stoccata ai sei di Buongiovanni, Evangelista ne ha poi anche per il centrosinistra e per il sindaco Salera. E in merito alle linee programmatiche dice: “Io ero qui anche 5 anni fa e ascoltati anche quelle linee programmatiche, non fosse stato per i fondi del Pnrr non avreste fatto quasi nulla. La manutenzione? E’ stata fatta in maniera scientifica, solo a chi in cambio poteva riconoscervi qualche preferenza“.

S’infiamma l’aula: i toni da ‘volemose bene’ del primo Consiglio comunale sono già un lontano ricordo.

Le accuse di inciucio

Franco Evangelista e Giuseppe Sebastianelli

Giuseppe Sebastianelli torna a parlare di un ipotetico accordo tra il sindaco Salera ed il centrodestra. E dice: “Un nuovo mercato coperto nel centro della città. Questo questo emerso dal consiglio comunale nel quale sono state illustrate le linee programmatiche dell’amministrazione capeggiata da Enzo Salera. Durante l’assise, dal cilindro, è spuntato il fantasmagorico progetto urbanistico: la realizzazione di mercato coperto in centro città. Un punto del programma elettorale del candidato Arturo Buongiovanni. Lo stesso consigliere d’opposizione si è poi sperticato nel dare consigli sulla realizzazione della piazza Labriola. A conferma del fatto che l’elezione di Salera è frutto di un accordo ovviamente negato. A questo punto strano non sarebbe strano se ci trovassimo nuovamente le scuole superiori trasferite nel centro cittadino, come da programma di Buongiovanni“.

Il sindaco Enzo Salera respinge le critiche al mittente ed evidenzia invece quelle che sono le priorità della maggioranza. Con molta attenzione soprattutto all’ambito culturale lanciando già da ora la candidatura di Cassino a capitale della cultura nel 2029. Perché tra cinque anni?

Foto © Tonino Bernardelli

Nel 2029 l’Abbazia di Montecassino compirà 1500 anni: un evento – ha spiegato il sindaco – che accenderà i riflettori del mondo sulla nostra Città. La ricorrenza merita una programmazione all’altezza dell’appuntamento. Per questo sono stati avviati contatti con Montecassino per un progetto finalizzato alla costituzione di una Fondazione Culturale mista che coinvolga Comuni, Università, Abbazia, associazioni locali e privati, per la promozione del nostro patrimonio culturale. La fondazione avrà inoltre il compito di sviluppare il progetto “Cassino culla della lingua italiana” con Montecassino custode del “Placito cassinese”, il più antico testo in volgare italiano. Nell’ambito delle progettualità da realizzare in occasione dei 1500 anni di Montecassino, sarà lanciata la candidatura di Cassino a Città della Cultura 2029“.

L’esposizione internazionale

Il sindaco Enzo Salera

Altra novità riguarda il Concentramento di Caira che “potrebbe diventare un’area espositiva di valenza internazionale come Museo della Linea Gustav“. Mentre, sempre nell’ambito culturale, è stato proposto che nei giorni “compresi tra il 25 aprile e il 1°maggio Cassino ospiti, ogni anno, un grande evento per celebrare la Liberazione e la Festa dei lavoratori“.

Per quel che riguarda i lavori pubblici il sindaco ha ribadito che si proseguirà con “il completamento della pedonalizzazione e riqualificazione dell’intera Piazza Labriola secondo criteri architettonici ed urbanistici che favoriscano la creazione di spazi di socialità. Che possano ospitare eventi, concerti di musica classica e contemporanea, forum di discussione e di incontro e tutte quelle iniziative che possano rendere ancor più coinvolgente, per cittadini e famiglie, il centro di Cassino“.

Altri punti hanno riguardato l’ambiente, lo sport, le periferie e la sanità. Nel corso del dibattito si è insistito molto proprio sul potenziamento dell’ospedale ‘Santa Scolastica’. Mentre il consigliere di maggioranza Andrea Vizzaccaro ha posto l’accento su due punti in particolare: Ambiente e disabilità, inclusione, barriere architettoniche. “Una città inclusiva e civile si misura da questo, tutti i cittadini devono avere le stesse possibilità” ha spiegato. 

Nessuna defezione tra la maggioranza: le linee programmatiche vengono approvate da tutti. Le due opposizioni votano contro, ma ci tengono a marcare le distanze e a non fare gruppo unico.