
La riorganizzazione di Forza Italia in provincia di Frosinone. le mosse del Coordinatore Rossella Chiusaroili. la scelta di Terenzio per Cassino. L'avvio del tesseramento e la prospettiva del Congresso
Non si tratta solo di una casella “di ristoro”, non è un contentino per la sua decisione di correre con Forza Italia alle amministrative di Cassino stravinte da Enzo Salera. No, dietro la nomina fatta in queste ore ad Anna Rita Terenzio a Commissario cittadino del Partito c’è una precisa strategia.
È quella di “blindare” il Circolo del Partito nella seconda città della provincia, rendendolo immune dalle recenti fibrillazioni in seno al patto di centrodestra, sia provinciale che regionale. Quelle stesse fibrillazioni che hanno portato il Consiglio Comunale di Frosinone a polarizzarsi tra “quelli” del sindaco Riccardo Mastrangeli ed una fronda ormai aperta che ha proprio in Forza Italia la sua quinta colonna.
L’asse con Chiusaroli

La strategia di Claudio Fazzone da questo punto di vista è evidente: piazzare al “governo commissariale” di Forza Italia -Cassino una persona che sia direttamente riconducibile all’asse che, passando per la responsabile provinciale Rossella Chiusaroli, di fatto sta segnando il New Deal azzurro in Ciociaria. E da oggi, anche nel Cassinate.
Lo scopo è assegnare ad una figura skillata e di grande appeal locale la linea del “bastone e della carota” in una città, quella sotto l’Abazia, che di fatto è un fortino della Lega. Città di Mario Abbruzzese e polo magnetico di quella San Giorgio al Liri da cui è partita l’avventura in Regione di Pasquale Ciacciarelli.
Anna Rita Terenzio aveva aderito a Forza Italia poco prima del voto amministrativo. Si era capito da subito che, a prescindere dal risultato, la sua sarebbe stata figura tutt’altro che di secondo piano. Per via delle circostanze in cui quell’adesione era maturata: frutto di un suicidio politico commesso dai Fratelli d’Italia e di un’abile quanto rapida azione di recupero e rilancio compiuta dal Coordinatore provinciale azzurro Rossella Chiusaroli.
Il suicidio dei Fratelli

Perché Annarita Terenzio aveva accettato di tornare a fare politica mettendo fine alla pausa di riflessione che si era imposta per un certo periodo. Ad aprirle le porte era stata Fratelli d’Italia: dove al suo arrivo non hanno stappato lo champagne ma le bottiglie di veleno, andando subito a rovistare negli armadi per vedere se ci fossero scheletri. Il motivo? Annarita Terenzio è portatrice di voti in quantità tale da assicurarne l’elezione e questo avrebbe significato che altre candidate non ce l’avrebbero fatta nella sfida interna con lei. Quindi, vai di fango.
Tanto e inatteso. Al punto che Anna Rita Terenzio aveva preso cappello e se n’era tornata a casa. Dove è andata a cercarla Rossella Chiusaroli. Offrendole non solo una candidatura. Ma soprattutto la possibilità di esercitare un ruolo politico in città con un’investitura piena e totale. Cosa che è avvenuta in queste ore.
Una nota stampa del neo Commissario di FI a Cassino spiega quale sarà la rotta. E dice che sarà “con tutta la squadra di Forza Italia e con l’aiuto del nostro consigliere comunale Riccardo Chiusaroli, con il quale abbiamo affrontato una grande battaglia a Cassino nelle scorse elezioni comunali”.
La combo con Riccardo Chiusaroli

Riccardo Chiusaroli è il fratello di Rossella, quello che è risultato eletto e per il quale anche la Terenzio, master di preferenze, si era spesa. Primo obiettivo: il radicamento in città, la costruzione di un Partito su basi diverse da quelle del passato e con la linfa delle nuove prospettive indicate da Antonio Tajani dopo il recente confronto con Marina e Pier Silvio Berlusconi. Cioè un ritorno alle origini liberali, posizionamento centrista con un’identità ben distinta da sovranismi e separatismi.
Ora occorre avviare la campagna del tesseramento. In fretta. Perché nella nuova Forza Italia post berlusconiana c’è voglia di Congresso: anche e soprattutto a livello territoriale. “Nel mio nuovo ruolo – conferma il neo Commissario – mi impegnerò con passione e dedizione per avvicinare il più possibile i cittadini al nostro Partito, in particolar modo i giovani, rendendo Forza Italia un punto di riferimento nella nostra comunità”.
Vero e non solo propositivo: a Cassino Forza Italia è partito di prestigio ma non strutturatissimo. Perché ha subito la diaspora con l’uscita di Abbruzzese e Ciacciarelli. La flessione c’è stata ma è stata solo temporanea: oggi i voti ci sono e di tutto rilievo. Anna Rita Terenzio punta allora su quelli che erano i fondamentali di un tempo in politica: “intendo focalizzarmi su alcuni punti fondamentali che sono stati al centro anche della mia campagna elettorale: il confronto, l’ascolto e le soluzioni ai problemi quotidiani”.
Una scacchiera completa

L’operazione Cassino rientra in una più ampia campagna di riorganizzazione, portata avanti da Rossella Chiusaroli. Che dopo il voto aveva varato un “direttorio di sindaci”, secondo un consolidato mood fiduciario. Sono Daniele Natalia (Anagni), Anselmo Rotondo (Pontecorvo), Giuseppe Sacco (Roccasecca), Gioacchino Ferdinandi (Piedimonte San Germano) e Massimo Fiori (Arnara).
A loro il compito di ridare trama alla narrazione di un Partito che deve tornare a parlare ai territori. In più si era provveduto a perfezionate le nomine aggiuntive di Direttivo provinciale: Pasquale Cirillo responsabile dei dipartimenti, Fernando Riccardi responsabile della comunicazione, Daniela Soave portavoce della segreteria, Rodolfo Mastroianni responsabile principi etici e memoria storica.

Erano andati ad affiancare Adriano Piacentini, Giammarco Florenzani, Gianluca Quadrini, Aurelio Nevicelli, Massimo Bruni, Maurizio Scaccia. Poi Francesca Maini, Giuseppe Ludovici, Giampiero Rotondo, Franco Velocci e Angela Mancini.
Nelle stesse ore, l’arrivo anche di un ex sindaco di assoluta esperienza: Sergio Cippitelli che per una stagione è stato anche Presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone.
Con la nomina della Terenzio adesso la scacchiera di Claudio Fazzone per le sue opa, esterne ed interne, è allestita.