La Figc vuole introdurre il green pass per tutti: professionisti e dilettanti. Intanto il Frosinone farà da testimonial all’iniziativa dell’Asl che giovedì immunizzerà i ragazzi dai 12 ai 20 anni.
Green pass obbligatorio per calciatori, tecnici e dirigenti. Distanziamento a scacchiera degli spettatori negli stadi. Piano di ristori e sostegni da presentare al Governo per far ripartire l’azienda calcio.
In Consiglio federale ha tenuto banco anche il tema “calcio e covid” oltre che la riforma del sistema e la definizione degli organici. Il presidente Gabriele Gravina cerca di stare al passo con i tempi anzi prova anche ad anticiparli con una serie di proposte interessanti e sicuramente condivisibili. (Leggi qui La riforma del sistema non diventi una scatola vuota).
Gravina: Green pass e vaccini
Gravina punta forte sui vaccini per cercare di far ripartire il calcio in sicurezza. «Ho proposto il green pass obbligatorio anche per giocatori e addetti ai lavori, dai professionisti ai dilettanti, perché il calcio, anche se ha già un suo protocollo severissimo, resta all’interno delle regole che valgono per il Paese», ha spiegato il presidente federale.
«Ci faremo ancor più promotori della campagna vaccinale e valuteremo in seguito a tutela della salute dei nostri lavoratori l’obbligo di vaccino», ha aggiunto.
Ed in questa direzione va l’iniziativa del Frosinone di giovedì pomeriggio denominata “Scendi in campo tu”. I giocatori faranno da testimonial all’Open day dell’Asl che apre la vaccinazione ai ragazzi dai 12 a 20 anni.
Maiello e compagni saranno presenti presso il teatro dell’Asl a partire dalle 14.30: completeranno il loro ciclo vaccinale e poi si presteranno per autografi e selfie. Per i tifosi giallazzurri un’occasione doppia: vaccino ed un saluto ai propri beniamini.
Spettatori e ristori
Sulla riapertura degli stadi la Figc ritiene inapplicabile e non soddisfacente il 50% della capienza se sarà necessario mantenere il distanziamento di un metro.
«Raccogliendo le istanze delle Leghe, abbiamo avanzato al Governo la richiesta di valutare il distanziamento a scacchiera nelle regole per il riempimento degli stadi al 50% previsto dall’ultimo Dpcm», ha detto Gravina in apertura di Consiglio federale.
Il presidente ha poi affrontato il tema del mancato sostegno dello Stato ad una delle industrie più importanti del Paese: «Dispiace che al calcio italiano, che ha riflessi tanto importanti sul Paese dal punto di vista economico e sociale, non venga riconosciuta la sua dignità dallo Stato, non tanto per i ristori, quanto per le difficoltà nel consentire la ripresa da una delle crisi più profonde dalla sua costituzione», ha sottolineato Gravina non senza amarezza.
Il presidente ha annunciato che la Federazione, insieme ad una delle più qualificate società di revisione e di consulenza, sta elaborando un piano dettagliato di iniziative di sostegno al calcio italiano da sottoporre nei prossimi giorni al Governo.
Ripescaggi e ammissioni
Dopo le decisioni prese dal Collegio di Garanzia del Coni – escluse Chievo, Carpi, Sambenedettese, Novara e Casertana – il Consiglio federale non ha ufficializzato i ripescaggi come invece si ipotizzava. (Leggi qui Il Coni non scrive il lieto fine Addio alla favola-Chievo).
«Non conoscendo le motivazioni del Collegio abbiamo deciso di aspettare – ha dichiarato Gravina nella conferenza stampa post Consiglio Federale -. Ci sembrava giusto ed opportuno aspettare il 2 agosto per la concessione delle licenze nazionali».
Gravina non è preoccupato di un’eventuale pronuncia tardiva dei ricorsi presentati al Tar : «Se lo farà a fine agosto non aspetterò nessuno. Per una questione di rispetto, esiste una decisione negativa del Collegio di Garanzia del Coni. Noi vogliamo capire le motivazioni e fare delle riflessioni più approfondite».
Il Consiglio ha poi indicato il Cosenza quale società con priorità per la riammissione al campionato di Serie B al posto del Chievo. Per la Serie C, invece, la graduatoria per l’integrazione dell’organico è formata da Latina, Fidelis Andria e Siena provenienti dalla Serie D, Lucchese, Alma Juventus Fano e Pistoiese dalla Lega Pro.
Gli eventuali ripescaggi avvengono in maniera alternata: quest’anno con priorità alle società di Interregionale. A seguito della rinuncia del Gozzano, il Consiglio ha deciso di ammettere in Serie C l’AZ Picerno.