
La nota del presidente della Provincia e la replica piccata del sindaco che spiega come quei finanziamenti non siano certo un "unicum"
Il detonatore della polemica sta in un’espressione. Lanciata improvvidamente in un venerdì pomeriggio. Momento quasi insolito per diramare comunicati stampa sulla cronaca amministrativa, considerato che a quell’ora gli uffici sono chiusi a doppia mandata e con il sistema di allarme inserito.
Il “fatto storico” conclamato, due giorni fa, dal presidente della Provincia Luca Di Stefano in merito al finanziamento di 19 milioni di euro per mettere in sicurezza le scuole provinciali di Cassino, ha avuto lo stesso effetto di una provocazione ai danni del sindaco Enzo Salera e della sua giunta.
Mettici poi che il “pitbull” di palazzo De Gasperi non è uno che si fa passare la mosca sotto il naso senza prima averla smolecolata tra le zanne, ecco che la polemica s’infiamma più velocemente di un fuoco appiccato con la benzina.
Luca ed Enzo: bellicosi

Il motivo è chiaramente politico. E che tra i due persista un rapporto bellicoso è cosa nota alle cronache. Salera non ha ancora digerito appieno la sconfitta alle presidenziali di palazzo Iacubucci di due anni e mezzo fa, quando sostenne il sindaco di Arce Luigi Germani che sfidò proprio l’attuale sindaco di Sora. E si è imbruttito ancora di più adesso, quando il primo cittadino della città martire ha incominciato a coltivare la suggestione di continuare ad indossare la fascia azzurra. La Legge ora glielo permette: invece fino alla settimana scorsa Luca Di Stefano doveva rientrare a box dopo il primo giro. E salera si preparava a scendere in pista al suo posto. (Leggi qui: Il Senato dà il via libera a Di Stefano per il bis in Provincia).

Così, quando stamattina ha letto sulla rassegna stampa del fine settimana la dichiarazione di Di Stefano è andato su tutte le furie: “Siamo riusciti a intercettare oltre 19 milioni di euro per la messa in sicurezza sismica di cinque scuole del nostro territorio”, ha detto il presidente.
“Gli interventi previsti per gli istituti coinvolti non solo miglioreranno la sicurezza strutturale degli edifici, – ha specificato ancora – ma dimostrano anche l’impegno della nostra amministrazione per la formazione e il futuro dei nostri giovani“.
L’obiettivo del Presidente

“Il nostro obiettivo è garantire che i lavori inizino quanto prima, per completare i progetti in tempi rapidi e rendere gli edifici scolastici assolutamente sicuri. Investire nelle scuole significa investire nel futuro delle nostre comunità. Sono certo che questi interventi porteranno benefici a lungo termine, non solo per la sicurezza, ma anche per la qualità dell’istruzione che possiamo offrire ai nostri studenti. Continueremo a lavorare con determinazione per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi a favore dell’istruzione e della crescita della nostra provincia”.
Il merito e il sangue agli occhi
A far salire il sangue agli occhi al sindaco di Cassino sono state due cose. La prima: l’uscita fatta dal presidente della Provincia, per nulla concordata con Salera; il sindaco ritiene che quando si parla di Cassino si debba prima consultarlo e concordare, fosse pure per una forma di cortesia istituzionale.
La seconda, deriva direttamente dalla prima. Salera contesta che in quersto modo il presidente Luca Di Stefano si è preso tutto il merito sui finanziamenti.

“Guarda caso – commentano da palazzo De Gasperi – domani, 25 febbraio, ricorrono proprio i cinque anni da quando lallora presidente Antonio Pompeo venne in sala Restagno a presentare quei finanziamenti. Che ancora devono essere trasformati in progetti…”.
Agli occhi di Salera è un affronto. Per lavare l’onta ha deciso di rispondere ricorrendo addirittura alle vie ufficiali: “L’amministrazione comunale di Cassino, per la messa in sicurezza delle scuole di propria competenza, dall’ insediamento nel 2019 ad oggi, ha investito oltre 20 milioni di euro”.
Salera che intercetta
“Ciò grazie in prevalenza al Pnrr e alla capacità di intercettarne e – non si sottovaluti – di spenderne i fondi, le ha consentito di attuare in pieno uno dei punti cardine della propria politica amministrativa: scuole sicure per i nostri ragazzi e per chi, lì, lavora”, scrive il primo cittadino in una nota ufficiale.

“Un doveroso quanto ambizioso obiettivo raggiunto, di cui andare orgogliosi. L’opera è in via di completamento con due asili nido (prossimi alla consegna) e con il nuovo plesso scolastico della “Conte” in costruzione”.
Da qui, l’affondo: “Riportare quindi la buona notizia della Provincia di 19 milioni di euro (intercettati attraverso il DGR 461/2020) per la messa in sicurezza di cinque istituti scolastici della nostra città (come si sa, di esclusiva competenza della Provincia in quanto istituti superiori), non può che far piacere”.
Replica official del sindaco
“Fa meno piacere, invece, leggere che si tratterebbe di un fatto storico per Cassino. Non che non lo sia. Anzi! L’affermazione, però, fa meno piacere solo perché potrebbe indurre taluni a pensare che in questa nostra città non sia già stato fatto niente di “storico” quanto a sicurezza, riqualificazione, ammodernamento, efficientamento, realizzazione di nuovi, moderni edifici scolastici… . Addirittura che quasi quanto fatto sinora sia cosa di poco conto. Quando si tratta invece, così come riconosciuto dai concittadini, di un qualcosa che davvero ha segnato una svolta per Cassino e per le nuove generazioni”.

Ancora: “Il presidente Di Stefano, che sta portando avanti con impegno l’eredità del finanziamento di 19 milioni per Cassino risalente al luglio 2020 (quasi cinque anni fa) ha fatto comunque bene a diramare la notizia che restituisce speranza e fiducia. L’augurio sincero da parte dell’amministrazione comunale è che quei progetti si completino in tempi rapidi e che i lavori inizino quanto prima”.
Luca pompiere

A fare da pompiere, in queste ore, ci ha provato il consigliere comunale Luca Fardelli, notoriamente vicino al presidente della Provincia. Lo ha fatto rivolgendo parole di stima e apprezzamento per l’impegno di Di Stefano. Ma il risultato ha avuto l’effetto contrario: anziché acquietare il suo sindaco, ne ha esacerbato ancora di più l’animo.
E questa volta non ha alcuna intenzione di frenare i suoi istinti. La guerra per le Provinciali – salvo riforme varate dal Parlamento – è cominciata.