La visione di Abbruzzese è in un futuro “sotto il segno di Matteo”

Il politico cassinate, la rotta regionale del Carroccio ed il congresso nazionale che ha visto la riconferma del “Capitano”

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Primo dei non eletti nella sua Circoscrizione, primissimo tra i papabili su una scacchiera che offre ancora mosse maestre e tra i primi a riconoscere che per fare politica davvero ci vuole una visione. Visione sul futuro che abbia i piedi saldamente ancorati in un presente che vede la Lega riscoprirsi blocco compatto e propositivo. Mario Abbruzzese è fatto così: lui è una specie di Jep Gambardella al contrario, uno che non vuole solo partecipare ai Congressi, lui vuole avere il potere di non farli fallire.

E di rappresentare la linea di un Matteo Salvini dato come in bilico da tanto di quel tempo che alla fine, quando in bilico non c’è più, ti viene il dubbio sul fatto che ci sia mai stato.

Capitano per altri 4 anni

Dubbio tanto forte che alla fine per acclamazione torna ad essere “Il Capitano”, ci torna per altri 4 anni e si briscola pure la mina vagante del generale Vannacci, lusingato come secondo in comando e disinnescato come primo degli scissionisti.

E lui, Abbruzzese, che della Lega è Segretario Organizzativo del Lazio, a tutto questo non ha solo assistito, ma attivamente partecipato. Con questi risultati.

Il Congresso di Firenze si è appena concluso: cosa lascia quell’evento?

“Indubbiamente abbiamo celebrato un Congresso pieno di entusiasmo e soprattutto con una massiccia partecipazione, segno ovviamente di un Partito in buon stato di salute. Un Congresso che ha avuto come protagonista Matteo Salvini, riconfermato Segretario Nazionale della Lega per altri quattro anni. Il che permetterà una maggiore ramificazione territoriale”.

Claudio Durigon (Foto: Andrea Di Biagio © Imagoeconomica)

Poi Abbruzzese mette focus sulle sfumature esatte, quelle che magari sfuggono al mainstream sul fatto. “Ma è stato anche il Congresso di Claudio Durigon, citatissimo negli interventi, il che è stato segno ovviamente di lavoro capillare e di ricucitura di tutte le regioni del Centro Sud Italia”.

Cosa andrebbe riconosciuto a Durigon?

“A lui dobbiamo il grande successo della numerosa presenza di amministratori, sindaci, consiglieri regionali e parlamentari del sud. Si è respirata un’aria diversa rispetto al passato, non solo nella partecipazione ma anche sui contenuti. A questo Congresso, la Lega si presenta come Partito nazionale, andando oltre la sua visione Federale. Ma senza rinnegarla. C’è una forza che parte dalla base che si riconosce nella Lega da Bolzano a Lampedusa e questo ha imposto di avere una visione più ampia ed inclusiva”.

La tessera a Vannacci è stato un colpo di genio di Salvini?
Matteo Salvini consegna la tessera della Lega a Roberto Vannacci

Credo che sia stata anche questa il risultato di una capacità di visione che a Matteo Salvini va riconosciuta. È un altro elemento di novità introdotto da questo Congresso: Roberto Vannacci può essere quel valore aggiunto capace di portare nuova linfa al Partito, nuove adesioni. La sua elezioni alle Europee lo ha dimostrato: c’è un mondo che sta con Vannacci e non si riconosceva nella Lega che lui ha portato dentro”.

E quel video collegamento “a sorpresa” di Musk?

“La presenza di Musk ha impreziosito il già importante congresso con un messaggio di vicinanza alla Lega ma soprattutto all’Italia. Ha tracciato la possibile rotta sui dazi e una maggiore sicurezza nel nostro Paese. Insomma un dibattito ricco di contenuti con mozioni di impegno nei confronti del nuovo segretario”.

Il politico cassinate enuncia i temi-chiave: “Autonomia, sicurezza, lavoro, riforma della giustizia, scuola e sociale, imprese e fiscalità hanno dominato il dibattito politico”.

Perciò “la rotta è stata tracciata; adesso tocca a noi trasformare in azione le idee ed i progetti con una organizzazione capillare”.

Quindi adesso si possono (r)accogliere più accoliti…

“Insieme al Segretario regionale Bordoni unitamente ai coordinatori provinciali stiamo approntando le misure giuste per lanciare la campagna tesseramento 2025 con lo scopo di avvicinare le proposte al territorio.

Fra i temi di chiave settoriale c’è quello della Pisana, dove la Lega governa assieme si due alleati di centrodestra, Fratelli d’Italia e Forza Italia, sotto la guida di Francesco Rocca.

Infrastrutture ed autonomia

“La Regione Lazio che deve fare un salto di qualità per essere sempre più competitiva, ed in questa chiave la sanità deve essere sempre più vicina ai cittadini, eliminando fastidiosi ritardi nelle liste di attesa ed una maggiore professionalità nei pronto soccorso”.

Con due temi finali, legati alla mansione istituzionale del segretario ma in chiave regionale ed alla Madre di tutte le Riforme che la Lega ha in agenda da anni. Temi su cui Abbruzzese chiosa come piace a lui: secco, pratico, e capace di lanciare messaggi a terzi. “Le infrastrutture sempre più moderne ed attuali permetteranno alla nostra regione una maggiore fluidità di movimento”.

“Penso alla Cisterna-Valmontone, alla Roma-Latina, alla Cassino-Sora-Avezzano, al completamento della Metro C di Roma, a rafforzare i collegamenti ferroviari con Rieti e Viterbo”.

E senza dimenticare che “l’autonomia differenziata permetterà alle regioni in difficoltà di poter migliorare i propri servizi al cittadino e alle imprese.
Argomenti questo che faranno parte della nostra azione politica regionale”
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