
Il candidato a sindaco chiede ai partiti di mettere a disposizione della lista le migliori risorse. Solo così si potranno battere avversari agguerriti come l'ex sindaco Fargiorgio e l'imprenditore Gelfù
Un’autentica chiamata alle armi. Il raggiungimento, dopo 14 anni, dell’unità del centrodestra è si un valore aggiunto ma merita ora, più che mai, un altro sforzo. Forse il più significativo: la lista “Itri 2025″ deve essere la migliore possibile e in quest’ottica Fratelli d’Italia – Forza Italia e Lega devono esprimere le candidature più competitive. Il motivo? L’esisto delle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio sarà deciso contestualmente con quello per il rinnovo del Consiglio comunale.
L’architetto Andrea Di Biase, impegnato in questi giorni a concludere con i partner della coalizione la redazione del programma elettorale è stato costretto ad indossare i panni del perfezionista. L’appuntamento elettorale di fine maggio richiede un ‘quid’ in più, quello rappresentato dalla tipologia della lista chiamata a fare la differenza con quelle dei due potenziali sfidanti alla carica di sindaco: Antonio Fargiorgio di “Itri Domani” e Antonio Gelfù di “Insieme per Itri”.
Gelfù spauracchio del centrodestra… ufficiale

Se Fargiorgio ha deciso di puntare sulla riconferma dell’ossatura (non mancano alcune defaillance) della sua formazione con cui vinse le amministrative del 2016 e perse per meno di ottanta voti quelle successive del 2021, lo spauracchio per il centrodestra ufficiale è rappresentato da Antonio Gelfù che ha ammesso: “Finalmente hanno deciso di rintracciarmi – ha osservato – hanno capito che non scherzo e vado avanti con una squadra che cresce sempre di più”.
Le dichiarazioni di Gelfù sono state confermate dallo stato maggiore del centrodestra e di Forza Italia di Itri. L’imprenditore è considerato uno spauracchio da non sottovalutare perché impegnato a inserire una serie di candidati che, arrivando quasi completamente dal centrodestra, non hanno gradito l’alleanza soprattutto tra FdI e Forza Italia in considerazione dell’epilogo assai traumatico della consiliatura che li vedeva inizialmente componenti della stessa maggioranza.
L’appello di Di Biase
Da qui l’appello di Di Biase a rendere una “supercorazzata” la sua lista in considerazione del fatto che in quella di Gelfù è ormai acclarata la presenza di un’altra Lega, quella che fa capo all’ex presidente della Provincia (e attuale sindaco di Sperlonga) Armando Cusani e all’ex sindaco di Fondi Luigi Parisella.

La logica che li muove è quella del “Muoia Sansone con tutti i Filistei” con il dichiarato obiettivo di inquinare i pozzi e rendere complicato il cammino elettorale di Di Biase. Anche favorendo indirettamente il ritorno di Fargiorgio, dopo 4 anni, nel palazzo di piazza Umberto I. Di Biase quindi ha chiesto di avere in lista le migliori e competenti espressioni del centrodestra aurunco. E sorridendo ha deciso di non rispondere al fuoco amico.
Ha voluto spiegare il nome e la logica politica della sua lista chiamata volutamente “Itri 2035”: “Grazie ad un’unità d’intenti, intende portare avanti una serie di progettualità concrete per le quali serviranno non una consiliatura ma dieci anni di fila di mandato”.
La “mission” di Di Biase

Andrea Di Biase, 52 anni, sposato e padre di tre figli, si dichiara intanto “fortemente onorato” della scelta, “unanime e convinta”, operata dalle segreterie politiche cittadine di Fratelli d’Italia, di Forza Italia e della Lega di guidare una lista elettorale che con il voto del 25 e 26 maggio prossimi è chiamata a trasformarsi in una “credibile e competitiva” forza di governo “in grado di rilanciare la nostra bellissima comunità perseguendo uno sviluppo socio-economico sostenibile”.
Responsabile dell’area tecnica dell’ente parco regionale Riviera d’Ulisse, Di Biase siede in consiglio comunale ininterrottamente dal 2006 e, ricoprendo a più riprese ruoli significativi nella giunta municipale di Itri e l’incarico di consigliere provinciale di Forza Italia (di cui è dirigente di primo piano), sottolinea l’importanza dell’investitura ricevuta dalle tre principali componenti del centro destra.

“Itri 2035 realizzerà un’inversione di tendenza – ha aggiunto Di Biase – Garantirà una governabilità nei prossimi anni perché la nostra comunità, dopo i tre commissariamenti consecutivi, ha bisogno di una necessaria continuità per offrire immediate risposte ai problemi dei nostri concittadini. Saluto con orgoglio e soddisfazione la scelta operata sulla mia persona dalle segreterie politiche del centrodestra che dopo diversi anni, hanno superato vecchie incomprensioni”.
La filiera politica
“Così come sottolineo la generosità di alcuni alleati (chiaro il riferimento a Fratelli d’Italia e all’assessora regionale al turismo e all’ambiente Elena Palazzo ndr) che nell’interesse esclusivo della nostra bellissima Itri hanno rinunciato a coltivare legittime posizioni di parte. Il civismo non è aprioristicamente un fattore deleterio ma troppo spesso si è rivelato un fattore di ingovernabilità soprattutto quando l’ente comune è stato chiamato a dare risposte o ad assumere decisioni importanti a fronte delle legittime richieste dei nostri concittadini. La nostra Itri ha bisogno di riprendere slancio, di andare avanti, anche con una nuova marcia e scelte coraggiose”.

Il candidato a sindaco della Lista “Itri 2035” rivela di aver accettato la proposta unanime di candidatura anche “per il difficile periodo storico che stiamo vivendo ma non potevo dire di no – ha aggiunto Di Biase – per beneficiare della filiera politica che fortunatamente il centrodestra può vantare. Dall’Amministrazione provinciale alle istituzioni europee passando la Regione Lazio ed il governo della premier Giorgia Meloni. Siamo l’unica formazione in lizza che, composta dalle migliori risorse a disposizione di Fdi, Forza Italia e dalla Lega, può beneficiare di questo supporto che – ha concluso il candidato di “Itri 2035” – che si tradurrà in un sostegno economico finanziario per realizzare le tante e significative progettualità caratterizzanti il nostro programma elettorale”.