Nei giorni scorsi la promozione dei Commissari Asl all'incarico di Direttore Generale. Non a Frosinone. E non è un caso. Intorno a Sabrina Pulvirenti è in atto un Risiko
Il primo lotto di nomine è partito nei giorni scorsi. Le altre sono ancora sulla scrivania di Francesco Rocca, il Governatore del Lazio sta ponderando i casi sui quali ha ricevuto segnalazioni contrastanti sul rinnovo dei veritci Asl. Tra questi c’è la posizione di Sabrina Pulvirenti, Commissario alla guida della Sanità in provincia di Frosinone.
Catanese di origine, stimatissima in ambienti ministeriali, Sabrina Pulvirenti fino all’autunno del 2023 era Commissario Straordinario dell’Irccs Rionero in Vulture Basilicata. In precedenza era stata per due anni e mezzo Dg della Asl di Matera. Si è dimessa per una scelta di vita ed avvicinarsi a Roma, città dove ha insegnato a La Sapienza “Economia Sanitaria, programmazione aziendale, Management”.
C’è chi dice no
Perché il suo passaggio da Commissario a Direttore Generale non è stato fatto nei giorni scorsi, come per i casi di Sabrina Cenciarelli alla Asl di Latina, Giuseppe Quintavalle alla Asl Roma1, Francesco Amato alla Asl Roma2, Silvia Cavalli alla Asl Roma5? (Leggi qui: Asl, via alle nomine dei Dg: di Rocca punta sull’usato sicuro).
Perché nel suo caso c’è chi dice no. O meglio: ni. Nessuno contesta a Sabrina Pulvirenti i risultati. Semmai le stanno rimproverando lo stesso limite che a suo tempo venne contestato alla Dg Isabella Mastrobuono. Cioè: capacissima, bravissima (lo hanno poi confermato il Tar ed il Consiglio di Stato) ma per raggiungere i suoi risultati è poco incline a piegarsi ai richiami della politica. Soprattutto territoriale. Con richieste che in alcuni casi ha giudicato irricevibili e pertanto ha lasciato come lettera morta.
Sono due i nomi che vengono caldeggiati per sostituirla. Entranbi sono del territorio. Uno è quello della dottoressa Manuela Mizzoni, manager di lungo corso nella Sanità privata. Oggi è all’Azienda per i Servizi alla Persona. A fine anno era al brindisi di Capodanno organizzato dall’onorevole Massimo Ruspandini (estraneo alle dinamiche Asl) in compagnia di Lorella Biordi (amministratrice di Monte San Giovanni Campano) che pare ne abbia tessuto le lodi parlando con l’assessore Giancarlo Righini. Che risulterebbe tra quelli più convinti della necessità di un avvicendamento a Frosinone.
L’altro nome è quello di Mauro Palmieri: ingegnere di Torrice, direttore dell’Unità Operativa Complessa Patrimonio dell’Asl di Frosinone. Nel passato è stato direttore del dipartimento Patrimonio InterAsl Frosinone – Latina. Di lui dicono parli un gran bene il Consigliere FdI Daniele Maura ed anche la presidente della Commissione Sanità Alessia Savo. Più probabile il primo, meno la seconda che fu tra le più convinte dell’arrivo della Dg dalla Basilicata.
Le valutazioni di Rocca
Sia Mizzoni che Palmieri sono nell’Elenco Nazionale degli Idonei a guidare una Asl pubblica. Il che avrebbe fatto registrare il via libera in linea di principio da parte del Direttore Alessandro Ridolfi che però avrebbe rimesso alla politica le sue valutazioni sul nome da indicare.
Francesco Rocca sta esaminando i report. Quelli sul piano sanitario pare siano ineccepibili: reparti aperti, strutture attivate, macchinari nuovi messi in funzione e tutto secondo gli input che la Regione aveva dato al Commissario. Ha storto il naso di fronte ad alcuni ritagli di giornale secondo i quali ci sarebbero gravi disfunzioni: conosce l’ambiente e li ritiene polpette avvelenate che però fanno male all’immagine di tutta la Sanità regionale.
Più interessato invece ad una nota in cui gli hanno raccontato che il giorno del suo insediamento a Frosinone Sabrina Pulvirenti ha ascoltato i quadri sanitari e poi, punto per punto abbia ribattuto al quadro che le avevano disegnato. Aveva trascorso la settimana precedente a stamparsi, uno per uno, i profili di tutti i dipendenti per poi raggrupparli in base alla qualifica ed alle mansioni che gli venivano pagate in busta. In questo modo aveva la misura precisa di quanto personale ci fosse, quali qualifiche avesse, per quali mansioni veniva pagato dalla Asl. E dal report risulta che sia intervenuta come un Caterpillar in molte situazioni: la relazione dice che anche questo l’abbia messa sotto una cattiva luce.
La decisione compete al Governatore.