
L'assedio di Forza Italia al Governatore Rocca. I suoi consiglieri non si presentano. E fanno saltare la seduta del Consiglio Regionale. Incontro tra Fazzone e Trancassini. Ribadite le richieste azzurre. Sette giorni per un nuovo incontro
Non è chiaro dove ma giurano che mentre in Regione infuriava il caos e la seduta del Consiglio era sospesa, loro si siano visti. Ed abbiano parlato. Paolo Trancassini è il Coordinatore di Fratelli d’Italia nel Lazio, Claudio Fazzone è il coordinatore di tutti i coordinatori regionali di Forza Italia. È lui ad avere acceso il semaforo verde che questa mattina ha dato il via al primo vero assedio al governo regionale di Francesco Rocca.
L’assedio di Forza Italia

Emiciclo della Regione Lazio, via della Pisana a Roma, ore 12:30. Inizia il Consiglio Regionale che deve occuparsi anche dell’assestamento di Bilancio, delle previsioni sui conti 2024-2026, del Documento di Economia e Finanza 2025 2025. Non sono banali interrogazioni né Ordini del Giorno: sono atti strategici.
Il colpo di scena si materializza subito. La pattuglia di Claudio Fazzone non risponde all’Appello. Perché non è entrata nell’Aula. Stavano tra i corridoi, negli uffici, qualcuno al bar: ma non nel luogo dove stava per essere celebrato il Consiglio Regionale del Lazio. I Consiglieri di Forza Italia non si sono presentati: mandando così un chiarissimo segnale al Governatore Francesco Rocca.
Reclamano il riallineamento della Giunta. Perché i loro voti sono raddoppiati in un anno (prendendo due Consiglieri eletti nel M5S e due del Carroccio) mentre la Lega è stata letteralmente svuotata rimanendo con un solo Consigliere, Laura Cartaginese. Ma la Giunta rispecchia ancora lo schema di un anno e mezzo fa quando Rocca vinse le elezioni: e con il Governatore siedono due assessori della Lega nonostante in Aula abbiano solo un seggio. Lo stesso numero di assessori che può vantare Forza Italia che di seggi invece ne occupa sette più uno con il patto federativo stretto con Noi Moderati.
Il telegramma per Rocca

Il problema, per il Coordinatore regionale azzurro Claudio Fazzone non è di numeri: ma di rispetto del ruolo politico del suo Partito. Esattamente come evidenziato nelle settimane scorse da Marina e Pier Silvio Berlusconi. (Leggi qui: L’alta tensione Lega – FI da Bruxelles a Frosinone, Viterbo e Regione).
Fazzone ne aveva parlato con Francesco Rocca. Presentando l’elenco della spesa: un assessore in più, la Presidenza dell’Aula Regionale (tanto per farsi dire No a qualcosa) e la presidenza del Cotral. Un confronto durato un’oretta: al termine del quale Rocca pensava di avere calciato la palla in tribuna. Aveva risposto che per lui si poteva fare ma Forza Italia doveva trovare un accordo con gli altri Gruppi. Una pernacchia politica ma fatta con garbo. (Leggi qui: L’elenco della spesa di Fazzone e la strategia al ribasso di Rocca).
Claudio Fazzone è un profondo conoscitore delle strategie d’Aula: non a caso ne fu il Presidente prima di trasferirsi a palazzo Madama. Se vuole sabotare una seduta o anche un solo codicillo da emendare sa benissimo dove mettere le mani, quando farlo ed in quale modo. Ed infatti ora è arrivato il messaggio per Fratelli d’Italia ed il suo Governatore.
Salta la seduta

Alle 12:32 il Consigliere Daniele Maura (Fratelli d’Italia) chiede la sospensione della seduta. Alle 12:35 il presidente d’Aula la concede. Fine dei lavori.
L’orario non è chiaro ma c’è chi dice che mancasse poco alle 13:30. Claudio Fazzone e Paolo Trancassini si vedono: la situazione per il Centrodestra è drammatica. Perché in queste settimane trascorse dall’inutile incontro con Rocca, il Coordinatore di Forza Italia ha minato decine di ponti.
Quali? A Frosinone ha ritirato la fiducia al sindaco Riccardo Mastrangeli (Civico di indicazione leghista) passando all’appoggio esterno ed intimando all’assessore al Bilancio Adriano Piacentini di dimettersi prima della fine del mese. Alla Provincia di Viterbo ha ufficialmente messo fine alla collaborazione con gli alleati riservandosi di fare altrettanto anche nelle grandi città. Alla Provincia di Latina Forza Italia governa con Italia Viva mentre Lega e FdI sono all’opposizione. A Civitavecchia, Palestrina e Veroli non ha chiuso l’accordo con il resto del centrodestra e tutte sono andate sotto la bandiera del centrosinistra. E l’elenco potrebbe continuare.
Senza arroganza ma con tutta la crudezza che la Realpolitik impone, Claudio Fazzone ha riferito a Paolo Trancassini le stesse cose che aveva già partecipato a Francesco Rocca. Forza Italia vuole un assessorato in più e la guida del Cotral per riequilibrare le proporzioni con la Lega. Una vulgata vuole che sia stato chiesto l’azzeramento della Giunta e la sua ricostruzione sulla base dei nuovi equilibri. E vuole anche che ci si sia dati una settimana di tempo per capire la situazione.
Intanto il Consiglio regionale viene rinviato. A data da destinarsi.
Le reazioni

In Fratelli d’Italia i più realisti invitano a non perdere tempo. Conoscono quanto sia difficile affrontare Claudio Fazzone. Propongono di seguire la rotta indicata nelle settimane scorse dal coordinatore provinciale della Lega di Frosinone Nicola Ottaviani, una delle voci più ascoltate in questo momento all’interno del Carroccio. In pratica? Portare la questione al tavolo nazionale Meloni – Tajani – Salvini: e lì dire ok al rimpasto nel Lazio ma a condizione che si faccia anche in Lombardia e Sardegna
Il segnale politico è fortissimo. Da entrambe le parti. Gli argomenti in discussione oggi sono strategici per la vita della Regione. L’opposizione ha aperto il fuoco di fila: “Dopo l’ennesimo Consiglio regionale rinviato oggi a causa dei veti interni al centrodestra, appare ormai chiaro che in questo momento il presidente Rocca non ha più nei fatti una maggioranza stabile che lo sostenga in Consiglio regionale“, hanno affermato i consiglieri di Italia Viva Marietta Tidei e Luciano Nobili.

Il capogruppo di Avs Claudio Marotta ha parlato di “pagina buia alla Pisana”, mentre l’ex assessore ed esponente di Azione Alessio D’Amato ha denunciato il “grave stallo istituzionale“. I gruppi di Pd e M5s hanno quindi puntato il dito contro il governatore: “L’arroganza di FdI e di Rocca sta portando il Lazio all’ingovernabilità“, hanno tuonato i dem. “E’ inaccettabile che il Consiglio Regionale del Lazio sia paralizzato. Con l’assenza Forza Italia e Noi Moderati hanno così inteso mandare un chiaro segnale a Francesco Rocca, reo di non aver accolto le loro richieste di un rimpasto di Giunta“, le parole dei pentastellati.
Lo stop ai lavori d’aula può avere ricadute serie non solo politicamente: potrebbe creare problemi al via libera agli emendamenti per l’intera copertura al fondo di dotazione della sanità a seguito della chiusura dei bilanci delle Asl 2022.