L’assemblea dei soci conferma il Cda di Acqualatina: volano di nuovo gli stracci

Duello tra il presidente della Provincia e della conferenza sindaci Egato 4 Stefanelli ed il suo predecessore, il sindaco di Sperlonga Cusani. Si conferma l'asse Lega - FdI al timone di Acqualatina. Stoccate di fioretto e di spada

Sono volati di nuovo gli stracci lunedì nell’assemblea dei soci di Acqualatina. Era chiamata a completare l’ordine del giorno della seduta della settimana precedente. Quando, grazie all’asse dei sindaci di Fratelli d’Italia e Lega ed alla strategica astensione del socio privato Italgas SpA, era stata respinta la mozione presentata da Forza Italia, dal Pd e da alcuni sindaci civici. Invocavano la decadenza della presidente Cinzia Marzoli. (Leggi qui: Acqualatina, sfiducia fallita: Marzoli resta al vertice).

Anche questa seduta dell’Assemblea ha riproposto il sempre più incandescente duello (sul piano politico ma anche verbale) tra l’attuale presidente della Provincia e della conferenza dei sindaci dell’Egato 4 Gerardo Stefanelli (Italia Viva)ed il suo predecessore in entrambe le mansioni, l’attuale sindaco di Sperlonga Armando Cusani (Lega).

Un fatto è certo: la regia politica del neo dirigente della Lega ha mandato di nuovo in frantumi il disegno dei sindaci di area civica-Forza Italia e Pd. Quello di revocare l’incarico al consiglio d’amministrazione dell’ente gestore e di provvedere, conseguentemente, all’elezione di uno nuovo. Questa proposta è stata respinta perché approvata soltanto dal 26,02% dei voti dei sindaci presenti.

Disegno in frantumi

Hanno fatto pendere l’ago della bilancia a favore dello schieramento che ha ottenuto la conferma dell’attuale management della più importante pubblic company operante al momento in provincia di Latina.

I Comuni assenti sono stati Sonnino, Aprilia, Prossedi, Roccasecca dei Volsci, Roccagorga e Itri, in sede di votazione la conferma della fiducia dell’attuale consiglio di amministrazione dell’ente gestore è arrivata dal socio privato Italgas e dai comuni di Maenza, Spigno Saturnia, Giuliano Di Roma, Roccamassima, Sermoneta, Sperlonga, Terracina, Amaseno, Villa Santo Stefano, Ventotene e Latina.

Frattura davvero profonda

Gerardo Stefanelli

L’assemblea dei soci ha confermato, dunque, come sia politicamente più profonda la frattura venutasi a creare all’interno del centrodestra pontino. Il secondo voto di lunedì ha ribadito come l’asse politico Forza Italia-Pd si trovi sempre più in una situazione di palese marginalizzazione rispetto al nuovo potere contrattuale acquisito dal tandem Fdi-Lega. Che ha fa affidato al sindaco Cusani il compito di specificare che le norme del diritto societario “non si possono applicare come se Acqualatina sia un consiglio comunale in cui sfiduciare per un capriccio il sindaco e il presidente d’aula”.

Cusani: “Obbrobio giuridico”

il nuovo alfiere della Lega ha polemizzando duramente con suo successore alla guida della Provincia e sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli. Cusani ha rimarcato come “chi ha proposto di approvare nell’assemblea dei soci la mozione tesa a chiedere la revoca della presidente Marzoli e la destituzione del consiglio d’amministrazione sia stato protagonista di un obbrobrio giuridico”.

Il sindaco di Sperlonga l’ha spiegato in questi termini. Se i soci di Acqualatina avessero ‘cacciato’ la presidente Marzoli – la cui decadenza era stata respinta la scorsa settimana – o avessero destituito il Cda di Acqualatina avrebbero violato il terzo comma dell’articolo 2383 del Codice Civile. E’ una norma che “non si applica per un capriccio di qualche parlamentare rimasto fuori da tutto. Si applica, Codice alla mano, solo in caso di gravissimi violazioni da parte dei componenti di un consiglio di amministrazione. Questa revoca, se fosse stata approvata, avrebbero esposto la società a pesantissime istanze di natura risarcitoria e di danno erariale”.

Invece, la richiesta di decadenza era stata motivata per un presunto doppio incarico rivestito nel 2024 quando era diventata presidente di Acqualatina e liquidatrice della società interamente pubblica “Capo d’anzio srl”.

Cusani “superstar”

Armando Cusani

Cusani ‘superstar’ ha capito ben presto – avendone copia – che la mozione all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci di Acqualatina “ricalcava il testo di un’interrogazione parlamentare presentata nella commissione Ambiente del Senato”. Che fosse del Senatore Claudio Fazzone, il segretario regionale del suo ex partito Forza Italia, l’avevano capito un po’ tutti tra i sindaci e i delegati dei 35 comuni componenti di diritto dell’assemblea.

Se l’interrogazione di Fazzone invocava il ricorso finanche ai “poteri ispettivi”, il compito di motivare la richiesta di revoca della presidente Marzoli, dei consiglieri di maggioranza Tony De Simone e Giacinto Giancasprio e di quelli di minoranza Patrizia Vasta (è l’amministratrice delegata che nel febbraio 2025 ha preso il posto del dimissionario Marco Lombardo) e Stefano Mereu (vice presidente in carica) è toccato al delegato del sindaco di Fondi Beniamino Maschietto.

Apriti cielo: il dottor Vincenzo Leone, ora in pensione, è stato per anni il responsabile del settore economico finanziario di Acqualatina spa.

Uno scontro… da Leone

BENIAMINO MASCHIETTO

E’ stato questo il secondo motivo di scontro dell’assemblea. Leone ha evidenziato come il management dell’ente gestore dovesse fare un passo di lato a causa della sfiducia venutasi a creare per il voto contrario espresso da molti sindaci al bilancio di previsione. Per l’aumento del 6% dei canoni tariffari di Acqualatina (il socio privato avrebbe voluto portarli al 9% per finanziare il piano di investimento per ammodernare le reti idriche ammalorate dalle perdite) e per la “mole dei crediti inesigibili” che potrebbe falsare i prossimi documenti contabili

Armando Cusani non avrebbe mai immaginato di ricevere questo assist per creare ulteriore scompiglio: “Da quale pulpito arriva questa predica – ha aggiunto il sindaco di Sperlonga – Me la ricordo a capo del settore economico dell’ente e lei ci pone il problema dei crediti inesigibili. Mi sa che proprio lei avrebbe dovuto spiegare e, invece, fa la morale all’assemblea. La prego…”.

Assist ad Armando…

Nel corso del dibattito è stato esperito anche un tentativo dello stesso Cusani a ritirare i due punti inserite nell’ordine del giorno dell’assemblea dei soci. L’ex presidente della Provincia si è rivolto soprattutto ai sindaci del Pd o di area civica e progressista a mollare la posizione assunta da Forza Italia.

“Non capisco, con tutti i possibili sforzi immaginabili, dove nasca questo vostro comportamento masochistico al servizio di Forza Italia – ha osservato –. Sapete di non poter interpretare alcuna rivendicazione di parte. Come si verificò qualche anno fa ma il socio privato indicò l’ingegner Raimondo Besson, il migliore rappresentante che all’epoca poteva soddisfare le istanze di tantissimi sindaci del fronte progressista. Ora la posizione politica del Pd è davvero umiliante”.

“Caro Gerardo, forse ti riferisci a quei concorsi…”

E, nel finale, non potevano mancare ancora autentico colpi di sciabola tra Cusani e Stefanelli. Quest’ultimo ha provato a giocarsi le ultime carte per tentare di mettere fuori gioco la presidente Marzoli ed il Cda: “I rapporti tra i sindaci e la governance della società sono quelli che sono e ci tocca mettere ancora la toppa ai rilievi della Corte dei Conti in merito ai concorsi promossi nell’ambito dell’ex Ato 4”.

Foto: © Sergio Marchi

Cusani quello che aveva dentro (forse da anni) l’ha messo fuori contro il suo ex assessore all’ambiente che di professione è funzionario ….presso l’amministrazione provinciale di Latina: “Caro Gerardo , forse ti riferisci agli stessi concorsi svolti e vinti in quella fase storica”.

“Dovresti ricordare – ha aggiunto Cusani nel suo attacco personale – che uno di quei concorsi l’hai vinto proprio tu e, da quello che m hanno sempre detto, in maniera impeccabile.”

E questo show dialettico Cusani, infine, l’ha continuato martedì a Roma dove, per conto del comune di Sperlonga, ha ritirato l’ennesima bandiera blu per il borgo saraceno.

Taddeo e Leccese nel mirino

Gianluca Taddeo

Nel suo mirino sono finiti i sindaci di Formia e Gaeta, Gianluca Taddeo e Cristian Leccese, entrambi di Forza Italia, anche loro a Roma per ritirare il vessillo che certifica la buona salute del mare del Golfo.

Incontrandoli, ha rivolto loro un saluto con una considerazione da portare (probabilmente) al Senatore Fazzone: “Direi che anche Acqualatina sia stata determinante nel corso degli anni perché nove comuni rivieraschi della provincia di Latina si fregiassero nel 2025 della bandiera blu grazie ad una serie di mirate politiche che hanno consentito di elevare la qualità della depurazione delle acque reflue.

“Tutto è migliorabile – ha concluso Cusani – ma non si può demonizzare una società solo perché ora democraticamente è cambiata la sua guida politica”.