
Ecco come i tre gruppi consiliari pontini di centro destra differenziano la difesa del fortino della maggioranza
Stringersi intorno alla sindaca di Latina e blindare il suo ruolo di leader della maggioranza; attaccare Forza Italia e Lega e chiedere un chiarimento su quanto accaduto in Aula nel corso dell’ultimo Consiglio comunale; rilanciare l’azione di Abc – Azienda dei Beni Comuni: la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani e della manutenzione del verde pubblico; soprattutto modificando l’attuale sistema di raccolta differenziata.
Sono questi i tre modi scelti dai tre Partiti fedeli alla linea di Matilde Celentano e dell’assessore all’Ambiente, Franco Addonizio, per isolare FI e Lega, dopo le schede bianche di questi due gruppi nell’elezione del collegio dei Revisori dei Conti di Abc. (Leggi qui: Latina, su ABC è di nuovo scontro sul collegio dei revisori del conti).
I tre Gruppi hanno scelto temi diversi, ma con un unico scopo: Abc ormai c’è e bisogna tenersela, ma dandole la capacità di autosostenersi e svolgere un buon servizio di raccolta rifiuti. E magari anche altro, senza pesare troppo sulla Tari.
Senza chiedere aiuto ai Regionali

All’indomani della nuova crisi, nessuno chiede l’intervento dei Segretari regionali, come avvenne dopo il 3 febbraio: la crisi questa volta si chiarisce a Latina. Dove la maggioranza di Matilde Celentano è più che mai composita: il suo Partito, Fdi, gruppo di maggioranza relativa, seguito da Lista Celentano e Noi moderati è il gruppo dei fedelissimi. Poi, FI e Lega, fedeli ma con distinguo.
Sono i primi tre che, dopo la nuova crisi, blindano il fortino.
Secondo i consiglieri FdI, “la nomina dei revisori dei conti di Abc non era più procrastinabile, ed è il primo di una serie di atti necessari per la salvaguardia dell’azienda, per il rilancio del servizio e la tutela dei posti di lavoro. Abc è un bene della collettività, a prescindere da quando, da chi, e da come fu creata. Deve essere messa in condizioni di operare al meglio, risolvendo criticità come costi eccessivi e servizio insufficiente”.
“Ora bisogna completare gli atti fondamentali per il rilancio, come i bilanci di previsione e consuntivi, e il nuovo progetto di raccolta dei rifiuti e una evoluzione dell’assetto e della forma societaria, in linea con le modifiche legislative”.
La revisione del modello

E, centrale, sarà anche “una revisione del modello di raccolta sinora adottato, altamente dispendioso e che non ha tenuto conto della diversità abitativa di Latina”.
Una strenua difesa dell’azione della sindaca viene poi dalla sua Lista Celentano che, senza se e senza ma, ribadisce “la piena fiducia nel Sindaco Matilde Celentano e nella sua azione politica, che continuiamo a sostenere con lealtà e spirito costruttivo, soprattutto in vista delle importanti decisioni future che ci aspettano”.
Difesa e decisioni

Quali decisioni? Ecco la novità: “Il nuovo progetto industriale di Abc lascerà spazio ai cassonetti intelligenti, con l’eliminazione definitiva dai mastelli in tutta la città, lasciando spazio a un differente servizio porta a porta”.
Dunque, cassonetti stradali intelligenti ad apertura con tessera, e cassoni condominiali per i grandi agglomerati, non saranno solo per il centro storico, ma anche per il resto del capoluogo. Una lotta senza quartiere (è il caso di dirlo) ai mastelli lasciati sui marciapiedi.
La Lista Celentano ribadisce poi come l’elezione dei revisori “non è solo una scelta tecnica, ma un atto di responsabilità verso la città e i cittadini, consapevoli che la stabilità della Azienda speciale è essenziale per invertire il prjma possibile la tendenza che vede crescere la Tari, senza evidenti miglioramenti nei servizi di igiene urbana”.
Conti e il difensore

Una difesa ancora più netta, con tanto di richiesta di chiarimenti in maggioranza, viene poi da Angelo Conti, segretario comunale di Noi moderati, il Partito dell’assessore all’Ambiente, Franco Addonizio: “La scelta di Forza Italia e della Lega di votare scheda bianca è stata tutto, tranne che un atto neutrale o “responsabile”, come si è maldestramente tentato di far passare”.
“La scelta di Noi Moderati, Fratelli d’Italia e Lista Celentano di rinunciare a propri nomi e confermare le scelte della precedente amministrazione per garantire continuità di funzionamento immediata, rinunciando alle “poltrone”, ha evidenziato chi si comporta responsabilmente nel solo interesse della Città.
Scegliere di astenersi in un momento così delicato, con la scusa di non aver “definito chiaramente il metodo di scelta”, malcela “un solo obiettivo che nulla ha a che vedere con le questioni legate a questo o quell’argomento specifico. Il fine diverso è sempre lo stesso: creare fibrillazione per tenere immobile la maggioranza di governo della Città, tenerla impantanata in logoranti sedute di commissione e inutili interminabili riunioni improduttive che si protraggono da oltre un anno”.
Cruciali i prossimi giorni

Dunque, “la strategia del logoramento intrapresa da Forza Italia non può più essere anche solo tollerata. La maggioranza deve alla Città e agli elettori il chiarimento politico che tarda ad arrivare, ma che dopo questa altra insensata azione in Consiglio non può più essere rimandato”.
Saranno dunque i prossimi giorni, tra il 22 aprile, data fissata per la commissione Ambiente sul Pef (in aumento di ben 3 milioni di euro), e il 30 aprile, termine ultimo per approvarlo in Consiglio, a far emergere i nuovi equilibri in maggioranza.
E a questo punto appare anche più forte la scelta, alcune settimane fa, della Lista Celentano, di cambiare il capogruppo, nominando Alessandro Porzi, che delal commissione Ambiente è il presidente.