Latina, finisce l’estate social, ripartono i lavori in Comune. I temi sul tavolo

Fine dell'estate. E di tanti selfie con dirette Instagram. Tornano a riunirsi le Commissioni a Latina. Ed i problemi non sono pochi. Anzi...

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

L’estate, in gran parte anche social, di consiglieri e assessori è finita e ripartono i lavori al Comune di Latina. Quelli politici. Perché quelli amministrativi e di gestione da parte di funzionari e dirigenti non si sono ovviamente mai interrotti.

Quelli d’Aula sì, con consiglieri e assessori in gran parte alle prese con dirette Instagram dal mare o dalla montagna, quasi sempre in famiglia. Venti lunghi giorni, dall’ultimo Consiglio del 9 agosto e dall’ultima Commissione del 12 agosto.

Di nuovo in Aula

Il sindaco Matilde Celentano

A mettere il sigillo ufficiale sulla fine delle ferie sono stati i lavori d’Aula ripresi oggi con la Commissione Sport che continua un lungo esame del nuovo regolamento per la concessione d’uso delle palestre scolastiche alle società sportive.

E poi con la Commissione Trasparenza, concentratasi sul perché il servizio di disinfestazione larvicida delle zanzare, derattizzazione e deblattizzazione sia ripreso solo il 27 agosto dopo un’interruzione di un paio di mesi, tra le segnalazioni di disagio dei cittadini. Un esame, quest’ultimo, che ha evidenziato ancora una volta le difficoltà degli uffici a svolgere gare dopo gli ultimi aggiornamenti del Codice degli appalti. Impone di avere le verifiche ed i via libera sulle regolarità contributive e di imposte delle ditte partecipanti alle gare, prima di procedere a qualsivoglia aggiudicazione.

In precedenza? Si potevano fare anche successivamente. Con le nuove modifiche i tempi per gare semplici superano i 4 mesi. Predisporre le gare prima, dunque? Si, ma per farlo occorre ovviamente avere prima i fondi stanziati e quindi il Bilancio approvato. 

I progetti sul tavolo

L’ingresso di Parco Mussolini oggi parco Falcone e Borsellino

Tra i primi punti ad essere analizzati, sarà il progetto di riqualificazione dello storico Parco Falcone e Borsellino, del valore di oltre 6 milioni di euro. Due sedute si “rincorreranno” nella prossima settimana. La prima è quella della Commissione Pianificazione, che esaminerà lo stato dei lavori della ristrutturazione, affidati il 18 dicembre, partiti a gennaio, più volte rallentati, e che hanno una durata di 400 giorni consecutivi.

La seconda seduta invece è quella della Commissione Trasparenza. Entrerà nel dettaglio della più rovente polemica di agosto: quella sulla nuova recinzione del parco. La prima ipotesi di recinzione, quando il progetto fu approvato nella scorsa consiliatura dell’anatra zoppa, era di ferro in forma di canne lacustri. La nuova ipotesi, spuntata in agosto con tanto di installazione di un tratto di alcuni metri, alle spalle della recinzione di cantiere, è fatta in forma di lance con punte acuminate. Tra accessi agli atti dei giorni scorsi, e richieste di chiarimenti, è arrivata ora la convocazione della seduta.

Ma tra i punti immediati più rilevanti degli ultimi giorni, figura anche le richieste di convocazione urgente di Consiglio comunale, per appurare quanto avvenuto in merito al possibile definanziamento del progetto da 5,5 milioni di euro per le opere di tutela della costa del capoluogo pontino. Un’ipotesi prontamente smentita dall’amministrazione, con tanto di intervento della sindaca, Matilde Celentano, secondo cui “nulla è compromesso. Perché? L’archiviazione della pratica da parte della Regione è relativa solo alla procedura di Valutazione di impatto ambientale. Sono in atto confronti con l’ente romano per superare l’impasse. (Leggi qui: La difficile estate del Lido, tra gare in ritardo finanziamenti persi).

La strada in salita

Foto © Gaetano Rap

Ma il tema rimane. La Regione, per chiudere le autorizzazioni, chiede uno studio di quanto potrebbe accadere al resto della costa fino al Circeo, una volta realizzate le opere. Opere che comprendono il completamento dei pennelli e un ripascimento delle zone erose. Si tratta del primo stralcio, di un progetto che, secondo i tecnici, dovrebbe essere molto più ampio, includendo anche barriere soffolte, per un importo che sfiorerebbe i 28 milioni di euro.

Ma lo studio richiesto attualmente dalla Regione, secondo il Comune, potrebbe costare addirittura metà dei 5,5 milioni di euro di finanziamento del primo stralcio. Rendendo impossibile la realizzazione del progetto.

Su tutto questo, è facile immaginare presto una convocazione, di commissione o di Consiglio.