Tempo di bilancio di previsione nel capoluogo pontino. L'opposizione sulle barricate a causa della mancata concessione di una proroga per la presentazione delle proposte di modifica del documento contabile. "E' una vergogna", hanno tuonato dai banchi della minoranza
Tempo di bilancio di previsione a Latina, tempo di emendamenti. E tempo anche di roventi polemiche da parte dell’opposizione nei confronti della maggioranza ma anche – a scoppio ritardato – verso il commissario Carmine Valente che guidò il Comune di Latina tra il settembre 2022 e il maggio 2023.
Lo schema, ovvero la proposta da presentare al Consiglio comunale, è stata approvata dalla Giunta comunale una settimana fa. Non senza allarmi per i conti del Comune pontino, come per altri in Italia: le risorse sono poche, quelle che ci sono si utilizzano per i Servizi Sociali e le manutenzioni soprattutto. Per la realizzazione di nuove opere, si usano finanziamenti esterni (europei, statali, regionali). E gli uffici del Bilancio hanno dovuto dire di no a molte richieste da parte di altri servizi, come anche a desiderata di consiglieri comunali.
Polemiche roventi dell’opposizione
Bilancio di previsione significa anche emendamenti. Cioè proposte di correzione per introdurre impieghi diversi delle somme a disposizione. Emendamenti dell’opposizione, tesi a modificare almeno in parte le scelte della maggioranza. Sono in totale 77 quelli presentati dalla minoranza: lì si annidano le polemiche.
L’allora commissario del Comune Carmine Valente, abbassò infatti drasticamente il tempo di presentazione: da 20 giorni (a partire dall’approvazione del Bilancio in giunta) a solo 5. Inclusi sabato e domenica. E il termine è scaduto lunedì scorso, oltretutto con diversi Consiglieri che nella seconda metà della scorsa settimana erano a Torino per l’assemblea annuale dell’Anci, dove diversi sono stati eletti a diversi ruoli. E quindi, è stata corsa contro il tempo.
Inoltre, diversi hanno lamentato anche la scarsa collaborazione della maggioranza: era stata richiesta una proroga, non è stata concessa. Come non sono stati concessi i capitoli di Bilancio necessari per scrivere gli emendamenti. “È una vergogna – tuona la capogruppo del Pd, Valeria Campagna – quello che ci è stato concesso, per la giornata di lunedì, è stato avere a disposizione il dirigente al Bilancio, per le necessarie consulenze sui capitoli“.
E fuori della porta del dirigente pare si sia formata la classica fila. E poco mancava che mettessero i numeretti elimina coda.
Il Pd punta su decoro, sicurezza e sociale
Ma veniamo ai numeri: a ogni Consigliere comunale è stato concesso un tetto di poco superiore a 110mila euro per i propri emendamenti.
Quasi la metà, 37 sono quelli del Partito Democratico. Vanno dalla messa in sicurezza del parco giochi di piazza Santa Maria Goretti al decoro di viale Don Morosini, di piazza Moro, alla sicurezza della via dei pub. Ci sono anche fondi per la comunicazione aumentativa alternativa (un tema già toccato nei giorni scorsi, in seguito al taglio dei fondi della Regione); la manutenzione delle scuole, con l’acquisizione della scheda di vulnerabilità sismica per almeno due plessi (nessun plesso ne è dotato).
E poi il sociale, con misure a favore di famiglie meno abbienti come il fondo per la morosità incolpevole, fondi per le attività sportive o per i trasporti. E tre piccoli premi: contro la violenza di genere, in favore dell’agricoltura, e per il contrasto ai cambiamenti climatici. Due emendamenti sono poi di coalizione, tra cui spiccano 90 mila euro per l’acquisto della casa cantoniera di Borgo Santa Maria dalla Provincia.
“Latina Bene Comune” all’attacco
Diciotto emendamenti li ha presentati il gruppo Latina bene comune, con capogruppo Dario Bellini che si accoda alla Campagna, parlando di “vergogna, perché non ci è stata concessa una proroga e non ci sono stati comunicati i capitoli. Abbiamo fatto il massimo che potevamo, e ne abbiamo presentati in totale 18“.
Undici sono gli emendamenti del M5S, guidato dalla capogruppo Maria Grazia Ciolfi: “Sono tutti emendamenti – spiega – volti a migliorare il futuro della nostra città, ho ripreso alcune battaglie di inizio consiliatura, da grandi opere a servizi ai cittadini, dall’implementazione tecnologica alla tutela ambientale, con un’attenzione particolare ai giovani e alla sicurezza“.
Bilancio e panettone
Nove sono gli emendamenti di Per Latina 2032. Il cui capogruppo Nazzareno Ranaldi spiega come riguardino “rifacimento asfalto delle strade, sistemazione marciapiedi, una rassegna di musica popolare, un Festival delle storie, un premio di fotografia naturalistica, la promozione del libro, la piantumazione alberi, la realizzazione di una tettoia per il centro diurno per disabili Minenna“.
Entro lunedì 2 dicembre dovrà arrivare la relazione dei revisori dei conti al Bilancio e da li scatteranno i termini per il consiglio. Che finirà in mezzo alle festività di Natale e Capodanno. Le date probabili? Il 20, il 23, il 27, il 30 dicembre. O magari il 31, chissà: bilancio e panettone. Per quest’anno, le vacanze di Natale si faranno a gennaio.