Latina, su ABC è di nuovo scontro sul collegio dei revisori del conti

Fi e Lega da un lato, FdI, Noi Moderati, Lista Celentano dall’altra e la maggioranza di centrodestra del Capoluogo pontino si spacca

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Forza Italia e Lega da un lato, Fratelli d’Italia, Noi Moderati, Lista Celentano dall’altra. In Consiglio comunale a Latina torna, ancora una volta, il punto dell’elezione del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Azienda dei Beni Comuni ABC, quella che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani e della manutenzione del verde pubblico. E nuovamente la maggioranza di centrodestra che governa Latina si spacca. Stavolta, nel silenzio dell’urna prima, e poi con le consuete note di “spiegazione” del comportamento.

Alla fine, il Collegio, scaduto da un anno, è stato votato. E dei tre eletti come membri effettivi, due sono gli uscenti. Ma, sia alla prima votazione, per gli effettivi, sia alla seconda, per i due membri supplenti, sono uscite 5 schede bianche. Cinque, sia alla prima, sia alla seconda.

Cinque schede bianche

Ed è stato semplice, contando i presenti, capire da che parte fossero arrivate, sommando anche le polemiche dei mesi scorsi: Lega e Forza Italia. Entrambe critiche da tempo sul futuro da dare ad Abc. Poi, la nota di FI, in cui i tre consiglieri (Giuseppe Coriddi, Mauro Anzalone, Fausto Furlanetto) e il coordinatore cittadino, Stefano Cardillo, spiegano cose.

Queste: “Forza Italia in linea di coerenza e continuità con quanto da sempre sostenuto in merito all’Azienda speciale Abc, ha deciso di votare scheda bianca sui nomi dei revisori dei conti. La scelta di restare in aula mantenendo il numero legale è stato un atto di assoluta responsabilità. Questo considerato che i revisori dei conti rappresentano un organo necessario al funzionamento dell’azienda.

Il “solo” interesse azzurro

“Come più volte specificato, l’unico interesse di Forza Italia è fornire una gestione del servizio efficiente ed efficace anche sul piano dei costi che ricadono sui cittadini. La governance dell’azienda è elemento successivo rispetto ad una programmazione e definizione del servizio che ad oggi non è ancora stata effettuata. L’espressione di posizioni diverse è il motore di ogni democrazia proprio nell’ottica di mettere in campo le scelte migliori per la comunità che abbiamo l’onore di rappresentare.

Un “comportamento, reiterato, che ha scatenato le polemiche dell’opposizione, con una contronota in cui i consiglieri Lbc, Pd, M5S e Per Latina 2032, parlano di «frattura all’interno della maggioranza.

L’opposizione: è disobbedienza

Uno dei mezzi di Abc

Secondo l’opposizione, non ci sono dubbi: “Cinque schede bianche, riconducibili con ogni probabilità a consiglieri di Forza Italia e Lega, hanno segnato un evidente atto di disobbedienza politica. Un gesto che non può essere derubricato a semplice dissenso, ma che assume il peso di un vero e proprio strappo all’interno della coalizione di centrodestra”.

“Quella di oggi – continuano – è solo l’ultima tappa di un percorso segnato da continue tensioni e rinvii. La votazione, prevista da mesi, è stata più volte posticipata proprio a causa delle divisioni interne. C’è stato persino chi, in seno alla stessa maggioranza, aveva ipotizzato di riaprire i termini dell’avviso pubblico, chiuso da circa un anno.

Cosa accadde i 3 febbraio

“E lo scontro ha assunto la forma plastica dell’insofferenza politica che da tempo si avverte su più fronti. Dalla gestione dell’azienda speciale a quella del verde pubblico, fino alla tensione sociale maturata a seguito della mala gestione dei centri per gli anziani e della pesante riduzione di servizi nel welfare. La scheda bianca, dunque, è un atto politico.

Già il 3 febbraio scorso, lo scontro fu gravissimo e profondo, al punto che Fi e Lega non si presentarono in aula, decretando lo scioglimento della seduta per mancanza di numero legale. A quella mancata seduta, seguirono 48 ore di violente accuse politiche reciproche tra FI e Lega da un lato e le altre forze di centrodestra dall’altro.

La Lega e la “riapertura”

La Lega, in particolare, avrebbe voluto una riapertura dei termini dell’avviso pubblico per le candidature al collegio, in modo da avere una maggiore scelta di nomi. Non solo: la Lega è fermamente contraria al futuro di Abc delineato da FdI, Noi moderati, Lista Celentano, per una Abc multiservizi e società per azioni di capitale pubblico.

Per il gruppo del partito di Salvini, Abc deve invece continuare a gestire una sola cosa, i rifiuti, e farlo così al meglio. No, quindi a una società che possa gestire anche verde pubblico, sosta a pagamento o altro.

L’amministrazione va però avanti per la sua strada: due giorni fa, per la sosta a pagamento, il cui appalto è scaduto, è stata lanciata una “gara-ponte” per un servizio di 12 mesi, nelle more della decisione dell’internalizzazione del servizio. Per il verde, si vedrà.

Sul tavolo c’è il Pef

Intanto, sul piatto, c’è uno dei documenti più importanti da esaminare e votare: il Piano economico e finanziario (Pef) del servizio rifiuti. È pronto e va votato entro il 30 aprile. E presenta un aumento di ben 3 milioni di euro rispetto al 2024: da 34 a 37 milioni di euro.

Ed è già scontro in amministrazione: la commissione Ambiente che avrebbe dovuto esaminarlo, convocata per oggi, è stata rinviata a martedì prossimo. Questo, per dare maggiore tempo ai gruppi politici di trovare un accordo. Il futuro, è ancora da scrivere.