
Esiste un centrodestra oggi con una testa (Fratelli d'Italia) enorme e perciò si aprono nuovi spazi per soggetti nuovi.
Armano Cusani “passa” alla Lega di Claudio Durigon e Mario Abbruzzese. Cosa cambia? Cambia tanto perché la Lega da enclave di Latina si affaccia nel sud pontino e trova “sbocco” al mare. Il mio professore di storia dei Partiti Carlo Vallauri mi spiegava che se a palazzo Barberini nel 1947 fosse uscito dal Psi un manipolo di militanti sarebbe stato uno dei tanti litigi tra socialisti. Ma uno di loro si chiamava Giuseppe Saragat, l’ unico tra i socialisti che si era letto veramente Marx e non solo intuito. E cambiò il corso della storia politica italiana.
L’enfant prodige del Pontino

Ecco Armando Cusani non è il sindaco di Sperlonga: era l’enfant prodige della politica pontina della Seconda Repubblica, l’interprete di un centrodestra che aveva consensi enormi ma piccola classe dirigente. Ora è la Lega che non ha classe dirigente: non è il Partito di Claudio Durigon è il partito che ha un suo Cavour, un tessitore.
Basta? La lega non attraversa la sua stagione migliore ma la nascita nel Partito pontino di una ‘poltrona con due” può invertire la rotta, potrebbe.
Perché l’idea di Cusani non è quella di scalare il Partito ma di allargarlo creandogli spazi che ora non ci sono e che invece potrebbero essere recuperati. Perché c’è una fetta di elettorato nel centrodestra che si sentiva rappresentata dalla visione di Cusani e dalla sua spinta innovatrice, fatta di pochissime urla e molta sostanza. Che oggi alberga nelle altre formazioni del centrodestra per assenza di un approdo preciso. Che Cusani vuole provare a ricostruire.
I Fratelli enormi

Questo per politologia, nella pratica? Esiste un centrodestra oggi con una testa (Fratelli d’Italia) enorme, una Forza Italia con una leadership iper consolidata, si aprono spazi fuori di queste città murate per soggetti nuovi.
Non solo la Lega. E ci si prepara ai passaggi prossimi: Aprila per prima, ma poi anche Latina che sta arrivando a metà corsa. Cusani in campo, non è un passo banale.