Le sciabolate della Palazzo sul voto ad Itri e la palla sparata in tribuna

La titolare di Ambiente e Turismo alla Pisana ne ha per tutti: “Massimo 10 giorni e saprete tutto, ma devono succedere ancora diverse cose…”.

“Una settimana o, al massimo dieci giorni, e poi saprete tutto ma devono succedere ancora diverse cose…”: l’assessora regionale ad Ambiente e Turismo Elena Palazzo rompe il silenzio che si era imposto sulle elezioni amministrative della sua città. Il prossimo maggio Itri andrà alle urne mettendo fine al terzo commissariamento consecutivo. Tre crisi di fila, tra amministrazioni affondate prima della naturale scadenza, tre commissari in Municipio. E questa volta non è durata poco: 14 mesi di commissariamento.

L’agenda di un assessore è fitta: lei ha voluto che venisse trovato uno spazio per ciascuno dei ‘bilaterali’ in corso per definire la coalizione ed arrivare alla definizione di un candidato sindaco. Chiunque dovesse uscire candidato da quegli incontri (se andranno a sintesi) dovrà vedersela con gli altri due ‘player’ in lizza: Antonio Fargiorgio (Itri Facciamo Futura e Pd) e dAntonio Gelfù (Insieme per Itri)

Il prossimo incontro

Claudio Fazzone (Foto: Luigi Mistrulli © Imagoeconomica)

Dopo quello di lunedì, ospitato dal circolo cittadino di Fdi in via Civita Farnese, il prossimo incontro è in calendario venerdì sera a poche decine di metri di distanza. Si terrà presso la sezione del Movimento Giovanile di Forza Italia inaugurata venerdì scorso dal coordinatore regionale, il senatore Claudio Fazzone.

Il suo attivismo viene motivato dall’assessore Palazzo come un “qualcosa di innovativamente importante che stiamo cercando di realizzare” in visto del voto anticipato di maggio 2025. Fratelli d’Italia e Forza Italia stanno provando ad andare insieme: c’è una nuova sintonia non solo ad Itri ma anche nelle principali piazze chiamate al voto la prossima primavera. L’esempio lampante è Ceccano: un vertice lampo dei tre Partiti di Centrodestra ha deliberato la scomunica ipso facto per chiunque tentasse di boicottare la coalizione. E ad un vertice analogo si andrà anche per Frosinone dove Forza Italia è all’appoggio esterno. (Leggi qui: Ceccano è l’ora dell’unità: Piroli con Querqui. A destra le Primarie).

“Cambiare il paradigma”

Elena Palazzo

È un principio che cambia le cose. Le capovolge. “Sto cercando, a fatica, di far cambiare il paradigma: prima la coalizione e la piattaforma programmatica e poi il candidato a sindaco” esordisce l’assessore Palazzo. “Il centrodestra ad Itri da 14 anni si è lasciato abbindolare dal civismo”. Un civismo “che, pur volgendo lo sguardo a destra, ha portato avanti il principio, sbagliatissimo, dell’uomo solo al comando”.

Tre amministrazioni di fila cadute prima del tempo. “Le conseguenze le abbiamo sotto gli occhi: il Comune è commissariato da quasi un anno dopo esserlo stato già nel 2015 e nel 2021. Ora basta. Va prima formalizzata la coalizione, che naturalmente deve essere politica e di centrodestra”.

“Deve trovare il suo cemento ideale in un programma che sia naturalmente condivisibile da galantuomini e, si spera, cantierabile. Nel mio paese dal 2011, dall’elezione del sindaco Peppino De Santis, il candidato prescelto ha fatto sempre il bello ed il cattivo tempo diventando il padrone assoluto della scena umiliando la coalizione ed il programma presentati all’elettorato. Ora si cambia.

L’intesa con gli azzurri, forse

Elena Palazzo non vuole lasciare nulla di intentato. Non esclude che l’eventuale intesa elettorale con Forza Italia, dopo 14 anni di separazione, possa meritare altre verifiche. “Spero che l’accordo arrivi e presto con il coinvolgimento delle altre anime del centrodestra. Poiché stiamo attribuendo una priorità alla coalizione sarà anche giusto che possano pronunciarsi a tal riguardo i tavoli provinciali. E perché no, quelli regionali dello schieramento”.

Perché Elena Palazzo usa il tempo dubitativo? In politica non ci sono certezze fino al momento delle firme. L’assessore regionale di Fdi sa benissimo che l’accordo potrebbe naufragare su un punto preciso: la scelta del candidato sindaco del cartello del centrodestra. Perché? Fratelli d’Italia un nome ce l’ha alla stessa stregua di Forza Italia. Due nomi per una candidatura: bisognerà essere abili per individuare una sintesi gradita a tutti.

All’incontro di lunedì scorso però era assente il candidato in pectore di Fdi, l’avvocato Salvatore Ciccone: ex assessore ai Lavori Pubblici di Itri, ex presidente del Consiglio comunale, attuale responsabile della Segreteria particolare dell’assessore regionale Palazzo. Invece il candidato a sindaco proposto da Forza Italia era seduto vicino alla sua coordinatrice comunale Donatella Del Bove. È l’architetto Andrea Di Biase, attualmente direttore dell’area tecnica dell’ente Parco Regionale Riviera d’Ulisse.

Questione di pesi

Andrea Di Biase (Foto: Enrico Duratorre)

L’intesa è tutt’altro che conclusa. La conferma, emblematica, è arrivata da una dichiarazione dell’assessore Palazzo. Che, così facendo ha gettato il pallone in tribunaquasi quasi chiedendo, indirettamente, l’intervento delle Segreterie regionali dei Partiti del centrodestra.

“Io e Andrea abbiamo cominciato a fare politica che avevamo pressappoco la stessa età – ha spiegato la Palazzo –. Conosco le sue indubbie qualità e la sua esperienza che lo rendono il miglior candidato proposto da Forza Italia. Ma non dimentichiamo che dalle elezioni Politiche del 2022 a Itri il Partito più votato è Fratelli d’Italia e quello che insegue è Forza Italia. Qualcuno vuole smentirmi? Lo faccia”.

È una doccia di gelata Realpolitik quella riversata dall’assessora su Forza Italia. Ma la capacità della politica è quella di trovare sempre un equilibrio. In Regione ci sono alcune nomine ancora da fare ed alcune di queste riguardano gli Enti Parchi del Lazio. E proprio l’azzurro Andrea Di Biase è nella lista dei dieci candidati selezionati in una rosa più ampia (dal vice segretario regionale vicario, l’itrano Vincenzo Ialongo) per diventare il nuovo direttore tecnico dell’ente parco regionale dei Monti Aurunci, dei Monti Ausoni – Lago di Fondi ed in quello di Bracciano.

Le chances di Di Biase

Giancarlo Righini

Sono iniziate in questi giorni le selezioni – dovranno definire la terna finale da cui arriverà la scelta definitiva da parte del presidente Rocca in base alla legge 29/1997 –. E le chances dell’itrano Di Biase potrebbe essere sostenute – o bocciate – da Elena Palazzo attraverso l’assessore ai Parchi Giancarlo Righini. Il che potrebbe costituire parte del nuovo equilibrio.

Un fatto è certo. Venerdì scorso sono saltati i colloqui che avrebbe dovuto tenere il commissario straordinario dell’ente Parco Regionale dei Monti Aurunci Fiorello Casale (Fdi-componente Enrico Tiero).

Il nome di punta di Forza Italia resta quello di Di Biase anche se potrebbero essere confermato al suo posto il latinense Giorgio De Marchis, area Pd, molto considerato proprio dall’assessore all’ambiente Palazzo.

Gelfù si presenta a tutti

Le muscolari dichiarazioni di quest’ultima arrivano alla vigilia della presentazione pubblica – in programma venerdì sera, alle 19.30, presso l’osteria “Nanninella”– del candidato a sindaco Antonio Gelfù. Il 49enne imprenditore del legno sogna di diventare il candidato sindaco del centrodestra unito superando l’attuale dicotomia Salvatore Ciccone – Andrea Di Biase

Ma l’assessore Palazzo gela anche questa volta le ambizioni dell’aspirante primo cittadino di “Insieme per Itri”. Così: “Si tratta di una ragione in più per superare il civismo che a Itri ha fatto solo guai. Non discuto le qualità imprenditoriali di Gelfù che sono innegabili. Vorrei che dicesse non alla sottoscritta ma al paese la tipologia della sua coalizione e cosa intenda fare per Itri.

Fargiorgio a fari spenti

Antonio Fargiorgio

Il secondo candidato a sindaco in lizza in ordine cronologico è l’avvocato Antonio Fargiorgio. Preferisce operare a fari spenti mentre il centrodestra è impegnato nella sua complicata dialettica.

Fargiorgio ha fatto sapere che il 15 marzo non andrà alla convention elettorale del Pd che, alla presenza del consigliere regionale Salvatore La Penna e del segretario provinciale Omar Sarubbo, ha deciso di sostenere la sua candidatura a sindaco per conto della civica di centrosinistra “Itri Facciamo futuro”.

L’endorsement a Fargiorgio non è piaciuto alla Palazzo nel momento in cui per la segreteria Dem “La litigiosità tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, ha portato il Paese all’immobilismo più totale e al terzo commissariamento in 9 anni. Durissima la replica della Palazzo: “Paola Ruggieri prima di parlare deve andare a rivedersi la storia politico amministrativa di Itri. Noi di FdI non governavamo con Forza Italia dai tempi del secondo mandato del sindaco Giovanni Agresrti”.

“Ma Paola di che parla?”

“Con Peppino De Santis sindaco (2011-2015), Forza Italia era all’opposizione. Lei al governo con noi. Con Fargiorgio Sindaco Forza Italia era in maggioranza e noi di Fratelli d’Italia eravamo all’opposizione. Con Agresti nel 2021, dopo 10 anni, torniamo insieme”.

“Ma Forza Italia – conclude la Palazzo rincarando la dose – esce dopo una settimana dal voto e rientra in maggioranza con il Partito Democratico solo quando Fdi esce. Ma Paola di cosa parla?