
La mozione delle opposizioni, le spiegazioni della Valeri, le dimissioni di Ciuffarella ed il ruolo comunque centrale di Vittori. La sottile strategia di Pompeo per stressare la maggioranza Fiorletta
A riaccendere i riflettori è stata un’interrogazione. Mette al centro dell’attenzione quello che doveva essere un successo dell’amministrazione del sindaco di Ferentino Piergianni Fiorletta. E che rischia di trasformarsi però in un colossale buco nell’acqua. Nel frattempo è in un limbo indefinito la consulta delle Associazioni di Ferentino: un organo fortemente voluto dal vicesindaco Andrea Pro che era riuscito nell’ impresa di mettere attorno ad un tavolo oltre 40 associazioni locali.
Associazioni divise in ambiti di appartenenza dal Sociale allo Sport, alla Cultura, all’Ambiente. Con l’obiettivo di presentare idee e progetti ai vari assessorati che poi le avrebbero dovute sviluppare, trasformando la proposta in progetto amministrativo da portare all’attenzione del Consiglio comunale.
Le dimissioni del presidente Alessandro Ciuffarella avvenute ad ottobre hanno congelato l’intero progetto.
Organi apolitico, tuttavia…

Per sua natura, la Consulta doveva avere alla guida una persona di equilibrio, riconosciuta per questo da tutti, non in politica ma capace di interfacciarsi con la politica. La scelta era ricaduta su Alessandro Ciuffarella, uomo vicino all’ex vicesindaco Luigi Vittori. Si è candidato alle scorse elezioni comunali nella lista di Vittori Ferentino Nel Cuore non riuscendo però ad essere eletto. Alla vicepresidenza era stata chiamata Biancamaria Valeri docente di lungo corso e molto attiva in città sul fronte culturale.
Un organo che ha funzionato a singhiozzo per vari motivi fino alle dimissioni del presidente Ciuffarella che riaprono la corsa in maggioranza sulla decisione della scelta del successore.
Vittori player, come sempre

Vittori giocherà nuovamente un ruolo di primo piano. Restano in carica la vicepresidente Biancamaria Valeri ed il Direttivo. La prof si dice disponibile a ricoprire il ruolo di presidente della Consulta se gli venisse chiesto, rimettendo in moto la macchina della proposta che nasce dalla base. Ma per eleggere il nuovo presidente serve una nuova convocazione dell’assemblea delle associazioni che tarda ad arrivare.
Perché? Bisogna mettere d’accordo quaranta associazioni e bisogna individuare un nuovo punto di sintesi: tra le associazioni stesse e con la politica. “Abbiamo incontrato qualche difficoltà nei primi mesi di attività, ma poi la vita del Consiglio Direttivo, a partire da aprile 2024, ha preso l’abbrivio ed è riuscito a coordinarsi con gli uffici preposti ed a collaborare con loro nel rispetto dell’autonomia e della discrezionalità amministrativa” dice la professoressa Valeri
Chi ha sostenuto Valeri

Progetto fermo? La vice presidente dice di no. “Ho trovato sostegno in Fabio Paris, Giovanni Dell’ Orco, Samuele Riggi, che hanno condiviso con me tutte le azioni positive da me proposte per far funzionare la Consulta e ci siamo riusciti in linea di massima“.
Insomma, si va avanti in regime di prorogatio. Situazione che non piace all’opposizione consiliare. Chiede che fine abbia fatto “la Consulta delle Associazioni annunciata con grande enfasi dall’amministrazione comunale ed in particolare dal vicesindaco e assessore all’associazionismo Andrea Pro“. Lo scopo è duplice e contiene una sottile strategia politica.
Il primo scopo dell’opposizione guidata dall’ex sindaco Antonio Pompeo è quello di sostenere che la Consulta non sta funzionando, non sta raccogliendo proposte dalle Associazioni, non sta elaborando le loro proposte da portare in Consiglio comunale.
Opposizioni sulle barricate

“Nel mese di ottobre, dopo quasi 10 mesi di stallo, come constatato e contestato anche da diverse associazioni e appartenenti al direttivo della consulta, arrivano le dimissioni del suo Presidente Alessandro Ciuffarella. Lo stesso Andrea Pro a seguito di tale situazione annunciava, attraverso dichiarazioni rilasciate alla stampa, che da lì a qualche giorno avrebbe provveduto alla convocazione di una assemblea per la elezione del nuovo presidente“.
“Sono però passati ormai diversi mesi dalle dimissioni del Presidente e un anno dalla costituzione della consulta ma nessuna iniziativa è stata intrapresa dall’amministrazione comunale che di questo progetto ne aveva fatto una cavallo di battaglia in campagna elettorale”.
I quattro Consiglieri di opposizione hanno presentato una mozione da discutere al prossimo Consiglio comunale con la quale sollecitare l’amministrazione comunale ad intervenire. Chiedendo al sindaco e al suo delegato di attivarsi per il reale funzionamento della Consulta anche attraverso un coinvolgimento attivo in quelle che sono le attività dell’ente e la dotazione di un fondo economico.
La strategia politica

C’è però anche una sottile strategia politica. Spingendo la maggioranza ad eleggere un nuovo presidente della Consulta, l’opposizione spera di accendere le tensioni nei vari gruppi che compongono l’eterogenea maggioranza Fiorletta. Che al suo interno ha esponenti del centrosinistra e del centrodestra.
Una sorta di stress test al quale sottoporre l’alleanza, con l’obiettivo di allargare eventuali scollamenti, aggiungere motivi di discussione.-
“Le associazioni rappresentano un patrimonio cittadino importante – dicono i consiglieri di Minoranza – e rimaniamo anche stupiti dal fatto che in due anni di amministrazione il vicesindaco-assessore al ramo, che ha da gestire la sola delega all’associazionismo, non sia ancora riuscito a portare a termine tale iniziativa”.
“Speriamo, vista la situazione, – concludono i consiglieri – che questo progetto non sia stato solamente un campo da gioco in cui pesare la consistenza delle varie componenti della maggioranza o per ristorare elettoralmente qualcuno”.
È esattamente quello che vogliono dimostrare.