
Scelto il neo segretario cittadino ma il Partito resta diviso. Ancora pesano i dissidi interni che hanno segnato le elezioni comunali del 2021. Il successore di Ottavia Raduazzo pronto per il campo largo. Il caso dellaa foto senza Arnone. E la presenza di Scipione
Un Partito che “continua a rinnovarsi e a scommettere sul futuro” ma ancora incapace di rimarginare la ferita aperta alle elezioni Comunali dell’ottobre 2021. Quelle in cui il Pd si divise spianando così la strada alla vittoria del sindaco di Forza Italia Gianluca Taddeo.
Il tempo è passato ma la ferita è ancora aperta. Sanguina. Come dimostra il Congresso cittadino del Partito Democratico di Formia tenuto nella sala “Falcone Borsellino”, la storica ex aula consiliare del comune di Formia.
Lo ha vinto l’avvocato Stefano Scipione, eletto per acclamazione al posto della dimissionaria Ottavia Raduazzo alla quale rende onore: “con impegno e generosità ha guidato il circolo in questi anni”.
Restano le distanze con il gruppo di Bartolomeo

Ma l’avvento di Scipione non è servito a compattare il partito: la fronda contro la componente vicina al quattro volte sindaco di Formia Sandro Bartolomeo è tutt’altro che rientrata.
La moglie dell’ex primo cittadino, Imma Arnone, ha formalizzato quest’anno la sua iscrizione al Pd ma la freddezza riservata nei suoi confronti non è passata inosservata a tanti. E’ stata presentata al tavolo della presidenza del Congresso come il capogruppo della lista civica “Guardare oltre”. Gli applausi non sono mancati durante il suo intervento ma le distanze sono riemerse alla fine dei lavori congressuali in occasione della foto ricordo. C’erano tutti coloro che avevano chiesto di posticipare il pranzo domenicale ma non la Arnone che, candidamente, ha ammesso: “Nessuno mi ha chiamato per quello scatto”.
In effetti la componente di Bartolomeo ha disertato il congresso della sala “Falcone Borsellino” temendo di subire questo tipo di affronto. Hanno fatto eccezione Imma Arnone ed il moscardelliano Gennaro Ciaramella, entrato a far parte del direttivo insieme a Giovanni Costa, Ottavia Raduazzo, Angelo Leccese, Ilario Aniello, Luigi De Santis, Marina Di Russo, Attilio Giacobone, Serena Cardillo, Francesco Occipite di Prisco, Arianna Palmaccio, Francesco Carta, Paola Cibelli, Stella Erotico e Gianluca Giattino.
“Il Pd è rimasto coerente”

Un direttivo extralarge rispetto al numero (150) degli iscritti formiani. Un punto su cui il neo segretario Scipione è voluto intervenire per sottolineare la presenza di Gennaro Ciaramella per conto della componente vicina a Bartolomeo. “Il Direttivo eletto domenica mattina è la perfetta sintesi di un Partito aperto e fortemente intenzionato a costruire un’alternativa concreta. – ha osservato – Il Pd di Formia continua a rinnovarsi e a scommettere sul futuro ma la presenza di Gennaro nel Direttivo non è etichettabile a questa o per quella componente interna. Lo dicono la sua storia politica ed il suo indiscusso impegno nel partito provinciale”.
Schermaglie dialettiche a parte, Scipione ha voluto precisare come la sua principale mission è quella di parlare con tutti: “Il Circolo è aperto a chi intende partecipare. Purtroppo le distanze si sono create sull’opportunità di alcune scelte effettuate. Il Pd coerentemente è rimasto al suo posto, noi non siamo mai spostati”.

Parole che rimettono i puntini sulle i, ribadiscono cosa è accaduto alle scorse elezioni, non affidano al passato quella lacerazione, riportano ai giorni di oggi la diaspora consumata alle amministrative del 2021. All’epoca La componente vicina all’ex sindaco Sandro Bartolomeo decise di non seguire la rotta tracciata dal Segretario ma appoggiò la candidatura trasversale di Amato La Mura. Mentre il Pd ufficiale sostenne quella del capogruppo Luca Magliozzi.
Piaccia o non, i numeri diedero ragionea Sandro Bartolomeo: Amato La Mura agganciò il ballottaggio e perse la fascia tricolore per meno di 40 voti. Magliozzi lasciò libero il suo elettorato: che potrebbe aver votato al ballottaggio il candidato di Forza Italia e di Fratelli d’Italia Gianluca Taddeo. Nessuno l’ha mai escluso.
Critiche all’amministrazione e campo largo

Il neo segretario, dopo il congresso di domenica, ha analizzato negativamente la situazione amministrativa al comune di Formia: “Viviamo una delle fasi più critiche della storia contemporanea con crisi globali che mettono in discussione conquiste che credevamo irrinunciabili. La politica, anche a livello locale, appare incapace di rispondere alle sfide della contemporaneità” ha sostenuto Scipione.
Un’analisi che il neo Segretario proietta anche sulla situazione politica ed amministrativa della vittà. “Formia ne è un esempio: una città disillusa, priva di una visione di sviluppo, dove ci siamo ormai abituati a considerare l’ordinaria amministrazione come un evento straordinario. È tempo di riportare la politica al centro del dibattito cittadino, di affrontare le criticità strutturali della nostra comunità e costruire una visione che parta dall’interesse collettivo”.

Scipione intende ora coltivare il campo largo che non è mai decollato (tantomeno alle ultime amministrative) e questa scelta è stata “benedetta” dalla nutrita delegazione tornata nel Golfo da Latina a distanza di 12 ore dopo aver presenziato sabato sera al congresso del Pd di Gaeta. Era formata dal segretario provinciale Omar Sarubbo, dal consigliere regionale Salvatore La Penna, dalla vice segretaria regionale Valeria Campagna e dal segretario provinciale dei Giovani Democratici Stefano Vanzini. Per il neo segretario formiano questa partecipazione è “stato un segnale forte di un PD che si rilancia in tutto il territorio provinciale”.
Verso un coordinamento di comprensorio

Capitolo ospiti. Nella sala “Falcone-Borsellino” del Comune di Formia hanno fatto tappa anche i coordinatori del Pd di Minturno e di Gaeta, Lorenzo Corea e Marilisa Di Milla (a 12 ore dalla sua vittoria al congresso cittadino). Ma anche di altri centri vicini : “Vogliamo realizzare con loro un coordinamento comprensoriale – ha aggiunto Scipione – I problemi di Formia, Gaeta e Minturno, dalla sanità alla viabilità passando per i trasporti, sono comuni a tutti. La loro presenza è stato segno di un Partito capace di fare rete”.
Ma c’è di più. Una parte degli ospiti presenti era data per certa. Erano nel conto le partecipazioni di Luciano Manca per l’ANPI Formia, Franco Meschino per lo Spi Cgil Sud Pontino, dell’ex sindaco Paola Villa, della ex vice Carmina Trillino e del coordinatore Christian Lombardi per Un’Altra Città e di Marco Saraniero per il Movimento 5 Stelle di Formia. Hanno creato scalpore quelle di Luca Scipione e Giuseppe Masiello in rappresentanza della neonata associazione “Iniziativa per Formia”.
Una presenza ingombrante

Il motivo? Luca Scipione, ex consigliere comunale di Forza Italia, è considerato uno degli esponenti politiche che nel 2021, insieme all’ex presidente del Consorzio Industriale del sud pontino Salvatore Forte, elaborò la proposta elettorale che permise a Gianluca Taddeo di diventare sindaco di Formia. Quest’ultimo e Scipione da due anni non hanno rapporti. Ovvero da quando la cognata di Scipione, Chiara Avallone sarebbe stata costretta a dimettersi da assessore alle Attività Produttive del comune.
Scipione è pronto a tornare in campo alla testa di un’associazione che potrebbe diventa una lista elettorale. Inglobando o finendo nel Pd? Di certo il professionista, regolarmente invitato, è intervenuto e ha fatto al neo Segretario gli auguri di buon lavoro.
Quest’ultimo, ringraziando, ha replicato in questo modo: “Siamo pronti a raccogliere la sfida di costruire un’alternativa credibile. L’obiettivo è chiaro: una politica che torni a essere strumento di cambiamento reale. Il cammino continua, con la consapevolezza che una svolta non è solo possibile, ma necessaria”. Il pranzo domenicale a quel punto per il popolo Dem formiano poteva iniziare.