
Tifare per i cugini ciociari, loro sanno stare al mondo orgogliosi di essere se stessi ma generosi nello stare insieme
Latina si è candidata a Capitale della Cultura per il 2026. Lo ha fatto in solitaria come goduria onanistica. Lo ha fatto non sapendo manco che l’Appia sarebbe diventata patrimonio dell’umanità, lo ha fatto per vanità senza essere bella.
E arriva ora la lezione ciociara. Già i cugini di Ciociaria ci hanno dato una lezione storica nel calcio, ora a darcene sono Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli che firmano il patto per candidarsi a capitale italiana della cultura per il 2028.
Farlo… insieme

Leggo su un ottimo articolo pubblicato su queste colonne a firma di Piero Cima-Sognai. Lo fanno insieme, lo fanno superando il campanile che pure hanno. Latina si presentò sola all’esame per farsi capitale e le capitali per definizione debbono essere sintesi di differenze, contaminazioni perché la cultura somma non sottrae.
Così i cugini mettono la freccia e ci sorpassano, ci guardano e vedono che noi abbiamo ancora la macchina di 100 anni fa mentre loro usano l’intelligenza artificiale. Così vanno le cose della vita e già in tanti vanno a vedere il Frosinone calcio.
E forse in tanti andremo ad Anagni a vedere la cultura di una capitale che di Papi Anagni ne ha avuti quattro.
A Latina manco sanno che Leone XIII era di Carpineto e la mamma era di Cori.
Ecco perché tifo per i cugini ciociari, loro sanno stare al mondo orgogliosi di essere se stessi ma generosi nello stare insieme.