Cambia la prospettiva politica di isola del Liri nel 2025. L'avvocato Bovenga, leader della minoranza, rivendica con orgoglio il suo contributo e strizza l'occhio a Massimiliano Quadrini. "Il primo cittadino potrebbe rafforzare il centrodestra"
L’orgoglio di aver svolto un’opposizione non gridata ma tesa al dialogo con la maggioranza nel segno del comune (e superiore) interesse per la città. Tante frecciate al centrodestra cittadino. Di cui lei si ritiene, a differenza di tanti altri, seguace convinta e coerente. Ed una provocazione interessante: Quadrini potrebbe diventare il vero referente del centrodestra in città. Questa la prospettiva per il 2025 di Debora Bovenga, che nell’anno precedente è stata candidato a sindaco per il centrodestra ad Isola del Liri contro Massimiliano Quadrini.
Un’opposizione costruttiva
Avvocato Bovenga, proviamo a tracciare un primo bilancio dei primi mesi all’opposizione nella seconda consiliatura Quadrini? Che percorso è stato, che sensazioni ha avuto?
“Preferisco definirmi, più che consigliere di opposizione, esponente di una minoranza dialogante. Da subito ho voluto chiarire che il mio, dalla minoranza, sarebbe stato un apporto propositivo e costruttivo. Un atteggiamento che credo di aver dimostrato anche nei giorni scorsi con il mio impegno per rivalutare la figura di un grande isolano come Daniele Rossini, perché credo che sia sterile criticare semplicemente l’attività della controparte, senza dare un contributo, un apporto, per il bene della nostra comunità”.
“Anche per questo mi sono impegnata attivamente per dare risalto alla figura di un grande isolano come Rossini, purtroppo sconosciuto a tanti nostri concittadini. Nato ad Isola del Liri nel ‘34, Rossini negli anni ‘60 si trasferì a Bruxelles, iniziando la sua attività come maestro della comunità italiana, per diventare poi, nel tempo, non soltanto funzionario Acli,, ma rappresentante del Belgio e il Lussemburgo della stessa Acli. La sua figura l’abbiamo celebrata qualche giorno fa in un convegno alla presenza anche della sua famiglia, che ha sempre voluto mantenere un legame con la nostra città.
Coerenza e rispetto per Quadrini
Sotto l’aspetto politico ed amministrativo come giudica il suo operato e quello del sindaco?
“Sul piano della mia attività politica consiliare, posso dire adesso, a distanza di mesi, che ad un certo punto c’era chi avrebbe voluto che io facessi un passo indietro, dopo la mia candidatura. Invece, l’amore per la politica e per la mia città mi hanno indotto a non mollare. Ho deciso di rappresentare chi in città era coerentemente di centro destra e non voleva fare patti con gli altri schieramenti. Basta guardare i numeri: io rappresento lo zoccolo duro di quanti non volevano passi indietro, che non si arrivasse a patti con nessuno. Non credo, come si è detto, di aver mandato al massacro il centro destra; anzi, in queste condizioni, credo sia stato un successo aver ottenuto un seggio in consiglio comunale”.
“Riguardo al giudizio sull’operato di Quadrini, ritengo che, almeno a livello di visione non siamo così distanti. I nostri progetti in qualche modo sono vicini. Per questo ci rispettiamo e ci stimiamo reciprocamente. Non credo che il ruolo dell’oppositore sia quello di stare lì a indicare col dito e ad urlare se c’è la buca o la singola disfunzione. Certo, si può fare di più. Ma, a livello di idea complessiva di riconversione di Isola del Liri a livello turistico culturale, la nostra visione è coincide. Anche perché, a quanto sto leggendo ultimamente, mi pare che il sindaco Quadrini, a livello politico stia dialogando molto con forze politiche che fanno riferimento al mio schieramento”.
“Il sindaco vicino a Ciacciarelli”
Cosa pensa delle voci di un avvicinamento di Quadrini alla Lega?
“Noto un oggettivo, e frequente, dialogo con l’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli. Del resto, il fatto che ultimamente molti progetti presentati dall’Amministrazione di Isola del Liri siano stati accettati in Regione è evidentemente indice di qualcosa. Al di là di quello che potrà poi accadere, anche questo dimostra che io ed il sindaco Quadrini non siamo poi così distanti“.
Minoranza in ordine sparso
Quali sono i rapporti con il resto della minoranza?
“È noto a tutti che attualmente con il consigliere Antonella Di Pucchio non c’è nessun tipo di dialogo. Come si sa io facevo parte della precedente consiliatura della opposizione, che vedeva anche Antonella Di Pucchio. Lo avevo fatto in nome della stima e del rapporto personale che c’era con l’avvocato Diego Mancini. Quel rapporto purtroppo non c’è più perché l’avvocato Mancini successivamente ha fatto una scelta ben precisa, spostandosi verso la Di Pucchio”.
“Di fatto, il centrodestra di Isola del Liri ha appoggiato Quadrini. Lo stesso Mauro Tomaselli, che si era illuso di tornare in consiglio comunale candidandosi con la Di Pucchio ha fatto male i conti. Se lui fosse stato con me forse non avremmo vinto le elezioni, ma avremmo avuto un risultato migliore, e sarebbe scattato un altro seggio in consiglio. Tomaselli è stato oggettivamente un alleato del Partito Democratico. Sull’altare della sua ambizione la Di Pucchio ha mandato al massacro tutti quelli che si sono avvicinati alla sua figura. Penso ad un Cristiano Gabriele, o allo stesso Tomaselli che si illudeva di essere premiato ed invece è stato sacrificato”.
“Se avessi deciso di candidarmi, come mi è stato proposto, nella coalizione della Di Pucchio avrei fatto la loro stessa fine. Perchè questo è successo; il centrodestra ufficiale ad Isola del Liri ha scelto di appoggiare Massimiliano Quadrini. Ed io non ho voluto scendere a patti con questa decisione. La mia è stata una scelta di coerenza, fatta sapendo che avrei potuto perdere. Ma proprio per questo il fatto stesso di essere in consiglio comunale per me è una vittoria”.
“Quadrini potrebbe fare da collante”
Lei delinea un centrodestra che ad Isola del Liri è a pezzi. Come si ricostruisce?
“Lo dirò in modo provocatorio: se Massimiliano Quadrini decidesse di fare un passo più netto verso la Lega, si potrebbe rafforzare quell’anima di centrodestra che è attualmente già presente all’interno della maggioranza di governo ad Isola del Liri. Ma, al di là di questo, io ritengo che ad Isola del Liri il centrodestra sia davvero in uno stato di grande confusione, con figure che non avevano e non hanno gli strumenti anche culturali per rappresentarlo. La politica non può basarsi solo e soltanto sulla denigrazione. Ci vuole rispetto sia pur nella consapevolezza degli ideali differenti“.
“Tomaselli, ad esempio, è stato davvero monotematico, legando i suoi interventi solo e soltanto al tema della Conca di Sora. Peraltro non dico nulla di sconosciuto, i documenti ufficiali e le mozioni a Mauro Tomaselli sono sempre stati io a scriverle. Per cui, quando Tomaselli accusa Ruspandini di averlo sollevato dalla carica di commissario cittadino di Fdi senza un motivo politico plausibile, dice una cosa non vera. Anzitutto perché per definizione il commissario è una figura non eterna ma di transizione. E poi perché lui stesso è andato con gli esponenti del Partito Democratico. Io non critico la Di Pucchio che è orgogliosamente un’esponente del Partito Democratico. Ma Tomaselli non può firmare la propria candidatura con la mia coalizione, per poi decidere un minuto dopo di andarsene dall’altra parte, solo perché gli hanno fatto credere che con me sarebbe andato al massacro mentre con la Di Pucchio avrebbe ottenuto un seggio in consiglio comunale”.
“È un dato di fatto che ad Isola del Liri gli esponenti “moderati” di centrodestra si riconoscono nella figura di Quadrini. Sono io, se vogliamo, a rappresentare gli elementi più oltranzisti. Ecco perché dico che Massimiliano Quadrini potrebbe avere il coraggio di fare questo passo in più. Anche se credo che abbia qualche umana resistenza, legata al suo passato politico, con il timore che l’elettorato possa poi eventualmente presentargli il conto”.
Un anno decisivo per lo sviluppo
Quali i suoi auspici per il 2025?
“Mi auguro che possano arrivare a maturazione tanti progetti attualmente in fase di sviluppo per la valorizzazione turistico culturale del nostro territorio. E spero che ognuno faccia il proprio dovere per la città al di là di là delle appartenenza a diverse collocazioni politiche”.