Il Polo per l’Agricoltura lanciato da Righini e l’adesione della Macciomei a FdI a Ceccano raccontano due facce della stessa rinascita: la destra in Ciociaria prova a ricompattarsi e a guardare avanti, con radici solide.
Scosse e simboli per la destra ciociara. L’assessore regionale Giancarlo Righini annuncia la nascita in provincia di Frosinone del Polo per lo Sviluppo dell’Agricoltura e delle Aree Rurali; Alessia Macciomei ufficializza il suo ingresso nel circolo di Ceccano dei Fratelli d’Italia.
Due fatti apparentemente lontani ma legati da una stessa immagine: la terra che torna a dare frutti.
La semina di Righini

Nel Palazzo della Regione, Righini parla di futuro come di un raccolto da preparare con pazienza: «Questo Polo non è un titolo, ma un metodo. Vogliamo un luogo dove università, istituzioni e imprese possano costruire insieme il rilancio del settore agricolo».
Il progetto, nato in collaborazione con l’Università di Cassino e il Comune di Frosinone, diventerà un laboratorio aperto per la ricerca, l’innovazione e la formazione.
Righini – volto solido di Fratelli d’Italia e architetto di molte delle politiche economiche dell’era Rocca – aggiunge che “l’agricoltura non è il passato, ma la chiave del futuro”.
Parole che suonano come un manifesto politico: radici profonde, ma sguardo lungo. Per troppo tempo si è dipinto il lavoro manuale come sporco e faticoso, privilegiando quello concettuale fatto dalla scrivania: oggi l’agricoltura è fatta di tecnologia, informatica, analisi, progettazione; l’irrigazione viene regolata dai sensori che riferiscono in tempo reale l’umidità nel terreno e la quantità esatta di gocce necessaria. A questo serve il Polo pensato da Righini: sviluppare l’agricoltura del futuro.
Ceccano, la fiamma dei Fratelli si riaccende

Qualche chilometro più a sud, Fratelli d’Italia a Ceccano ritrova voce e compattezza.
La consigliera comunale Alessia Macciomei, capogruppo della civica Grande Ceccano – la lista civica espressione di Fratelli d’Italia, ma con come punto di riferimento politico Riccardo Del Brocco – annuncia l’adesione ufficiale al Partito di Giorgia Meloni.
«Oggi aderisco ufficialmente a Fratelli d’Italia – spiega – ringrazio il coordinatore provinciale Massimo Ruspandini e il coordinatore comunale Rino Liburdi per l’accoglienza e il calore dimostrato. Con Riccardo Del Brocco come punto di riferimento continueremo il lavoro per la nostra città e per il partito, sempre con umiltà e spirito di servizio. Inizia una nuova avventura».
Una frase, due chiavi di lettura: Massimo Ruspandini resta il leader politico, il “generale” del Partito; ma la Macciomei ha voluto sottolineare chiaramente che il suo punto di riferimento resta Riccardo Del Brocco, il capitano sul campo. Un dettaglio non passato inosservato, che racconta più di tante dichiarazioni.
Del Brocco: “FdI cresce e si rafforza”

Non tarda la dichiarazione del dirigente provinciale Riccardo Del Brocco:
«Alessia Macciomei aderisce ufficialmente a Fratelli d’Italia alla presenza di Ruspandini e Liburdi. Sono orgoglioso: la più votata della nostra coalizione, insieme al suo gruppo, entra nella nostra famiglia politica. FdI cresce e si rafforza, a Ceccano e in provincia. Forza Alessia, viva Fratelli d’Italia!».
Un chiaro segnale di distensione, preludio ad un chiarimento politico imminente tra il deputato Massimo Ruspandini e l’assessore regionale al Bilancio ed all’Agricoltura Giancarlo Righini. A gettare un ponte tra le due sensibilità storiche dei Fratelli d’Italia sono stati in molti, convinti che il freddo di questi mesi sia dovuto a delle incomprensioni e non a differenti visioni. Gli indizi?
Se Riccardo Del Brocco avesse voluto esasperare la situazione avrebbe atteso un momento nel quale Ruspandini era impegnato e non potesse partecipare alla presentazione. Lo avrebbe fatto in un contesto politico differente. Invece ha voluto con convinzione che il Coordinatore Provinciale ci fosse, avesse un posto centrale nelle foto. E questo nonostante il recente premio assegnato proprio nella piazza di Ceccano da Del Brocco all’assessore Giancarlo Righini. Chiaro che una strategia della distensione è in atto ed un incontro a due è inevitabile.
Un gruppo che si allarga

Con la Macciomei, il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale si rafforza: accanto a Ginevra Bianchini, ora ci sarà una seconda voce. E secondo i ben informati, l’ingresso di Ugo Di Pofi – ex candidato a sindaco della coalizione di destra – sarebbe ormai questione di tempo.
Tre Consiglieri, un solo simbolo e la prospettiva di una destra ceccanese compatta dentro l’Aula.
Il presidente del Circolo cittadino, Rino Liburdi, commenta con entusiasmo:
«Come Presidente del Circolo di Ceccano esprimo grandissima soddisfazione per l’adesione della consigliera comunale Alessia Macciomei a Fratelli d’Italia. Il Partito cresce e si rafforza. Benvenuta Alessia!». Un segnale che va oltre la singola adesione: Fratelli d’Italia a Ceccano torna a fare squadra, a guardare avanti con determinazione dopo la recente sconfitta elettorale che ha messo fine ad una stagione durata dieci anni nella città più a sinistra in Ciociaria.

A tenere la barra dritta è sempre lui, Massimo Ruspandini. Il deputato ed ex senatore ciociaro, leader provinciale e punto di riferimento indiscusso del Partito, rimane la figura capace di unire le varie anime del movimento. Ruspandini continua a essere il motore politico di Fratelli d’Italia in Ciociaria: la sua capacità di coniugare radici e pragmatismo è ciò che tiene accesa la fiamma, anche nei momenti più difficili. Attorno a lui si muove una rete sempre più solida di amministratori, consiglieri e sindaci che riconoscono nella sua leadership un punto fermo, un riferimento politico e umano capace di dare direzione e coraggio a un’intera classe dirigente.
Sempre più Fratelli (d’Italia)
Nel giorno in cui Giancarlo Righini pianta i semi del futuro agricolo del Lazio, a Ceccano Fratelli d’Italia allarga la propria presenza in aula consiliare. La stessa simbologia attraversa entrambe le scene: la terra e la fiamma, due elementi che vivono solo se curati. E mentre Righini parla di “coltivare l’innovazione”, la Macciomei, Del Brocco e Liburdi coltivano un’altra forma di rinascita: quella di un Partito che vuole rialzarsi, con forza e determinazione, dopo le tempeste locali.

Anche Federica Aceto ha espresso soddisfazione per l’iniziativa di Righini, sottolineando l’importanza di un Partito che parla di territorio, di concretezza e di visione, guardando avanti con determinazione e coerenza.
A Roma si semina il futuro dell’agricoltura, a Ceccano si prova a ricostruire quello politico della destra. Righini, Ruspandini, Del Brocco, Liburdi, Macciomei: volti diversi di una stessa stagione. La politica, come la terra, richiede impegno e costanza: non basta osservare, bisogna lavorare e costruire. E a Ceccano, la semina è appena ricominciata.



