Malgrado i banchi semivuoti il Consiglio comunale di Anagni ha approvato tutti i punti all'ordine del giorno come la creazione di una Consulta giovani per rispondere agli ultimi episodi di violenza. Amministrazione blindata, polemiche tra il consigliere d'opposizione Santovincenzo, l'assessore Marino ed il sindaco Natalia
Bei tempi quando la maggioranza di centrodestra ad Anagni era costretta a convocare i Consigli comunali in ore improbabili, sul far della mezzanotte, nel tentativo di tenere insieme una coalizione piuttosto fragile, in modo da evitare la sfiducia e l’andata a casa prima del tempo.
Tempi in cui era necessario tenere presente i problemi di lavoro dei vari Consiglieri, per fare in modo che, al momento in cui si doveva alzare la mano (rigorosamente non troppo tesa), tutti fossero presenti al loro posto.
Adesso non è più così: la maggioranza-Natalia veleggia in versione bulgara e quindi ci si può permettere che in un determinato Consiglio siano assenti anche diversi consiglieri di maggioranza. Perché la situazione, comunque, non cambia.
Le assenze non contano

È quello che è successo martedì scorso ad Anagni: due ore di Consiglio comunale dedicato soprattutto a discutere di variazioni di Bilancio e di Museo. Tutto con l’assenza di Antonio Necci, Guglielmo Vecchi, Roberto Versi, Giulia Beccidelli, Danilo Tuffi e Giuseppe De Luca.
Banchi semivuoti, quelli della maggioranza. Cosa che però non ha cambiato la situazione, con i punti che sono tutti quanti passati senza nessuna difficoltà, di fronte ad un quasi rassegnato Luca Santovincenzo, solitario esponente dell’opposizione.
Botta e risposta

Come detto, un Consiglio comunale dedicato soprattutto agli aspetti economici, con qualche polemica legata soprattutto al destino del Museo archeologico ernico.
L’assise è iniziata con una serie di richieste dell’esponente di LiberAnagni che ha ricordato i disagi legati agli orari piuttosto ballerini dell’apertura della biblioteca comunale. Santovincenzo inoltre ha evidenziato le difficoltà causate da esalazioni non proprio gradevoli che da qualche tempo caratterizzano la zona bassa della città.
E già qui sono arrivate le prime polemiche con l’assessore Carlo Marino, che nel rispondere non ha risparmiato una serie di puntualizzazioni nei confronti dei “professionisti del disfattismo” che diffondono soltanto “falsità”.
Via libera alla Consulta dei giovani
Superata questa prima fase, si è passati poi a un altro argomento molto caldo in questi giorni. Ovvero quello relativo al disagio giovanile che si è palesato soprattutto nella rissa tra ragazze, diventata virale sui social, scoppiata qualche giorno fa nel parcheggio San Magno. Un tema non nuovo purtroppo in città, su cui è necessario fare qualcosa. Di qui la decisione di approvare la mozione per la creazione della Consulta dei Giovani. (Leggi qui: La differenza tra la spugna ed il secchio).

Come hanno spiegato il consigliere Riccardo Natalia e l’assessore Chiara Stavole (ormai sempre più salda sulla sua poltrona dopo il tramonto della staffetta), l‘organismo servirà proprio per cercare di individuare i rimedi per mettere un freno ad una deriva che comincia a diventare preoccupante.
Una proposta che ha ricevuto il plauso dello stesso Santovincenzo convinto che su questi temi non può esserci distanza tra maggioranza ed opposizione.
Variazioni di bilancio e museo, polemiche in aula

Il cuore del Consiglio, come detto, è stato legato all’illustrazione delle variazioni di bilancio in entrata: 2 milioni e mezzo di euro che serviranno a migliorare l’asilo nido della De Magistris e le strutture del Palazzetto dello Sport e della Piscina Comunale. Ed a permettere l’assunzione, per adesso soltanto in orario ridotto, della dottoressa Manuela Cerqua, direttrice del Museo archeologico ernico. Variazioni su cui Santovincenzo (anche se poi si è astenuto) ha manifestato perplessità, ricordando che le variazioni di Bilancio presuppongono una mancanza di programmazione.
A proposito del Museo Ernico, Santovincenzo ha poi chiesto di avere qualche numero in più riguardo la redditività della struttura. Un insieme di richieste che hanno generato la reazione del sindaco che ha ricordato come i fondi per la scuola consentiranno la creazione di 120 nuovi posti per bambini, aiutando Anagni a diventare più attrattiva anche per le famiglie.

Sul museo Natalia è stato più duro, ricordando che è vero che ci sono state negli anni, diverse inaugurazioni. Ma è anche vero che la sua è l’amministrazione che il museo lo ha aperto davvero, sia pure in modo non completo.
Finale morbido, con il sindaco che si è detto comunque desideroso di non rompere i ponti con la minoranza, dichiarandosi anche disponibile a una serie di incontri periodici. Per stabilire, almeno per quanto riguarda i temi fondamentali, una prospettiva comune.



