
Mentre il Consiglio comunale di giovedì non rivelerà nulla con un solo punto all'ordine del giorno, Partiti e liste di Frosinone tornano nell'agone. Il sindaco Mastrangeli prova recuperare Forza Italia ma i cori di Pontida non lo aiuteranno. Il Pd affila le armi e cambia strategia, il Psi viaggia da solo, i civici alla finestra aspettando l'occasione
rien à signaler scrivevano gli ufficiali di rapporto dell’esercito francese al termine del giro di ispezione nel quale nulla di nuovo era stato notato. Si potrà scrivere anche in calce al resoconto del Consiglio Comunale di Frosinone convocato (come sempre in seconda convocazione, quando sono sufficienti meno voti per deliberare) per giovedi alle ore 19.30. Non rivelerà cose nuove dal punto di vista politico. Nulla di nuovo rispetto a quanto non sia già ampiamente consolidato.
Un solo punto da discutere all’ordine del giorno, la “Realizzazione di opere di urbanizzazione in area PEEP – sottozona Via America Latina CMP 2-3-6 / CMP 6. Lavori di realizzazione stradale, verde pubblico, parcheggi e servizi” – Approvazione del Progetto di fattibilità tecnico economica ex D.Lgs. n. 36/2023, per l”adozione della variante urbanistica semplificata e contestuale apposizione del vincolo preordinato all’espropriazione ai sensi dell’art.19 DPR 327/01 e art. 50 bis L.R. 38/99.
Nessuno rimarrebbe meravigliato se giovedì si arrivasse ad una approvazione unanime della delibera sia da parte di tutta la maggioranza, Forza Italia e resto dei malpancisti ufficiali compresi, sia dell’opposizione. Ma significherebbe nulla sul piano politico: non indicherebbe un riavvicinamento tra le parti, non starebbe a significare la timida ripresa di un dialogo.
Mastrangeli cerca la “pace” con Forza Italia
I contenuti del documento all’Ordine del Giorno del Consiglio di giovedi non si prestano infatti ad alcuna eventuale contrapposizione di natura politica, per cui non accadranno cose clamorose. Si possono però individuare alcuni spunti di riflessione ulteriore. Che spiegano come nessuno si può rilassare, troppo.

Cominciamo dal sindaco Mastrangeli. Non ha problemi di numeri in Aula e non ne avrà fino alla fine della consiliatura. Tantomeno ha problemi amministrativi: il sindaco e gli assessori stanno sul pezzo. Ci sono invece oggettivi problemi politici con una parte della sua maggioranza: in particolare con Forza Italia. Il primo cittadino sta facendo di tutto per non “rompere” ufficialmente con il partito di Antonio Tajani. Si spiegano così gli inviti rivolti ai consiglieri azzurri Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia a partecipare comunque alle riunioni informali della maggioranza, anche da una posizione di appoggio esterno.
L’iniziativa non è tanto finalizzata all’oggi. Ma è di più grande e ampio respiro. Guarda alle prossime elezioni. Un conto è riproporsi agli elettori anche con il sostegno di Forza Italia. Altro è non averlo. O peggio, averlo come competitor. Fa tutta la differenza del mondo e Mastrangeli questo lo sa bene.
Nemmeno l’opposizione si può più rilassare

Il Partito Democratico ha inaugurato forse un nuovo corso nei confronti della maggioranza del sindaco Riccardo Mastrangeli. Con certezza lo ha fatto il Capogruppo Angelo Pizzutelli: nelle ultime settimane c’è stato un cambio di passo ed è particolarmente incisivo nella critica. Un’azione che ha avuto il merito di risvegliare da un sonno atavico il circolo Pd di Frosinone. Una volta lette le dichiarazioni fatte da Angelo Pizzutelli il Partito le ha avallate: in una condizione politica normale le due cose sarebbero andate di pari passi, dimostrando cosnultazione e collegialità. Le evidenze autorizzano a dubitare.
L’orizzonte del 2027 è certamente lontano, ma non lontanissimo. Il silenzio quasi assordante in questa prima metà di consiliatura ha lasciato spazio ad interventi di denuncia, contestazioni e richiami su tutto quello che, a dire del Pd, non va nelle politiche del governo cittadino. Rilievi quindi amministrativi, ma anche politici. Laddove il Pd nelle scorse ore ha sottolineato alcune contraddizioni nella maggioranza. In particolare nei consiglieri ufficialmente non allineati. Nessuno lo aveva fatto prima.

Per la prima volta, Gruppo consiliare e Segreteria di Frosinone cominciano a parlare una sola lingua. E’ un segnale: c’è una rinnovata strategia di opposizione al governo Mastrangeli ed anche comunicativa. Servono entrambi a preparare la marcia di avvicinamento alle prossime elezioni. Significa che chiunque nel centrosinistra vorrà proporsi come alternativa a Riccardo Mastrangeli, tra poco meno di 3 anni, dovrà comunque ragionare con il Pd che nel frattempo avrà assunto il ruolo guida dell’opposizione. Piaccia o non piaccia.
Il Psi a briglia sciolta

E la cosa evidentemente non piace al PSI. Che con il Pd nemmeno ci pensa a parlare oggi e probabilmente anche nei mesi a venire. Il Partito di Vincenzo Iacovissi e Gian Franco Schietroma continua a praticare la propria azione di opposizione, sia in Aula che fuori. In maniera assolutamente autonoma e non concertata con altri. E nulla lascia pensare che sarà diverso al momento del voto. Anzi.
C’è un indizio. Alla ripresa dell’attivismo comunicativo del circolo pd di Frosinone è coincisa una analoga ritrovata vena comunicativa del circolo Socialista. Come in un gioco di mrcatura ad uomo. Mentre per rendere il Comune Capoluogo contendibile al centrodestra, servirà unità. Anche se non si chiamerà “campo largo” praticamente già soffocato nella culla da Giuseppe Conte.
Civici alla finestra, schieramenti in evoluzione

I gruppi consiliari civici di minoranza invece rimangono in vigile attesa. Alcuni solo per capire se c’è la possibilità, o meno, di andare a rafforza la maggioranza. Circostanza allo stato assolutamente non necessaria. E forse nemmeno richiesta dai diretti interessati.
A proposito della maggioranza (o meglio di una parte di essa) che non può restare ferma: Forza Italia potrebbe veramente cominciare a lavorare fin da ora al dopo Mastrangeli. A dargli la luce verde al semaforo sono le recenti dinamiche regionali, dove la quadra sembra non si riesca proprio a trovare. Ma anche le dinamiche nazionali: i cori dei giovani di Pontida contro Tajani, fanno ancora rumore.
Per come si stanno mettendo le cose è difficile ipotizzare a Frosinone alle elezioni 2027 la stessa coalizione Fdi- FI- Lega che ha sostenuto l’attuale sindaco. Anche in questo caso, chiunque nel centrodestra o nel centro-centrodestra vorrà proporre qualcosa di alternativo all’attuale governo cittadino, dovrà necessariamente fare i conti con Forza Italia.
Anche Anselmo Pizzutelli. Per questo non è affatto peregrino ipotizzare, nelle prossime settimane, una ancora più puntuale azione di “opposizione sostanziale” alla Giunta Mastrangeli, da parte dei 5 Consiglieri “malpancisti“. Con il Gruppo FutuRa, osservatore particolarmente attento. E riflessivo.