Mastrangeli segna il perimetro e si prepara ad infliggere il Daspo Urbano

L'istituzione della zona quasi Rossa a Frosinone. Le istruzioni del ministro Piantedosi. Ed ora via alla modifica del regolamento di Polizia Locale: per consentire al sindaco di fare i Daspo Urbani

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il Comune di Frosinone istituirà una zona ‘semi Rossain prossimità dello Scalo ferroviario: non una Zona Rossa vera e propria ma un’area all’interno della quale ci sarà una “pianificazione dedicata e speciale di tutti i servizi di sorveglianza, mediante provvedimenti di carattere straordinario”. Per realizzarli si provvederà al potenziamento del sistema di videosorveglianza e dei servizi di controllo del territorio. Il tutto, all’interno delle recenti norme varate dal Ministero dell’Interno.

A deciderlo è stato il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica riunito oggi in Prefettura. All’incontro, convocato dal prefetto Ernesto Liguori, hanno partecipato il sindaco Riccardo Mastrangeli ed il comandante della Polizia Locale Dino Padovani. Il questore Pietro Morelli, i comandanti delle Forze dell’Ordine, i rappresentanti di Polfer e Rete Ferroviaria Italiana, oltre che degli istituti di vigilanza. Presente il Consigliere Sergio Crescenzi in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale.

Il problema allo Scalo

Nell’area dello Scalo è stato recentemente aperto il cantiere di Rfi per la risutrutturazione della stazione ferroviaria. “L’area – ha evidenziato il sindaco – ha inevitabilmente subito una serie di cambiamenti a livello di viabilità e per quanto concerne le esigenze di sicurezza e sorveglianza”. Il sindaco oggi ha chiesto a Rfi di dare la massima priorità ai lavori per la riapertura dell’accesso pedonale da via Pergolesi. La richiesta è stata fatta propria da Rete Ferroviaria Italiana, che ha preso l’impegno di concludere le operazioni per ripristinare l’accesso pedonale in 8 mesi.

Sul fronte della sicurezza è stata individuata l’area ad alta intensità di sorveglianza. Lì il sindaco introdurrà anche l’emissione del Daspo Urbano, con il quale ordinare l’allontanamento d’autorità per le persone pericolose ed il divieto al loro ritorno. Prima però dovrà procedere alla modifica del Regolamento di Polizia Municipale che oggi non prevede la misura e quindi non gli consente di applicarla.

Il provvedimento di allontanamento dalla zona della stazione e delle aree pertinenziali sarà emesso dal sindaco. Lo farà nei confronti dei responsabili di condotte moleste o che limitino la libera accessibilità e fruizione dei luoghi”.

La direttiva Piantedosi

Riccardo Mastrangeli e Matteo Piantedosi

La direttiva Piantedosi in base alla quale nasce la serie di provvedimenti decisi oggi deriva da “una mirata riflessione che ha riguardato le infrastrutture ferroviarie e le aree ad esse adiacenti. Inevitabilmente risentono in termini di sicurezza, anche percepita, dei complessi volumi di traffico che le attraversano” ha scritto il ministro nella sua nota 105092 inviata ai sindaci.

Il ministro ricorda poi le possibilità di mettere in sicurezza i perimetri urbani ricorrendo ai “numerosi strumenti che il legislatore assegna a sindaci ed Autorità di pubblica sicurezza”. Specifica che possono essere utilizzati anche quando i comportamenti nelle zone a rischio “non costituiscono violazioni di legge ma sono comunque di ostacolo al pieno godimento di determinate aree pubbliche, caratterizzate dal persistente afflusso di un notevole numero di persone”.

È Matteo Piantedosi a ricordare che esiste la possibilità di ricorrere all’ordine di allontanamento e al divieto di accesso, il cosiddetto Daspo urbano specificando che si possono applicare “anche in aree urbane, specificamente individuate dai regolamenti comunali”.

È esattamente quello che si appresta a fare Riccardo Mastrangeli, cambiando il Regolamento ed applicando il Daspo Urbano con tolleranza zero.