Mastrangeli tira dritto, con quali conseguenze?

Sordo ai tentativi di logoramento politici, il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli punta sulle opere per la città. Tuttavia, la sua coalizione si sta fratturando, con Partiti come Forza Italia e Fratelli d'Italia che considerano alternative per il futuro. Con scenari a ridosso della fantapolitica

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Tre inaugurazioni una dopo l’altra: la scuola che la città attende da una vita, il parcheggio che mancava, un altro cantiere che sta per completare le opere. Lanciato come un Treno ad Alta Velocità, senza fermate intermedie: il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli non intende farsi rallentare dalle polemiche politiche. Vuole arrivare al capolinea del 2027 completando il programma di opere che aveva promesso quando è stato eletto.

Ci sta. Si è candidato ed ha vinto le elezioni nel 2022  per questo. Ma una città complessa e particolare come Frosinone non si gestisce solo con gli atti amministrativi e le delibere. Ci vuole, per forza di cose, anche la politica: altrimenti il sistema non sta in equilibrio. E li cominciano i problemi per il sindaco. Non nell’immediato forse. Ma tra qualche mese.

I problemi di Mastrangeli

Antonio Scaccia (Foto © Massimo Scaccia)

Questi “problemi” hanno nomi e cognomi ben precisi. Si chiamano Forza Italia, Fratelli d’Italia e probabilmente sta preparando la carta d’identità anche la lista Per Frosinone, quella del Vicesindaco Antonio Scaccia.  In aula durante il question time l’altra sera si è avuta esattamente questa percezione. Tutte e tre le forze politiche che nel 2022 lo hnno eletto sindaco ora valutano la possibilità di prenderne il posto. Per non parlare dei “malpancisti” cioè i Consiglieri eletti nel centrodestra di Mastrangeli e che sono transitati in maniera stabile all’opposizione. (Leggi qui: Forza Italia vota no al consuntivo e celebra il funerale del centrodestra).

Di tutte queste criticità Mastrangeli non si cura, almeno ufficialmente. O comunque attribuisce loro una importanza relativa: Primum vivere deinde philosophari. Consapevole che nessuno vuole e soprattutto ha la forza di mandarlo a casa prima del tempo. L’opposizione istituzionale, quella formata da Partito Democratico e Partito Socialista, non ci pensa proprio: si vede da come interpreta il ruolo. Non attacca, non morde. E quindi non “fa male”.

I “malpancisti” invece non troveranno mai una convergenza con gli altri colleghi dell’opposizione. Mentre FdI-FI e Lista per Frosinone hanno bisogno di tempo, per studiare la strategia di medio lungo periodo, per tentare di sostituire Mastrangeli nel 2027 a Palazzo Munari.

Progetto evidente

Riccardo Mastrangeli

Il progetto appare abbastanza manifesto ormai. Che poi questa cosa abbia le gambe o meno per camminare, lo chiarirà solo il tempo. Per il momento provano a tenerlo sulla graticola, per cucinarlo a fuoco lento fino alla fine della consiliatura. Anzi, Forza Italia ha proprio alzato al massimo la temperatura del piano cottura, con il voto negativo espresso l’altra sera al Bilancio consuntivo.

Ci sono però delle evidenze da considerare. Tutti hanno detto che la prossima volta il candidato sindaco del centrodestra, o del centro centrodestra, si sceglierà con le Primarie. Vere questa volta, quindi contendibili, non preparate a tavolino con il vincitore già scritto. Nessuna corsia preferenziale per il sindaco uscente. Questo comporta, in astratto,  che ogni Partito o lista che intende partecipare alla competizione primaria, potrà schierare il proprio candidato migliore. Il migliore “atleta”. In concreto però non sarà così, anche nel 2027. (Leggi qui: Il significato delle elezioni di Ceccano per Frosinone).

Perché storicamente e per precisa strategia assolutamente trasversale (vale per la destra come per la sinistra, da sempre) il vincitore delle Primarie è comunque frutto di un accordo politico. Tra Partiti o tra Partiti e Civiche. Tradotto: se FdI e la Lista per Frosinone si mettono insieme e trovano la quadra, possono eleggere chiunque alle primarie, pure Topo Gigio. Se poi nel progetto entra anche Forza Italia, che però oggi sembra orientata altrove, in virtù di un accordo a tre ,”ad excludendum“, allora non c’è n’é veramente per nessuno.

La denuncia delle Primarie

Angelo ed Anselmo Pizzutelli

E’ chiaro che questo scenario Mastrangeli, che mastica di politica tanto quanto conosce tutti i principi attivi dei medicinali che somministra,  lo ha “fiutato” da tempo.  Quindi difficilmente parteciperà a primarie del genere: costituirebbero un vero e proprio trappolone. Molto più realistico che il sindaco possa partecipare alla prossima campagna elettorale con una coalizione marcatamente civica e di ampio respiro. Con personalità ed esperienze quindi di mondi diversi: di destra e di sinistra.

La realtà è che in questi anni i poli, centrosinistra e centrodestra, sono esplosi. E per paradosso a Riccardo Mastrangeli, civico indicato dalla Lega, questa situazione potrebbe fare molto comodo. Lo legittimerebbe nella scelta di mettere in campo una coalizione interamente civica: con la Lista Ottaviani che non è la Lega, con una civica composta dai dissidenti del Partito Democratico come l’attuale capogruppo Angelo Pizzutelli e l’ex presidente d’Aula socialista Norberto Venturi. Avviando un dialogo con i Socialisti di Vincenzo Iacovissi che nonostante sia all’opposizione, grazie alla scelta di Mastrangeli, ha condotto con successo le trattative per arrivare all’Area Vasta. Cioè l’alleanza tra dieci Comuni per puntare ai finanziamenti Ue diretti.

Non con un nuovo accordo con l’ex sindaco Domenico Marzi, suo ex avversario alle urne e che allo stato attuale può essere considerato diversamente maggioranzaL’istantanea scattata oggi dice che con la presenza in Aula del suo gruppo consiliare e con il voto di astensione strategica, Marzi consente  a Mastrangeli di andare avanti. Comunque e anche in Prima convocazione.

L’oracolo di Frosinone

Domenico Marzi e Riccardo Mastrangeli (Foto © Massimo Scaccia)

Tuttavia il sostegno (indiretto) dell’Avvocato al Sindaco, fino al termine della consiliatura, non è poi così scontato. Figuriamoci dopo. Lo ha fatto intendere, in maniera sibillina, lo stesso Marzi in consiglio Comunale la scorsa settimana, quando in sede di dichiarazione di voto sul consuntivo ha detto testualmente ” Io sono qui non per programma politico, non perché abbiamo intenzione di ribaltare e ricostruire ciò che non ritorna. Il nostro ruolo è quello di un orientamento suscettibile di evoluzione negativa se non dovessi vedere una concreta iniziativa amministrativa. Sono convinto che consiglieri e assessori abbiano lo stesso obiettivo di andare avanti e governare ma c’è qualcosa che, a 3 anni, non si riesce a cogliere come positivo”.

“Orientamento suscettibile di evoluzione negativa se non dovessi vedere una concreta iniziativa amministrativa”un ammonimento a Mastrangeli (perché tale è) che è un capolavoro di architettura, strategia e visione politica. Oltre che un avviso ai naviganti, messo lì ad arte.

Quindi tra 2 anni anche il percorso civico e trasversale per l’attuale sindaco del Capoluogo non è per niente facile né scontato. L’unica cosa certa è che Marzi non sosterrà mai, nè direttamente nè indirettamente, un candidato sindaco del Pd.

Ordinaria attualità

Vincenzo Iacovissi

In attesa che l’orizzonte si schiarisca, tanto a destra quanto a sinistra, c’è da gestire l’ordinaria attualità. Giovedì 12 giugno Riccardo Mastrangeli presiede la riunione organizzativa dell’Ufficio Europa Intercomunale. Cioè il primo mattone dell’Area Vasta. La convocazione fa seguito alla recente intesa tra i Comuni di Frosinone, Alatri, Arnara, Ferentino, Morolo, Patrica, Pofi, Supino, Torrice e Veroli. Ceccano si aggiungerà prestissimo: la nuova amministrazione del sindaco Andrea Querqui ha già previsto la delega per un assessore, a differenza dei suoi predecessori di centrodestra.

Mastrangeli vola alto: “Fare sistema e gioco di squadra: i Sindaci dell’Area Vasta hanno dimostrato che è possibile. C’è grande entusiasmo e voglia di mettere a terra progetti ambiziosi che favoriscano sviluppo e benessere al tessuto economico e sociale delle nostre comunità”.

Il sindaco inizia il suo abbraccio ecumenico da pre campagna elettorale: elogia il lavoro del presidente dell’opposizione che ha voluto alla guida della Commissione speciale “Area Vasta”, Vincenzo Iacovissi. Cita i nomi di tutti i commissari (Corrado Renzi, Alessia Turriziani, Christian Alviani e Fabrizio Cristofari); il consigliere delegato Marco Ferrara; il segretario Mauro Andreone, Anna Galassi e la Segreteria generale.

Giovanni Turriziani

Cita con un ringraziamento particolare” “Giovanni Turriziani e Unindustria Frosinone. L’ipotesi della creazione di una città intercomunale era contenuta infatti proprio nello studio, realizzato nel 2018 da Unindustria Frosinone, allora guidata da Turriziani, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata. “Oggi quella visione di Giovanni Turriziani e di Unindustria, già allora confortata numeri e dati, prende forma, grazie a un lavoro sinergico tra istituzioni e territorio. È anche grazie al contributo di chi, come Turriziani, ha saputo immaginare un futuro condiviso e possibile per l’intera area vasta, che sta partendo un progetto concreto, strutturato e orientato allo sviluppo”.

Disordinaria politica

Sul piano politico Fratelli d’Italia ha già messo mano al ferro, non partecipando platealmente alla inaugurazione della Piazza allo Scalo. Ha voluto mandare un segnale al Sindaco. Non sembra però che sia arrivato a destinazione.

Il capogruppo FdI Franco Carfagna

Nelle sorse settimane FdI, che ha percepito il sentiment di una parte significativa della gente di Frosinone, ha chiesto a Mastrangeli un preciso cambio di rotta sulla mobilità sostenibile, sul percorso del BRT  e sulla ridotta pedonalizzazione proprio della piazza dello Scalo appena inaugurata. Che invece per il Sindaco è un imperativo categorico assoluto. Risposte: zero carbonella. Anzi.

Ora, fino a quando FdI potrà continuare recitare la parte della bella (dal punto di vista delle percentuali elettorali  e numeri dei consiglieri in Aula) che però non balla (che non incide e non viene ascoltata dal Sindaco)?

La mancata partecipazione all’inaugurazione della piazza, probabilmente, ha provocato a Mastrangeli poco più di un leggero formicolìo sotto un piede. Le cose potrebbero cambiare radicalmente se i Fratelli, nella perdurante assenza di riscontri alle loro richieste, decidessero di indossare l’equipaggiamento militare di “guerra”, non partecipando più alle sedute di Giunta e a quelle del Consiglio Comunale. Allora sarebbero veramente dolori per Mastrangeli, altro che formicolio. (Leggi qui: Frosinone, la piazza ritrovata e la coalizione smarrita).

Senza i voti dei 5 Consiglieri di FdI in aula consiliare non passa nemmeno l’aria. Determinati processi che necessitano della necessaria maturazione, potrebbero subire una improvvisa accelerazione. Ecco perché le settimane che seguono saranno assolutamente indicative per i futuri scenari di questa, ma soprattutto della prossima consiliatura. 

Khalil Gibran, il noto poeta e pittore libanese una volta ha scritto “Spesso ci indebitiamo con il futuro per pagare i debiti con il passato.”