
La riunione di maggioranza del sindaco di Anagni come occasione per puntare al bis: ma a condizioni precise. E non trattabili.
Chi c’era lo ha descritto come Al Pacino. Quello, per intendersi, di Ogni maledetta domenica, il capolavoro di Oliver Stone dedicato al mondo del football americano. Trama (per chi non la ricordasse); una squadra di media classifica deve lottare contro le difficoltà del campionato e contro una presidenza non certo benevola. Alla fine, nel giorno della partita più importante, l’allenatore-guru si piazza davanti a tutti i suoi giocatori, da quelli più anziani e fedeli a quelli più giovani e ribelli. E piazza un discorso che alla fine quelli escono e spaccano pure le fioriere di passaggio.
Sovrapponete la faccia di Al Pacino a quella di Daniele Natalia ed avrete il risultato. Perchè quella che è andata in scena qualche giorno fa nel palazzo comunale del comune di Anagni non è stata la classica riunione di maggioranza come quelle che periodicamente si fanno per aggiornare il punto sulla situazione in città. E’ stata invece l’occasione per il discorso della corona, il discorso motivazionale del capo.
Galvanizzare la squadra

Un modo per galvanizzare la squadra (appunto) in vista della partita più importante. Che è, in questo caso, il 2025 che sta iniziando in questi giorni. Un 2025, ha spiegato il primo cittadino, che dovrà essere caratterizzato dall’assoluta necessità di realizzare tutte le opere che finora sono state annunciate. E per arrivare alla fine della seconda consiliatura con le carte in regola per aspirare alla prosecuzione dell’avventura del centro destra al governo della città.
Natalia ha poi insistito sulla necessità di marciare tutti compatti e coesi per evitare che gelosie ed ambizioni personali possano guastare la direzione di marcia. Un riferimento che, a molti, è sembrato una chiamata diretta a chi sta già iniziando a scaldare i motori del consenso personale in vista delle prossime comunali.
Ban a gelosie ed ambizioni personali
Magari in attesa di ricevere come un gentile omaggio la corona di candidato a sindaco per il centrodestra che verrà. Il messaggio è: calma e gesso. Anche perché nulla è ancora deciso. Ed una eventuale approvazione della legge per il terzo mandato renderebbe sterile ogni discussione in merito, con il centrodestra che si schiererebbe compatto per un eventuale (e, al momento, probabile, in caso di ricandidatura) Natalia III.

E dunque, in attesa di chiarimenti in tal senso, conviene che tutti si dedichino più a tenere in ordine il proprio settore che ad avanzare ambizioni per un eventuale salto in avanti.
Un atteggiamento (decido io) confermato anche dal fatto che non si è parlato, sempre durante la riunione, dei nuovi equilibri di squadra, dopo l’arrivo in Forza Italia del figliol prodigo Danilo Tuffi.
Decido io: anche su Tuffi

Che ha ribadito ancora una volta di non avere nessuna ambizione (almeno per il momento) né in termini di posti in giunta né in termini di sub deleghe da vedersi assegnate.
Se da una parte questa acquiescenza (quella di Tuffi) va interpretata come una giusta prudenza dopo il rientro, dall’altra la decisione di evitare qualunque cenno in merito conferma la volontà dei sindaco di andare avanti senza nessun scossone.
Contano le opere ed i fatti, ha detto Natalia davanti a tutti; non le alchimie ed i giochini di palazzo.
Resta da capire se, a partire dalla diatriba tra Marino e Salvati, passando per il prossimo ingresso in squadra (anche) di De Luca sarà possibile evitare chiacchiere e pettegolezzi.