
Al congresso provinciale di Frosinone, Pietro Pacitti eletto primo segretario. Il partito rivendica rispetto e ruolo attivo nella coalizione, con lealtà ma senza subalternità. Lupi rilancia la linea nazionale: centro responsabile, concreto, protagonista.
Piccoli ma non disorganizzati, ad una cifra ma non marginali. E soprattutto nel centrodestra ma con un ruolo di dialogo nel solco democratico. Come dimostra il primo congresso provinciale di Noi Moderati, il Partito guidato a livello nazionale da Maurizio Lupi: ha consolidato la propria presenza sul territorio eleggendo Pietro Pacitti come primo Segretario provinciale.
L’elezione è avvenuta all’unanimità: nella sala del Hotel Ristorante Al Boschetto di Cassino alla fine è stata presentata una sola mozione unitaria. Approvata per acclamazione. Una scelta che punta a rafforzare la rete locale del Partito e a consolidare la sua voce nella coalizione di centrodestra, dove Noi Moderati non vuole più essere percepita come un’appendice marginale ma come una forza politica autonoma, responsabile e presente.
Identità chiara nel centrodestra

Dal Congresso è emersa con forza la linea politica che Noi Moderati intende portare avanti a livello territoriale: adesione piena e convinta al centrodestra, ma nel segno del rispetto reciproco tra le diverse anime della coalizione. “Riconosciamo le identità di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, e legittimiamo il loro diritto a portare avanti le rispettive battaglie“, ha messo in chiaro la mozione proposta da Pacitti, “ma chiediamo lo stesso rispetto per Noi Moderati e per le idee che rappresentiamo. Non possiamo essere considerati l’ultima ruota del carro“.
Una posizione che punta a riequilibrare i rapporti interni alla coalizione, senza rotture né protagonismi sterili, ma con una richiesta chiara: esserci, contare, contribuire. Non per orgoglio di partito, ma per rispondere a una domanda di rappresentanza che arriva dai cittadini. “Noi Moderati non è il partito del sì a prescindere”, ha continuato Pacitti, “ma quello della lealtà, non della fedeltà cieca. Quello della responsabilità, non della sottomissione. E questo lo pretendiamo anche all’interno del centrodestra provinciale”.
“Serietà e visione, non slogan”

Le parole d’ordine locali si inseriscono perfettamente nella cornice politica tracciata a livello nazionale da Maurizio Lupi. Il leader di Noi Moderati ha più volte ribadito il ruolo cruciale che il suo Partito intende svolgere all’interno della maggioranza di governo: quello di un centro liberale, popolare, europeista e pragmatico, capace di proporre e costruire, non solo di protestare.
“Non ci interessa la polemica quotidiana, non facciamo politica con i post sui social“, ha dichiarato recentemente Lupi in un’intervista. “A noi interessa dare risposte serie ai problemi, in modo concreto, senza slogan. La nostra forza è la responsabilità“.
Una visione che si riflette anche nelle scelte strategiche sul piano regionale e amministrativo, dove Noi Moderati chiede spazio non per rivendicare poltrone, ma per contribuire alle decisioni, portando competenze e visione. In Regione Lazio, ad esempio, il Partito ha sostenuto il centrodestra chiedendo però maggiore attenzione ai temi del territorio, dei servizi pubblici e delle infrastrutture locali, spesso trascurati nei grandi equilibri politici romani. Ha messo all’inizio delle sue priorità “la difesa del diritto alla salute che – ha spiegato Pacitti – può essere difesa solo con una Sanità pubblica più efficiente”.
Ha un patto d’Aula con Forza Italia per votare in maniera unitaria: ma anche oggi ha ribadito “Nessuna sudditanza, nessuna subalternità”.
Costruire dal basso

Il congresso di Frosinone è il primo tassello di un lavoro che parte dal basso. L’elezione di Pietro Pacitti segna l’inizio di una fase nuova per il partito in Ciociaria, con l’obiettivo di consolidare una classe dirigente capace di parlare con le istituzioni ma anche di stare tra la gente. Nessuna scorciatoia: si punta a costruire una presenza solida, nei Comuni, nei Consigli, nella società civile.
In un contesto in cui il centrodestra è spesso dominato dalle dinamiche delle forze maggiori, Noi Moderati lancia un messaggio preciso: siamo parte della coalizione, ma non siamo una comparsa.
Come ha sintetizzato Pacitti nel suo primo intervento da segretario: «Con sobrietà e determinazione, il Partito si propone come interlocutore serio, costruttivo e radicato, capace di portare un contributo originale e utile al governo del territorio. Abbiamo scelto di esserci, ma con dignità. E da oggi a Frosinone c’è una voce moderata in più che non starà zitta».