Non tutto è come dice Francesco De Angelis

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Le cose non stanno esattamente come le ha raccontate il presidente del consorzio Industriale Asi Francesco De Angelis (leggi qui il precedente).

Amazon realizzerà il suo centro logistico in Sabina. E questo lo si sa da oltre un anno: nel vecchio sito di Amazon già lo scorso anno era indicato Passo Corese tra le sedi di prossima apertura, indicando come data il 2016; il presidente degli industriali Maurizio Stirpe lo avrebbe detto in maniera esplicita già il 15 febbraio 2015, stando alle cronache riportate dal Corriere di Rieti (leggi qui l’articolo). Frosinone non è mai stata in corsa.

Non è vero che la scelta di Amazon è tra lo sviluppo verso il Nord o il Sud dell’Italia. Infatti, spiegano gli analisti del mercato, a Passo Corese verrà realizzato un polo logistico con il quale allargare su Roma il nuovo servizio di consegna entro un’ora dall’ordinativo fatto sul web, attivo per ora soltanto su Milano. La logistica nazionale è assicurata abbondantemente dal centro principale posizionato a Piacenza (inaugurato nel settembre del 2011) supportato dal nuovo hub di Castel San Giovanni (sempre nel piacentino) aperto nel 2013 su un’area di 85mila metri quadrati proprio per fare fronte all’aumento delle vendite. Lo scorso novembre Amazon ha annunciato un nuovo ampliamento per questo centro di distribuzione, con la possibilità di aumentare la capacità di spedizione ai clienti del 50% introducendo tre nuove linee di produzione dedicate all’impacchettamento e installando una seconda torre di stoccaggio che permetterà di avere uno spazio per 1,5 milioni di prodotti aggiuntivi. Insomma: non c’è alcuna scelta strategica tra Nord o Sud. La scelta è già fatta (ampliamento dell’hub piacentino) ed il polo di passo Corese serve ad altro (consegne in un’ora). Non sarà un’operazione che si concretizzerà nel 2016, il piano degli investimenti annunciato da Amazon per quest’anno, almeno, non lo prevede in maniera esplicita.

E’ vero che c’è stato un sopralluogo nelle aree industriali Asi di Frosinone. E’ vero che è stata esaminata l’area ex Vdc (capannone troppo basso per le esigenze logistiche, costo di abbattimenti e ricostruzione troppo alto), l’area tra Prinz Brau e Cemamit. Ma quel sopralluogo non era finalizzato a mettere Amazon: se ne stava occupando lo stesso gruppo che provvede a procurare le sedi in cui poi si collocano i grandi operatori: Amazon, Zalando, Alibaba…

E’ parzialmente vero che ci siano delle persone che vanno in giro a fare speculazione. Detta così, non rende la giusta dimensione di Vailog Srl: è la società che fa capo da qualche mese alla Segro Plc (operatore britannico del ramo real estate che ne ha acquisito il 90% pagandolo circa 39 milioni e mezzo di euro alla FBH – Fabrizio Bertola Holding) costituita nel 2003 per occuparsi di sviluppo immobiliare logistico ed in Italia è la leader indiscussa di settore potendo contare su oltre 800mila metri quadrati coperti. Dal 2005 la società si è internazionalizzata aprendo uffici in Cina, Olanda, Francia e Romania ed in questi Paesi ha sviluppato oltre 300mila metri quadrati conquistandosi una posizione importante.

La strategia di Vailog è quella di trovare terreni con posizioni strategiche ed importanti che permettano uno sviluppo coerente con le necessità del mercato logistico. Ed in quest’ottica la società ha investito (land bank) in aree in prossimità di uscite autostradali.

L’area che nascerebbe dalla fusione tra le particelle ex Prinz Brau ed ex Cemamit risulta appetibile proprio in questo senso: l’operatore che ha esaminato l’area (il quale accetta di rispondere ad un’unica domanda di Alessioporcu.it ma a condizione di specificare che – per ragioni di riservatezza industriale – non rivela in alcun modo il nome della società per la quale ha operato, quindi non conferma di avere operato né per Vailog né altri) conferma «ho visitato l’area, ho annotato nella mia relazione che sia lo snodo ferroviario che il casello autostradale sono facilmente raggiungibili in meno di 5 minuti, ho percorso la strada a piedi per verificare le distanze ed i tempi». Possibilità di impiego? «Il patto era una domanda sola, comunque, no comment e mai dire mai»