Il quadro su chi è favorevole e chi è contrario alle primarie non muterà e il Sindaco è il primo a saperlo. Inoltre questa coalizione non potrà reggere per vari motivi. Prendere tempo non servirà a nulla.
L’ultima vittoria del centrosinistra al Comune di Frosinone è del 2007, con Michele Marini. Poi, nel 2012, è iniziata l’era di Nicola Ottaviani e del centrodestra. Il prossimo step è nel 2022, fra tre anni quindi. Ottaviani ha detto che completerà il mandato e che sosterrà come possibile “successore” chi vincerà le primarie. Ma chi è disposto oggi a firmare che effettuerà le primarie?
Il presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini e l’assessore tecnico Riccardo Mastrangeli sì, l’assessore all’ambiente e ai servizi sociali Massimiliano Tagliaferri probabilmente. E tutti gli altri? No o al massimo forse.
Carlo Gagliardi (Lega) non vuole passare attraverso le primarie, ma fra tre anni quali saranno gli scenari cittadini, regionali e nazionali nel Carroccio? Impossibile prevederlo. Danilo Magliocchetti (Forza Italia) non è affatto entusiasmato dall’idea delle primarie. Ma fra tre anni come sarà Forza Italia?
Il vicesindaco Antonio Scaccia (Lista per Frosinone) è parte integrante del patto federativo con il Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli, il quale non fa che rivendicare autonomia, smarcandosi abilmente come un dribblomane. Starà nel centrodestra fra tre anni? Fabio Tagliaferri, ex vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, non ha dimenticato quanto successo prima di Natale, quando Ottaviani e Gianfranco Pizzutelli gli tolsero la fascia da “vice”. Farebbe le primarie? Non scherziamo.
Quindi ci sono le rivalità interne, come quella ormai “ferocissima” tra Adriano Piacentini e Danilo Magliocchetti.
Nicola Ottaviani sa che qualunque sarà il suo futuro politico non potrà permettersi di perdere al Comune di Frosinone al termine del suo mandato.
Ma sa pure che tenere insieme questa coalizione è impossibile.