Una ferita mai rimarginata. E si vede. Anzi, si legge. Fino a due anni fa stavano tutti insieme: Alfredo Pallone e Mario Abbruzzese, Antonello Iannarilli e Adriano Roma, Danilo Magliocchetti ed Ernesto Tersigni, Pasquale Ciacciarelli e Massimiliano Mignanelli, Adriano Piacentini e Andrea Amata, Nicola Ottaviani e Gianni Celli.
Poi la frattura, anzi parafrasando e capovolgendo una frase di Bertinotti a proposito di Pietro Ingrao, lo scisma senza l’eresia. Perché alla fine Forza Italia e Nuovo Centrodestra si sono trovati dalla stessa parte: nel sostegno alle riforme di Renzi, ma pure alla Provincia e al Comune di Frosinone.
Adesso però la resa dei conti è cominciata. Ed è tutta tra Alfredo Pallone e Mario Abbruzzese: gli altri sono comprimari. L’ex europarlamentare ritiene di essere stato politicamente “tradito” dal consigliere regionale, che lui aveva voluto ricandidato alle regionali nonostante le “turbolenze” della legislatura precedente. Pasquale Ciacciarelli, coordinatore provinciale di Forza Italia, ha dato i sette giorni all’Ncd: “O con noi o con il Pd”.
Per Pallone la misura è colma e adesso si va alla “guerra”: nei Comuni dove si vota ma anche alla Provincia. Però è dietro le quinte che stanno avvenendo le manovre più importanti. L’Ncd cerca di sfilare amministratori a Forza Italia e viceversa.
Come se non bastasse nel centrodestra c’è anche lo strappo di Fratelli d’Italia di Antonio Salvati e di Noi con Salvini di Gabriele Picano. Mentre però il Nuovo Centrodestra non ha turbolenze particolari al proprio interno, in Forza Italia Mario Abbruzzese deve fare i conti con i “ribelli” Silvio Ferraguti, Antonello Iannarilli, Vittorio Di Carlo, Gianluca Quadrini, Alessia Savo.
Proprio tra i “ribelli” Alffedo Pallone cerca “un cavallo di Troia” per entrare in campo avverso e aprire le porte.
Mario Abbruzzese ha dato ordine ai suoi di sorvegliare le mura. I due si preparano ad uno scontro epico. Rimane da vedere chi sarà Achille e chi Ettore.