Parolin, Zuppi e Tagle: il Sud Pontino gioca al toto-Papa

A Castelforte e Santi Cosma tifano per il Segretario di Stato che ha visitato i 2 paesi nel 2023 su invito di don Fabio Gallozzi. Formia divisa tra il presidente della Cei di origine ciociara e l'Arcivescovo di Manila

Tutti pazzi per don Pietro… Non è nato formalmente un fans club ma la cosa è come se fosse avvenuta nei due Comuni più meridionali della provincia di Latina: Castelforte e Santi Cosma e Damiano. Soprattutto dopo che gli analisti di cose d’oltre Tevere e naturalmente gli immancabili bookmakers britannici stanno considerando l’attuale segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, come uno dei potenziali successore di Papa Francesco.

Facendo i dovuti scongiuri, partendo dal presupposto che Chi al Conclave entra già Papa ne esce cardinale… pochi sanno che il capo della diplomazia Vaticana è molto legato ai due comuni del Golfo per averli visitati (pare che siano stati gli unici della provincia di Latina ad ospitare il cardinale Parolin) una domenica di fine estate del 2023.

Don Fabio Gallozzi, il “gancio”

Pietro Parolin durante la sua visita nel Sud Pontino

Era il 17 settembre quando il parroco dei due paesi don Fabio Gallozzi, coronò un sogno che aveva cominciato a cullare il giorno dei funerali del papa emerito Benedetto XVI. Il 5 gennaio 2023 il parroco ebbe l’occasione di conoscere il Segretario di Stato di Papa Francesco. E nonostante le immancabile smentite, pare che da quel giorno il parroco di Castelforte e di Santi Cosma abbia memorizzato il cellulare del cardinale Parolin.

Perché il cardinale, che è stato vescovo di Acquapendente e Nunzio apostolico in Venezuela, accetto l’invitò di don Gallozzi a venire “soltanto per un paio di ore” a Castelforte e a Santi Cosma e Damiano? Lo rivelò lo stesso porporato veneto dopo la sua accoglienza nella “Casa dei Giovani” di Castelforte e la solenne concelebrazione eucaristica alla presenza del sindaco Angelo Felice Pompeo: la devozione per la Madonna Addolorata per la quale il 17 settembre 2023 terminava a Castelforte la novena in occasione dei festeggiamenti liturgici.

Il ricordo del sindaco Pompeo

Monsignor Parolin nel Sud della provincia di Latina

Don Fabio Gallozzi, ospitando il segretario di Stato, dovette fare gli straordinari portando al porporato i saluti ed il ringraziamento dell’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari. Il presule andò sì a Castelforte ma la sua permanenza durò soltanto un paio di minuti: dopo un breve incontro dovette andare via perché lo attendevano nella frazione formiana di Maranola in occasione del ritorno dall’eremo di Monte Altino nel borgo aurunco della statua di San Michele Arcangelo scortata dalla fanfara della Polizia di Stato a cavallo.

“Quel 17 settembre per Castelforte – ricorda ora il sindaco Angelo Felice Pompeo – fu una giornata memorabile, entrata nella storia della nostra comunità. Rimasi molto colpito dalla semplicità e profondità umana e spirituale del Cardinale Parolin e dalla sua capacità comunicativa. Ricordo, ora come non mai, il contenuto della sua l’omelia. Mise al centro il “perdono” come stile vita del cristiano e dell’uomo. È stato, per me un momento molto bello ed emozionante”.

Ebbi il privilegio di porgere il saluto di Castelforte al Cardinale nel quale evidenziai il grande ruolo che la Chiesa, anche attraverso la sua azione, stava svolgendo per la Pace nel mondo. È stata questa l’occasione – ha concluso il sindaco Pompeo per chiedere al Cardinale, proprio dalla nostra terra, Città per la Pace, di elevare un forte appello alla pace urgente, necessaria e giusta”.

La visita a Santi Cosma e Damiano

il cardinale Parolin a Castelforte

Il secondo momento della visita del Segretario di Stato ci fu poi nel pomeriggio quando, dopo un breve e frugale pranzo, il Cardinale Parolin, accolto dal sindaco Franco Taddeo, diede inizio ad un’altra novena, quella in onore dei Santi Cosma e Damiano. trovando anche il tempo di visitare l’emporio inter-parrocchiale della Caritas e successivamente il Santuario dei Santi Medici.

L’annuncio della visita del Cardinale Parolin era stato dato da don Fabio Gallozzi nella messa domenicale del 27 agosto 2023: “Crediamo fermamente che lo Spirito Cristiano – esordì il sacerdote di Monte San Biagio – abbia bisogno anche di segni importanti per scrivere una piccola pagina di storia che genera quell’ entusiasmo vivificante, da cui trarre coraggio e forza per continuare ad essere un segno di Dio. Un cardinale a Castelforte, direbbe qualcuno? Tutto può succedere nella vita, ma credere che una persona cosi autorevole e importante, con tutti i suoi tanti impegni, che svolge a servizio della Chiesa e del Santo Padre, abbia trovato tempo per venire nella nostra comunità, sembra che sia quasi una “favola”.

Un’esperienza arricchente

Il sepolcro di Papa Francesco

Don Gallozzi si dice certo che con l’apertura del conclave il 7 maggio lo Spirito Santo sceglierà la persona più giusta per succedere a Papa Bergoglio. Naturalmente tifa per l’attuale Segretario di Stato memore della sua visita di un anno e mezzo fa.

“Quella fu una esperienza arricchente per tutti, ha portato entusiasmo alla nostra realtà toccando con mano quella testimonianza di fede e di vicinanza di cui avevano davvero bisogno. Il primo incontro in occasione dei funerali di papa Benedetto fu davvero intenso” sostiene don Fabio.

Era la prima volta che mi trovavo negli uffici della Segreteria di Stato in Vaticano. Mi colpirono immediatamente la sua accoglienza e la sua gentilezza ma anche la sua elevata disponibilità nell’ascolto e nel confronto mostrata anche successivamente nella scelta del giorno della sua possibile visita”

E Formia si divide tra altri due “papabili”

Il cardinale Matteo Maria Zuppi (Foto: Canio Romaniello © Imagoeconomica)

La comunità parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria di Formia, più conosciuta come quella del Villaggio Don Bosco, spera invece che il prossimo Papa sia un altro italiano, l’attuale presidente della Conferenza episcopale e arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi. Era il 20 aprile 2023 quando il parroco, don Mariano Salpinone, non sapeva “dove sbattere la testa” dopo un incendio che quindici giorni prima, nella notte tra Venerdì e Sabato Santo, aveva provocato, a causa di un corto circuito, ingentissimi danni alla chiesa di Acquatraversa.

Don Salpinone fece tutto da solo: chiese un appuntamento e da quel momento è venuto anch’esso in possesso del numero del telefonino di un papabile. Monsignor Zuppi accolse il parroco di Gaeta presso il Vicariato a Roma, quartier generale dei Vescovi italiani, a San Giovanni. E si verificò il miracolo che fece riprendere il sonno a don Salpinone: la Cei aveva garantito lo stanziamento di oltre 200mila euro.

E così che in tempi da record – il 27 maggio di due anni fa – la chiesa divorata dal fuoco alla vigilia di Pasqua riaprì i battenti con un doveroso ringraziamento al presidente della Cei, il più contento che il “peggio era passato” con la messa celebrata in occasione della prima comunione dei bambini.

Il derby in casa

Luis Antonio Gokim Tagle (Foto: Saverio De Giglio © Imagoeconomica)

Confina con la chiesa di Acquatraversa uno dei due plessi dell’Istituto Mater Divinae Gratiae (l’altro si trova nella vicina Gianola). È gestito da suore di nazionalità filippina appartenenti all’ordine religioso delle Suore Francescane dei Sacri Cuori.

Anche loro da giorni canticchiano “Imagine” di John Lennon e sperano che il prossimo Papa sia il primo asiatico della storia, l’arcivescovo metropolita di Manila, Luis Antonio Tagle.

Naturalmente, per tutti vale lo stesso adagio: chi entra Papa in Conclave…