Patrimonio Culturale: il decreto di Giuli che dà a Frosinone più di sette milioni

Quasi il 50% del finanziamento per la Ciociaria è destinato ad interventi per la biblioteca e la Certosa di Trisulti

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il Decreto del Ministero della Cultura ha il numero di protocollo 37 UDCM del 31 gennaio scorso. Porta la firma del Ministro Alessandro Giuli ed ha per oggetto la dotazione finanziaria del Fondo per la tutela del patrimonio culturale. Sul piatto ci sono 520 milioni di euro.

Vanno spalmati su tre annualita: 130 milioni euro sono per l’anno 2025, si sale a 150 milioni nell’anno 2026 ed a 240 milioni per l’anno 2027.

Il Fondo va a finanziare investimenti ed altri interventi per la tutela, la conservazione, il restauro, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale italiano. Lo prevede una apposita Convenzione stipulata tra Cassa Depositi e Prestiti e il Ministero della Cultura.

Quanto toccherà al Lazio

Alessandro Giuli (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Al Lazio il decreto del Ministero destina la somma finale di 118 milioni 116mila 626,51 euro. Anche questo sono spalmati su tre annualità: quasi 32milioni nel 2025, poco meno di 39 milioni nel 2026 ed infine poco più di 48 milioni per il 2027. Il Decreto nelle 37 pagine descrive gli interventi ed il relativo finanziamento erogato, suddivisi per Regione e Provincia.

In Ciociaria sono previsti questi interventi per un totale di più di 7 milioni di euro.

COMUNEOGGETTODESCRIZIONE202520262027TOT
CasalvieriCasale PescarolaCopertura, scavo, manutenzione e restauro230.000290.0001.790.0002.310
Comuni variBeni vari
fuori zona
Metropolit.
Cultura e Porte Aperte 200.00000200
FrosinoneArchivio di StatoTrasferimento in nuova sede250.00000250
CollepardoBiblioteca di TrisultiMessa in sicurezza50.00050.00050.000150
CollepardoBiblioteca di TrisultiCatalogazione libri30.00030.00030.00090
CollepardoBibliot. TrisultiRestauro libri2.5002.5002.5007.5
CollepardoBibliot. TrisultiPulizia7.0007.0007.00021
CollepardoCertosa di TrisultiConsolidamento
strutturale
250.000300.0001.805.0002.355
CollepardoCertosa di TrisultiManutenzione Programmata300.000300.000300.000900
VeroliBiblioteca CasamariCatalogazione libri10.00010.00010.00030
VeroliBiblioteca CasamariLegature fascicoli2.5002.5002.5007.5
VeroliBiblioteca CasamariPulizia10.00010.00010.00030
VeroliMuseo MaiuriManutenzione200.000150.000150.000500
CassinoMontecassinoRestauro libri20.00020.00020.00060
GaetaMausoleo di AtratinoRestauro conservativo450.000430.000470.0001.350
TerracinaChiesa del PurgatorioRestauro della facciata750.00000750
TerracinaTempio di AnxurRestauro degli intonaci00500.000500
MinturnoParco ArcheologicoManutenzione e Restauro200.000200.000450.000850
FormiaMuseo ArcheologicoNuovo allestimento100.000100.000300.000500

Trisulti mon amour

La Certosa di Trisulti nella nebbia (Foto Luce61)

Come è agevole rilevare quasi il 50% dell’intero finanziamento che arriverà in Ciociaria è destinato ad interventi per la biblioteca e la Certosa di Trisulti. Segnale evidente che nelle intenzioni del Ministero c’è la precisa volontà di valorizzare l’importante patrimonio artistico e culturale della Certosa. Resta da capire quanto siano definitivamente in soffitta le ambizioni di Steve Bannon, lo scomodo ideologo del presidente americano Donald Trump tornato ora sulla cresta dell’onda. Lì a Trisulti voleva realizzare l’accademia dei sovranisti mondiali: una scuola in cui forgiare i leader dell’ideologia della destra sovranista di tutto l’Occidente.

Una cifra significativa riceverà anche il Comune di Frosinone per le operazioni di trasferimento dell’Archivio di Stato dalla attuale sede nel grattacielo Edera di Piazzale De Matthaeis, alla nuova.

Per capire bene la portata e l’importanza di questi finanziamenti che arriveranno sul territorio è opportuno ricordare qualche cifra.

La tradizione culturale italiana

Fabio Tagliaferri ed Alessandro Giuli

L’Italia è un Paese con una tradizione artistica e culturale millenaria. Dagli antichi romani, agli etruschi, al medioevo, per arrivare al rinascimento ed alla storia dell’arte più recente. Quel che è certo è che l’importanza del patrimonio culturale del nostro Paese è anche sancita nella Costituzione.

Per dare una dimensione dell’importanza del nostro patrimonio artistico e culturale si possono citare dei numeri, seppur incompleti e parziali. Le rilevazioni del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MiBAC) indicano che nell’ultimo centinaio di anni sono stati vincolati 51.693 immobili. Pari a circa 55 mila chilometri quadrati, ovvero il 18% della superficie del Paese.

Si tratta di una porzione ben più grande di quella vantata da altri Paesi europei, come Spagna, Francia ed Inghilterra. Tant’è che molti siti italiani sono stati inseriti in cima alla lista del Patrimonio dell’Umanità stilata dall’UNESCO. Il fabbisogno finanziario connesso alla gestione del patrimonio artistico e culturale italiano si stima in circa 10 miliardi di euro.

Il settore pubblico contribuisce per circa l’80% (fra amministrazioni centrali e locali), con una spesa che è passata da 5,3 mld del 2000 a circa 9 mld nel 2024. Pari a meno dell’1% delle spese totali della Pubblica Amministrazione. Il resto è coperto da privati, tramite le sponsorizzazioni, e dal ruolo delle fondazioni.

Ecco perché i 7 milioni e mezzo di euro che arriveranno in Ciociaria dal Ministero, se sfruttati bene ne genereranno almeno altrettanti. Questo in termini di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale.