La lettera è composta da poche righe, una paginetta scarsa che però può mandare all’aria una serie di operazioni strategiche messe a punto dalla Asl. Il destinatario è il dottor Luigi Macchitella, Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria di Frosinone. Ma a voler essere cattivi l’elenco poteva essere più lungo.
Non è ancora partita. Chi la sta mettendo a punto vuole aspettare la riunione delle ore 13 di domani nella quale si vedranno vari direttori aziendali. La nota contiene nomi e cifre dei vari reparti, cita riferimenti normativi precisi. E pone un quesito: “Chi si assume la responsabilità di scendere al di sotto dei Livelli Essenziali di Assistenza?”
In pratica, uno degli atti firmati in questi giorni dal manager, rischia di ridurre nelle prossime settimane la Terapia Intensiva Neonatale di Frosinone (il reparto nel quale vengono portati i neonati in condizioni gravi o disperate) al di sotto dei parametri minimi per poter restare aperta.
Tutto nasce con la decisione di riaprire la Pediatria dell’ospedale San Benedetto di Alatri. Lì andrà una parte dei 15 infermieri assunti in questi giorni per rimpiazzare il personale in maternità o in malattia lunga, altri arriveranno tramite le 15 assunzioni fatte con lo strumento della mobilità interna (personale in servizio negli altri ospedali del Lazio). I medici verranno rinforzati con il ritorno della dottoressa Anna Stranges dalla Pediatria di Sora.
Il problema è che adesso, i responsabili dello Spaziani di Frosinone e del SS Trinità di Sora non sanno più come coprire i prossimi turni. Perché nel capoluogo sta per andare via un pediatra (il dottor De Nardo) che era a tempo determinato ma ha vinto il concorso a tempo pieno in un’altra regione; a Sora invece si ritrovano dalla sera alla mattina con un’unità in meno (la dottoressa Stranges trasferita d’autorità ad Alatri). Il quadro delle forze in campo vedrà, tra breve:
– 3 medici per lo Spaziani di Frosinone nonostante ci sia l’unica Terapia Intensiva Neonatale di tutta la provincia;
– 4 medici per il SS Trinità di Sora che è il secondo per numero di nascite;
– 5 medici per il San Benedetto che non ha nemmeno il punto nascita.
Sono sufficienti o sono pochi? A dirlo sono i L.E.A. cioè i Livelli Essenziali di Assistenza. Dicono che per ogni reparto i medici dovrebbero essere 7 e gli infermieri 15. In pratica: due infermieri per turno (mattina, pomeriggio, notte) fanno 6 unità, gli smontanti devono osservare un turno di riposo e quindi l’indomani devono esserci altre 6 unità diverse e si arriva a 12; più altre 3 per tamponare ferie, malattie e assenze per la legge 104. Totale 15 infermieri. Per i medici vale lo stesso principio: 1 per turno (e si arriva a 3), gli smontanti riposano e vengono rimpiazzati da altri 3 (e si arriva a 6), più uno per le sostituzioni (e si arriva a 7). In condizioni di emergenza si può scendere a 4 medici, facendogli fare tutto lo straordinario possibile. Ma se si scende a 3, come nel caso dello Spaziani tra pochi giorni, o non si rispetta la norma europea sui riposi dei medici o non si rispettano i LEA. Chi se ne assume la responsabilità?
La lettera non è ancora partita perché dai vertici della Asl assicurano che entro pochi giorni «Tutto si risolve». In che modo non è stato spiegato, se con un’assunzione o con la revoca del provvedimento.
Tra i sindacati ci si domanda cosa ci stanno a fare fior fiore di dirigenti con qualifiche e specializzazioni se poi tutto si decide d’imperio?
Il vero problema è che la campagna elettorale è alle porte. Ad Alatri si vota. Ma anche a Sora. E Frosinone? Si vota tra un anno: lo Spaziani può attendere.