Perché Cinzia Fabrizi passa alla Lista Ottaviani e proprio ora

Al Comune di Frosinone Cinzia Fabrizi passa da Forza Italia alla Lista Ottaviani. Perché questa decisione. E perché proprio adesso

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

L’annuncio è affidato ad un Comunicato ufficiale. Contiene la decisione ed una motivazione politica ed amministrativa che ne è alla base. «Dopo un attento esame della situazione politica ed amministrativa del capoluogo ho ritenuto opportuno aderire al gruppo consiliare della “Lista Ottaviani” di cui condivido le strategie, i programmi ed il percorso politico, allo scopo di rafforzare ulteriormente le azioni di governo della città attuate dal sindaco Riccardo Mastrangeli». Lo firma Il consigliere comunale di Frosinone Cinzia Fabrizi: eletta in Forza Italia aderisce ora Gl gruppo consiliare della Lista Ottaviani.

LO SPIEGONE

Angelo Retrosi tra Laura Vicano ed Antonio Scaccia (Foto © Massimo Scaccia)

L’approdo è tanto naturale quanto prevedibile. L’ingresso della Fabrizi nel Gruppo del due volte sindaco ed oggi parlamentare della Lega Nicola Ottaviani ha un duplice scopo.

Uno. Serve a rafforzare la posizione in Giunta dei 2 assessori della Lista Ottaviani: Valentina Sementilli ed Angelo Retrosi. Una posizione che rischiava di vacillare nel caso di un eventuale rimpasto. Il Gruppo infatti era sceso da 5 a soli 3 Consiglier, dopo il passaggio di Teresa Petricca e Giovan Battista Martino nella lista FutuRa.

Due. Giocando d’anticipo, serve a parare il “colpo” che potrebbero assestare a breve, nella scomposizione dei Gruppi, i Fratelli d’Italia. Sono noti e alla luce del sole i contatti del Presidente di AleS S.p.A. nonché segretario cittadino di FdI Fabio Tagliaferri con l’avvocato Christian Alviani, della lista Ottaviani.

Se l’operazione andrà in porto, e Alviani passerà con il Partito della presidente Meloni, FdI consoliderà la propria posizione di primo partito in Aula, con 6 Consiglieri e però solo 2 assessori. Lo stesso numero di assessori della lista Ottaviani che però può esibire ora solo metà Consiglieri.

IL RISCHIO RIVENDICAZIONI

Massimiliano Tagliaferri (Foto © Massimo Scaccia)

La porta delle rivendicazioni è aperta. Anche per questo, un azzeramento o una rivisitazione della Giunta, Mastrangeli la vede come gli schizzi delle bucce dei mandarini negli occhi. Fastidiosissimi. E non a caso, nei giorni scorsi la richiesta di un azzeramento e conseguente rimpasto è tornata ad essere portata nella discussione politica. Lo ha fatto il presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Tagliaferri dopo che nell’ultima seduta si è astenuto sul 90% dei punti all’Ordine del Giorno spianando la strada ad un assedio delle opposizioni che, per fortuna del sindaco, non hanno fatto squadra.

L’altra speranza del sindaco è che queste dinamiche appassionino soltanto i protagonisti e gli addetti ai lavori. È la strada che ha imboccato sin dall’inizio delle prime tensioni all’interno della sua maggioranza, con conseguenti rivendicazioni, distinguo e tiri della giacca.

LA CARTA GIOCATA

La carta giocata da Riccardo Mastrangeli è stata questa: puntare sul fatto che alla gente interessi sapere e capire cosa sta facendo e cosa farà nei prossimi mesi l’amministrazione per risolvere la questione del traffico sempre più soffocante. Una dimensione ormai consolidata in tutto l’arco della giornata e non più nelle sole ore di punta.

Oppure quali iniziative per contrastare i livelli di inquinamento sempre più elevati e che ancora una volta hanno determinato un’ordinanza con cui si vieta la circolazione fino al 6 gennaio nel perimetro urbano delle auto più inquinanti: quelle a benzina da euro 3 a scendere e quelle diesel da euro 4 a scendere. 

Oppure ancora quando partirà effettivamente il bus elettrico su corsia preferenziale BRT e con quale percorso: se dritto per dritto De Matthaeis-Stazione.  O quando ripartirà (se mai sarà) l’ascensore inclinato. Quando verrà completato il progetto di recupero dei Piloni al centro storico. Come verrà riqualificata la stazione del Capoluogo e con essa l’intero quartiere e quali possibilità ci sono che la TAV diventi strutturale. Cosa si sta facendo il Comune per il Commercio, per la Cultura, per lo Sport, per i Giovani e gli Anziani. 

LA POLITICA È FINITA

Riccardo Mastrangeli (Foto © Massimo Scaccia)

Per il sindaco, alla gente interessa questo ed è sull’aspetto amministrativo che ha deciso di giocare la partita. Che poi sono tutte attività scritte nel programma di governo della città del sindaco Mastrangeli. Il quale continua a concentrarsi sugli aspetti amministrativi perché sono quelli che può effettivamente gestire e governare. E elettoralmente rivendere. 

Le dinamiche politiche dipendono da lui in forma assolutamente residuale. Non a caso di politica, quella vera, non si parla più al Comune di Frosinone. Essendo ormai saltate le più comuni regole e le coalizioni originarie: quelle del 2022. Ma nonostante questo, una lettura attenta dei fatti e delle circostanze dice che in trenta mesi di governo cittadino Riccardo Mastrangeli in difficoltà (ergo sotto) nell’approvazione delle delibere non ci è andato mai. E non è che siano mancati i problemi.

Certo arriveranno in Aula anche i documenti di Bilancio: quelli che se non approvati decretano la fine anticipata della consiliatura. Ma anche quando bisognerà approvare le delibere di programmazione finanziaria, i numeri in Consiglio si troveranno lo stesso. In un modo nell’altro. Anche con l’aiuto di qualche consigliere dell’opposizione se proprio necessario.

Questa è una prospettiva assolutamente chiara al sindaco ma anche a tutti o quasi i consiglieri comunali di Frosinone. Alcuni dei quali, in caso di ritorno alle urne prima del tempo non solo avrebbero enormi difficoltà ad essere rieletti. Ma addirittura ad essere candidati in qualche lista.

Se è vera la scelta fatta dal sindaco, i cittadini di Frosinone non danno particolare peso alle quotidiane tarantelle del Comune ma guarderanno con estrema attenzione il giro di valzer finale. Quello del 2027.