
Il Risiko delle nomine nella Sanità del Lazio. Cosa c'è dietro la designazione di Palmieri a Lanciano - Chieti. Cha lascia la via libera a Mizzoni per Frosinone se al Ministero troveranno un posto per Pulvirenti
Dopo le prime due infornate, sulla scrivania del Governatore Francesco Rocca resta ora una terza ed ultima serie di nomine da fare per completare l’organigramma della Sanità nel Lazio.
Con la prima aveva sistemato quattro Asl, nominando come Direttori generali Sabrina Cenciarelli alla Asl di Latina, Giuseppe Quintavalle alla Asl Roma1, Francesco Amato alla Asl Roma2, Silvia Cavalli alla Asl Roma5. C’era stata poi la seconda serie di nomine: il rinnovo del contratto al manager Angelo Aliquò alla guida del San Camillo – Forlanini, la conferma di Egisto Bianconi a Viterbo ma con i galloni da Dg e non più quelli da Commissario. Analogo passaggio per Livio De Angelis come Dg degli Istituti Fisioterapici Ospedalieri Regina Elena e San Gallicano. Inoltre Fabrizio D’Alba confermato alla guida del Policlinico Umberto I di Roma mentre alla Asl Roma4 di Civitavecchia c’è la nomina di Rosaria Marino. (Leggi qui: Asl, via alle nomine dei Dg: di Rocca punta sull’usato sicuro. E leggi anche Sanità, via ad altre 5 nomine ma Frosinone resta in bilico).
Restano ora da sciogliere i nodi di Frosinone, Rieti, Roma6 e Tor Vergata.
I nodi da sciogliere

La sede più delicata è quella di Tor Vergata: un colosso nel quale si fa cura ma anche ricerca e formazione. La Roma 6 è quella che ha competenza sui Distretti sanitari di Frascati, Albano laziale, Ciampino, Pomezia, Velletri ed Anzio. Le Asl di Frosinone e di Rieti coordinano la sanità sui rispettivi territori provinciali.
Il Risiko è condizionato dalla scelta che Francesco Rocca farà per Tor Vergata. I rumors dicono che viene molto considerato il manager Arturo Cavaliere recentemente confermato fino al 2028 come presidente della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie più noto come SIFO. Altre indiscrezioni invece lo danno in direzione della Roma6 e c’è chi lo vorrebbe a Frosinone.
La Asl ciociara al momento è quella con la situazione più nebulosa. Il Commissario Sabrina Pulvirenti continua a macinare risultati sanitari: la politica però ritiene che il ruolo di Direttore Generale sia diverso da quello del manager. Perché occorre una dialettica politica che la dottoressa Pulvirenti in questi mesi non ha evidenziato, preferendo mettersi pancia a terra per conquistare una collina dopo l’altra. Il Partito di riferimento, Fratelli d’Italia, gradirebbe un Dg con più spiccate qualità di relazione.
Incrocio abruzzese

Si assottiglia la rosa di nomi che potrebbero prenderne il posto. Da oggi infatti è stato depennato il nome del dottor Mauro Palmieri di Torrice, attuale direttore dell’Unità Operativa Complessa Patrimonio e Sicurezza proprio nella Asl di Frosinone. Un nome molto apprezzato da Fratelli d’Italia: sia per la sua competenza che per la sua conoscenza di un territorio vasto e complesso come quello ciociaro. Andrà a fare il Direttore Generale in Abruzzo. Il Governatore Marco Marsilio lo ha voluto come DG della Asl2 ‘Lanciano – Vasto – Chieti‘ per sostituire Thomas Schael destinato alla Casa della Salute di Torino con decorrenza 1° marzo.
I rumors dicono che la sede era stata proposta a Sabrina Pulvirenti. Che molto candidamente avrebbe risposto, più o meno: no grazie, stavo benissimo dov’ero e mi sono dimessa solo per avvicinarmi a Roma e seguire finalmente la famiglia. In effetti la manager, stimatissima in ambienti ministeriali, fino all’autunno del 2023 era Commissario Straordinario dell’Irccs Rionero in Vulture Basilicata; in precedenza era stata per due anni e mezzo Dg della Asl di Matera.

Potrebbero non rinnovarla come Commissario a Frosinone e metterla alla porta senza troppi complimenti. Impossibile per la stima che ha di lei Francesco Rocca. E poi perché proprio a Frosinone c’è il precedente di Isabella Mastrobuono, costata una tombola di risarcimenti al Lazio per averla congedata nonostante avesse centrato i risultati. E sempre alla Asl di Frosinone c’è anche il precedente di Mauro Vicano che vinse ben tre ricorsi contro il commissario Suppa che prese letteralmente cappello e si accomiatò in tutta fretta quando seppe che il Giudice del Lavoro Massimo Lisi stava mandando i carabinieri per obbligare l’azienda ad ottemperare al reintegro di Vicano.
Soluzioni aperte

Al momento lo soluzioni sono più di una. Se al Ministero della Salute individuano una posizione libera che sia gradita a Sabrina Pulvirenti allora la manager sarebbe ben felice di accorciare ancora di più le distanze con casa, lasciando la Asl di Frosinone. Nel caso in cui si decidesse per la soluzione di territorio, il nome in campo è quello della dottoressa Manuela Mizzoni che per anni ha guidato il Gruppo Ini ed oggi è Dg all’azienda dei Servizi alla Persona (l’ente che ha assorbito le Ipab); su di lei ha un’alta considerazione l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini. La partenza del dottor Mauro Palmieri verso Lanciano non lascia alternative di territorio.
Nei giorni scorsi era circolata la voce che proprio il Governatore Rocca avesse chiesto informazioni sulla dottoressa Eleonora Di Giulio: incardinata al Ministero della Salute, conosce bene la Asl di Frosinone per esserne stata Direttore Amministrativo e DG facente funzioni ai tempi di Pierpaola D’Alessandro.
Nelle ultime ore si sostiene che la presidente della Commissione Sanità Alessia Savo stia scandagliando alcuni nomi di top manager della Sanità nazionale per verificare la loro disponibilità ad un trasferimento nel Lazio. Complesso. Ma Frosinone è una sfida difficile. Come ha scoperto Sabrina Pulvirenti.