Francesco Rocca nomina Gabriele Picano nel CdA della Fondazione Policlinico Tor Vergata. E consolida la sua componente in Ciociaria. All'opposizione ricorda il 'Patto d'Aula' che Buschini costruì intorno a Zingaretti: "Tacete, non potete dare lezioni”
Due segnali del Governatore: uno per gli avversari esterni ed uno per quelli interni. Li ha lanciati in mattinata Francesco Rocca, attaccando le opposizioni di centrosinistra e consolidando la sua area all’interno di Fratelli d’Italia. Soprattutto in provincia di Frosinone.
È un’area che alle scorse elezioni Europee ha potuto contare sull’appoggio (e soprattutto sui voti) del presidente della Saf – Società Ambiente Frosinone Fabio De Angelis, dell’ex deputato ed ex presidente della Provincia Antonello Iannarilli oggi Commissario delle case Popolari in Ciociaria, del Presidente in carica della Provincia di Frosinone Luca Di Stefano. E da oggi si aggiunge anche un altro nome.
Picano al Policlinico
«Si tratta di una delega diretta del presidente Francesco Rocca e di nessun altro. A lui rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti»: l’avvocato Gabriele Picano è stato nominato nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione che gestisce il Policlinico di Tor Vergata. Lì ritroverà la ex manager della Asl di Frosinone, Isabella Mastrobuono.
L’avvocato Gabriele Picano era stato candidato alle scorse Regionali. Prima di lui si erano piazzati Daniele Maura ed Alessia Savo, trainati dalle due componenti principali di Fratelli d’Italia. Poi si era collocato Antonello Iannarilli, consultato quando si era resa disponibile la guida dell’Ater. A quel punto era calato il silenzio: sul quale l’eesponente politico Cassinate, già presidente della Società Aeroporti, non aveva nascosto le sue perplessità. Perché? Nessuno lo aveva consultato quando si erano rese libere altre postazioni: come le candidature alle Politiche o l’indirizzo politico di Partecipate.
Altrettanto aveva vissuto con perplessità il post elezioni comunali a Cassino. Il delinearsi di un nuovo orizzonte territoriale basato sugli equilibri disegnati dalle urne, l’affacciarsi di figure nuove come il consigliere provinciale Andrea Velardo ed il dirigente provinciale Antonio Cardillo ora a Bruxelles.
Sta anche qui la dichiarazione fatta a caldo appena ricevuta la Pec con la nomina. Gabriele Picano da ora ha le antenne orientate verso il Governatore Francesco Rocca. Che sulla provincia di Frosinone sta consolidando la sua posizione.
Ricordatevi Zingaretti
L’altro messaggio politico lanciato in mattinata dal Governatore è per l’opposizione del Lazio: “più continua a protestare, più mi rafforza per un secondo mandato. Li trovo un po’ spacconi: vogliamo ricordare l’esperienza di Zingaretti che si è retto prima con un paio di voti raccolti lungo la strada che non erano espressione della maggioranza e poi ha fatto un accordo con il M5s”. A cosa si riferisce il presidente Rocca?
L’opposizione di centrosinistra ha iniziato a mordere i polpacci. Complice l’assedio portato avanti per tutta l’estate da Forza Italia per reclamare un riequilibrio in Giunta che riconoscesse il suo nuovo peso. (leggi qui: Regione, la data del Consiglio c’è ma la soluzione alla crisi ancora no).
La risposta del Governatore riporta gli orologi ai giorni immediatamente successivi all’elezione di bis di Nicola Zingaretti: la prima rielezione per un presidente della regione Lazio. Ma fu un successo personale e non politico: venne rieletto ma non aveva la maggioranza, gli mancavano due voti. Oggi Francesco Rocca ha ricordato che per un certo periodo a garantirli furono i consiglieri Enrico Cavallari (eletto nella Lega) e Giuseppe Cangemi (eletto in Forza Italia) usciti dai loro Partiti e transistati nel gruppo Misto. (Leggi qui: Una maggioranza per Zingaretti: Cangemi e Cavallari dicono si a Buschini).
Poi venne il momento del dialogo con il Movimento 5 Stelle e la fiducia garantita dalla pattuglia di Roberta Lombardi che all’epoca poteva contare su una dozzina di Consiglieri.
Tacete è tutto normale
Ricordando quella stagione, Francesco Rocca oggi ha invitato l’opposizione a tacere “rispetto ai normali e fisiologici confronti e discussioni. Non è in condizione morale di dare lezioni a nessuno per quanto fatto nei 10 anni di governo Zingaretti“.
L’opposizione nelle ore scorse, dopo la convocazione del Consiglio l’11 ottobre, ha parlato di “mancanza di legittimazione“, chiedendo a Rocca di riferire in Aula sulla “crisi della maggioranza“.
Il presidente ha ribadito che la maggioranza del Lazio “è compatta e i lavori in Giunta non si sono mai fermati. Ora abbiamo due documenti importanti che andranno in Aula: il documento di economia e finanza regionale e il collegato, che sono stati già calendarizzati” ha concluso Rocca.