A piedi dallo stadio comunale Matusa di Frosinone fino allo Sterparo, località di campagna al confine tra Arnara e Ceccano. L’ex consigliere regionale Adriano Roma è andato in pellegrinaggio: non doveva chiedere un miracolo, non doveva invocare la caduta politica del detestato coordinatore provinciale del suo partito Pasquale Ciacciarelli, tantomeno doveva chiedere un rovescio elettorale per l’ex amico fraterno Antonello Iannarilli o invocare una candidatura certa al prossimo giro elettorale.
Adriano Roma ha compiuto la chilometrica camminata per grazia già ricevuta. Aveva promesso che lo avrebbe fatto qualora la squadra di Terza Categoria della sua contrada, lo Sterparo appunto, avesse battuto il Castelliri ed avesse vinto così la Coppa Provinciale. Cosa che è avvenuta, sul terreno dello stadio Matusa abituato fino a pochi giorni fa ad ospitare tacchetti di ben altra levatura.
Festeggiata la vittoria, la squadra ha preteso che Adriano Roma pagasse dazio. E lui, come Forrest Gump, si è messo in cammino, arrivando allo Sterparo a tarda ora, stanco ma soddisfatto.
Ora si apre un problema. C’è chi giura di avere visto Adriano Roma, in mattinata, all’interno della chiesetta dello Sterparo, con le vesciche ai piedi, mentre sussurrava «Se mi fai questo vado a piedi scalzo dal Coordinamento Provinciale fino a San Giorgio a Liri passando per Alatri». Che avrà mai chiesto?