
In attesa del vertice Cianfrocca - Iannarilli di lunedì c'è la presa posizione del consigliere Pizzuti. Che respinge le critiche del sindaco
O la va o la spacca, lunedì il sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca e l’ex presidente della Provincia Antonello Iannarilli si incontreranno per verificare se esiste una via d’uscita dalla crisi ed evitare il ritorno alle urne. Ma questo già si sapeva. Quello che non si immaginava è che lungo il loro percorso troveranno la posizione ostile dell’ex delegato al Bilancio Giuseppe Pizzuti. (Leggi qui: Cianfrocca senza maggioranza: il centrodestra va in frantumi).
Ancora una volta, a rendere più ripida la salita sono le parole o le scelte del sindaco. Pizzuti non ci sta, respinge al mittente quelle pronunciate l’altro giorno nei suoi riguardi da Maurizio Cianfrocca: “Qualcuno pensa che la responsabilità si possa esercitare disertando le sedute per protesta e restituendo deleghe”.
L’affondo

Rivendica invece quanto fatto come delegato al Bilancio fino alle sue dimissioni. “Rispondo che ho portato a conclusione tre piani assunzionali, dotato il Comune di oltre 30 persone e valorizzato il personale interno“. Insomma, prima di restituire le deleghe ha lavorato.
Ma c’è anche un altro passaggio dell’intervento di Cianfrocca ad indispettire Pizzuti: quello in cui viene rimproverato di non aver fatto quello che riguardava la sua delega al Personale. “Ricordo che oltre ai piani di assunzioni ho fortemente voluto realizzare le procedure straordinarie inerenti le progressioni verticali nonostante alcune resistenze. Una procedura che da diversi anni non veniva fatta“.
M c’è anche l’aspetto politico: Pizzuti evidenzia che la sua delega e le sue competenze erano da assessore ma a lui è stata data solo una delega come Consigliere. Che è ben altra cosa. “Ricordo che tutto ciò che attiene alla gestione del Personale è di esclusiva competenza della Giunta comunale. Come Consigliere ho potuto dare un ruolo di supporto e di studio non potendo sedere direttamente nell’organo esecutivo del Comune”.
I sassolini nella scarpa

Proprio questo aspetto lo porta a criticare la Giunta. Accusata di non avere tenuto conto delle indicazioni e delle proposte che proprio Pizzuti aveva elaborato. “Magari mi interrogherei su alcune scelte che la Giunta non ha operato quando il sottoscritto gliel’ha proposte ma non è questo il momento. Peccato che poi il tutto sia terminato subito dopo che il sottoscritto ha rimesso le deleghe, per dignità personale dopo il trattamento ricevuto“.
Aspettando lunedì

Si metterà di traverso per sabotare l’incontro di lunedì tra sindaco ed ex presidente della Provincia? No ma chiede maggiore considerazione per la sua persona ed il suo ruolo: dopotutto è stato fino all’anno scorso un Consigliere Provinciale: “Auspico un rapido superamento di questa fase per tornare ad affrontare con più energia le problematiche della città“. Pizzuti tiene aperta la porta del dialogo ma non rinuncia a rimarcare le differenze.
Tace nel frattempo la Lega, il Partito di riferimento per Pizzuti che però si è mosso ritirando la fiducia al sindaco senza avere il placet dei vertici provinciali del Carroccio. (Leggi qui: Pizzuti rompe anche con la Lega: i numeri non ci sono più).
Il clima è sempre più teso. E se non bastasse, c’è da registrare la conferenza stampa del leader di Patto Civico Dario Ceci che ha chiesto le dimissioni del sindaco.