Pochi sogni e molta concretezza: ecco il Defr regionale

Ecco il Documento di Economia e Finanza della Regione Lazio 2025-27. Cosa prevede. E cosa c'è per la provincia di Frosinone. Verrà portato nell'aula del Consiglio regionale per la discussione ed approvazione nelle prossime settimane.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

La bozza è pronta ed è stata girata ai Consiglieri regionali. Il Documento di Economia e Finanza Regionale – DEFR è il principale strumento di programmazione economico-finanziaria della Regione Lazio. Contiene le linee programmatiche dell’azione di governo, orienta le successive deliberazioni della Giunta e del Consiglio Regionale. Costituisce il presupposto del controllo strategico.

Verrà portato nell’Aula del Consiglio regionale per la discussione ed approvazione nelle prossime settimane.

Tutto in 223 pagine

I contenuti del DEFR 2025-2027 della Regione Lazio sono riportati nella proposta di deliberazione consiliare n°28 del primo luglio 2024. Il documento è stato già approvato dalla Giunta Regionale con la deliberazione 468 del 28 giugno scorso. Adesso tocca al Consiglio Regionale.

È articolato in 233 pagine. Nella prima sezione sono riportate le sintesi delle principali evidenze socio-economiche, strutturali e congiunturali. Rappresentano lo sfondo di riferimento per la programmazione economico finanziaria 2025-2027.

La seconda sezione analizza le politiche di bilancio previste per il triennio 2024-2026, il resoconto sull’esercizio finanziario 2023, le politiche di rientro del debito e le politiche fiscali del biennio 2023-2024. Valuta l’incidenza degli oneri finanziari sul bilancio regionale delle leggi regionali approvate.

Nelle premesse, il documento contiene una sintesi di alcuni interventi economico finanziari in programma. Li tratteggia il presidente della Regione Francesco Rocca. Come ad esempio a pagina 21 del Defr dove il presidente spiega che la manovra per il triennio è di circa 10 miliardi d’euro. Le misure della spesa pubblica previste dalla manovra, secondo le previsioni genererebbero un aumento del PIL regionale di 0,8 punti nel triennio.

La Sanità di Rocca

Francesco Rocca

Un passaggio importante e fondamentale, Rocca lo dedica al tema della Sanità. Lo fa dicendo che la Regione ha restituito “una vocazione al San Giacomo come ospedale di comunità, investito per ammodernare le infrastrutture esistenti e programmato la nascita di cinque nuove strutture ospedaliere”. Si tratta delle strutture annunciate lo scorso anno: gli ospedali del Golfo (nel Sud Pontino), Latina, Rieti, Nuovo Ospedale Tiburtino (ASL Roma 5), Acquapendente (Viterbo).

A ciò va aggiunto l’impegno per il Nuovo Policlinico Umberto I affinché diventi un simbolo dell’avanguardia nel settore, progettato per servire con efficienza e umanità”. Il Presidente ricorda anche il programma Recup: “Abbiamo lavorato per far sì che dal primo gennaio 2024 il Recup diventasse l’unico punto di accesso alle prestazioni sanitarie, grazie a una nuova piattaforma regionale che ha integrato le agende pubbliche con quelle delle strutture private accreditate”.

A proposito dei Pronto Soccorso e delle attese, il Governatore rivendica che per abbattere le file “oltre a remunerare le prestazioni aggiuntive dei medici abbiamo acquistato tutti i posti letto immediatamente utilizzabili dalle strutture del privato accreditato”. Una mossa che le opposizioni hanno giudicato come un piuacere alla sanità privata. ma Rocca rivendica che così sono stati liberati i reparti di Medicina e Chirurgia degli ospedali. È servito? “Queste prime decisioni hanno già permesso una riduzione elevata delle ambulanze e delle barelle bloccate presso i Pronto Soccorso, un calo di quasi un terzo sia delle attese dei pazienti in Pronto Soccorso prima di trovare un posto per il ricovero. E sia delle attese dei pazienti nei Pronto Soccorso tra la visita medica e la dimissione”.

Gli interventi per la Ciociaria

(Foto: Regione Lazio Press Service)

In tutto il DEFR la parola Frosinone è riportata 15 volte. La maggior parte delle quali viene citata solo per fotografare il quadro economico del Lazio allo stato attuale. La Ciociaria non sta nei progetti di investimenti ma sta nelle varie tabelle statistiche relative a tassi di natalità, mortalità e migrazione, età media, titoli di studio della popolazione residente.

Se si cercano i contenuti li si trova solo arrivando a pagina 229, nella Tavola A.29 alla Macroarea [03]. Si dice testualmente che alla misura 03.01.01.32 sono previsti “Interventi di politica industriale territoriale specifici sulla provincia di Frosinone per contrastare la deindustrializzazione“. È la stessa cosa che il governatore Rocca fece inserire lo scorso anno dopo la riunione degli Stati Generali. Ma su quel capitolo non c’erano fondi da spendere.

Un ulteriore intervento per il territorio è quello previsto alla Tavola A.28. È quella in cui si parla di Ambiente. Alla misura 02.02.01.06 si prevedono “Interventi di depurazione e risanamento della Valle del Sacco“. È quanto previsto negli anni scorsi durante gli anni di Nicola Zingaretti.

Per la Provincia di Latina si parla della realizzazione del corridoio nodale Roma-Latina-Valmontone. Non si fa alcun cenno alla esecuzione della superstrada di collegamento veloce Frosinone-Latina della quale si è spesso parlato spesso, sia da sinistra, che da destra.

In compenso a pagina 228 è citata, alla tavola A.28 la “Realizzazione della Trasversale Nord (collegamento Adriatico-Tirreno)”  che una volta completata dovrebbe avere un impatto economico importante anche sulla Ciociaria. In particolare sul Lazio Meridionale e quindi su Cassino.