Il sindaco di Isola del Liri traccia un bilancio del 2024. Quello del secondo mandato, nel segno della continuità e di nuovi orizzonti. Civico dopo l'uscita da Azione, è corteggiato da destra e sinistra. "Tanti contatti ma per ora ve bene così. Ma chi mi vuole dovrà avere pensare in primis alla difesa del territorio"
Un secondo step di governo che vedrà, sostanzialmente, la riconferma delle idee che lo hanno portato nel giugno scorso ad una riconferma trionfale. Con una attenzione ai progetti ed agli investimenti (come il depuratore); ma anche e soprattutto alla salvaguardia di fragili e dei giovani, “il cui disagio va ascoltato”. Senza ovviamente mettere da parte un possibile futuro politico. Per adesso, dopo la clamorosa uscita da Azione, è civico, ma nulla impedisce in caso di incontro con chi farà capire di condividere davvero la sua idea di sviluppo della città e del territorio, l’ingresso in una nuova forza politica.
Questa l’immagine, tra la fine del 2024 ed il 2025 prossimo ad entrare, di Massimiliano Quadrini, sindaco di Isola del Liri, riconfermato la scorsa primavera al termine di una lunga campagna elettorale che lo ha visto contrapposto ad Antonella di Pucchio ed a Debora Bovenga.
Continuità e nuovi progetti
Sindaco Quadrini, qual è il bilancio della sua attività amministrativa, ad ormai qualche mese di distanza dalla vittoria nella competizione elettorale che l’ha riportata ad essere sindaco di Isola del Liri?
“Il bilancio è relativo ad una seconda consiliatura in continuità con la prima, con nuovi progetti per migliorare la città. Cosa per cui, non basta un mandato, forse anche più di due. Abbiamo appena iniziato a costruire un modello che mi dicono comincia già ad essere copiato. In questi mesi partiranno nuovi investimenti sulla città: marciapiedi, strade, dissesto idrogeologico. Puntiamo molto sull’attenzione ai fragili, ai deboli. Penso alle iniziative per l’alzheimer, ai progetti per aiutare i giovani che vivono un momento difficile. Dobbiamo favorire il ritorno di un sano senso civico. Guardare ai più fragili, non si deve far restare indietro nessuno”.
“Pensiamo ovviamente anche al territorio. Abbiamo da mesi iniziato un lavoro con altre amministrazioni per tutelare le imprese della zona. Penso all’inserimento nella Zls; un lavoro importante fatto in collaborazione con l’assessore Ciacciarelli. Ma è solo un primo passo. Stiamo lavorando con Unindustria per ascoltare le aziende e per portare avanti un progetto complessivo sulla Media Valle del Liri“.
Si può dare di più
Un’autocritica che si sente di fare sul suo operato?
“Il grande consenso ottenuto mi onora, è un privilegio, ma è anche una responsabilità. Significa che le persone ci hanno creduto, ma è un punto di partenza, non di arrivo. Dovremo sviluppare i servizi nei quartieri : il centro è certamente il cuore della città, ma non devono essere quartieri di serie a e di serie b. Penso al rifacimento delle strade, all’illuminazione all’emergenza per i furti. Per fortuna, non solo il sabato sera, c’è attenzione e collaborazione con le forze dell’ordine”.
“Dovremo fare più attenzione alle fragilità ed al disagio sociale ed economico. Qui dobbiamo migliorare. Penso anche a strutture da sistemare, come la caserma dei carabinieri: dobbiamo tutelarla, anche per la sua importanza per il territorio. Poi i progetti per i dissesti, ne partono 3 tra pochi mesi. Bisognerebbe allargare l’idea della città-turismo: oltre la musica anche il teatro e la cultura in genere. Ci sono diversi target che dobbiamo conoscere. Su questo dobbiamo lavorare, non pensare di aver già fatto tutto”.
Un sindaco civico ma in futuro chissà
In politica ha fatto molto discutere la sua decisione di uscire da Azione e di tornare ad essere solo civico. C’è un nuovo partito all’orizzonte per Massimiliano Quadrini?
“Essere civico non significa essere fuori dalla politica. Da sindaco credo che tutti abbiano dei valori come l’attenzione ai più deboli. Poi, ogni partito ha idee diverse su come portarli avanti. Pensavo che Azione potesse guardare ai progetti, alle persone, in modo più pragmatico, meno ideologico. Io sono civico, e posso restare civico”.
“Dopodiché, come ho detto, se ci sono forze che vogliono aderire alle mie idee per il territorio, che vogliono portare avanti le idee di sviluppo, io mi posso mettere al tavolo per parlare, per ragionare se rimettermi in gioco. Si parla spesso del partito dei sindaci: un’immagine che ha una sua verità, perché i sindaci vivono la base. E, stando ad un livello più alto, potrebbero incidere di più. I partiti devono accorgersi di noi”.
Corteggiato da destra e sinistra
Ma attenzioni nei suoi confronti ci sono?
“Ci sono gruppi che mostrano degli interessi. L’attenzione c’è, da parte di tanti. Ma è molto presto, oggi è tutto ancora aleatorio. I contatti ci sono, io ne ho diversi. Anche da consigliere provinciale, del resto, non ho mai guardato al colore politico ma ai progetti. Ho fatto tutto a prescindere dal colore politico. Credo di essere leale e di mantenere la parola data. C’è stato un avvicinamento da parte di tanti. Ed a tutti io ho chiesto la stessa cosa, una maggiore attenzione a questo territorio. Ora devo capire chi crede davvero nel mio progetto. So che i finanziamenti sul territorio sono arrivati ultimamente soprattutto dal centrodestra, e può sembrare che ci sia un contatto con quella parte”.
“Voglio però ribadire che quei finanziamenti probabilmente arrivano soprattutto perché si tratta di buoni progetti. È chiaro che poi le dicerie avanzano anche perché escono foto che mi vedono ad esempio all’interno di manifestazioni della Lega. Manifestazioni per inciso, a cui erano peraltro presenti decine di sindaci oltre a me, quasi tutti di tipo civico. O, ad esempio, le foto nelle quali mi si vede prendere un caffè con Francesco De Angelis. Per me è tutto normale, visto che ho avuto e ho buoni rapporti con tutti. E si tratta di rapporti che continuerò ad avere a prescindere dal fatto che io possa o non possa entrare in un partito specifico”.
In primo piano il rilancio dell’ospedale di Sora
“Notoriamente ho buoni rapporti con l’assessore Pasquale Ciacciarelli della Lega, come pure li avevo prima con Mauro Buschini del Partito Democratico. In questo periodo, francamente, credo che chi si sta più occupando al nostro territorio siano gli esponenti del centrodestra. Ma, in ogni caso, credo che per me la decisione di entrare in un partito sia ancora di là da venire, perché davvero ho ancora necessità di capire chi è davvero disposto a lavorare per il nostro territorio. Faccio un esempio: stiamo portando avanti un progetto per lo sviluppo delle Media Valle del Liri assieme a altri sei-sette sindaci, alcuni dei quali sono schierati con il centrodestra, altri con il centro-sinistra”.
“Per quanto riguarda i temi concreti, è chiaro che l’attenzione per l’ospedale di Sora deve essere un elemento fondamentale se ci sono forze politiche che vogliono intavolare un rapporto con la mia persona. Va capito che il discorso ideologico può andare bene a livello nazionale, regionale: ma a livello locale prevalgono le logiche di difesa del territorio. E se c’è qualcuno, di un partito o di un altro, che si avvicina a questa logica, io mi siedo con questa persona a ragionare. Quasi sempre la politica cerca di accaparrarsi esponenti che possono avere un certo consenso sul territorio. Ed è senz’altro una cosa che va bene, ma la politica non deve limitarsi soltanto a questo“.
Un nuovo anno ricco di novità
Il suo augurio per il 2025?
“Mi auguro di poter andare avanti e mettere a terra i progetti che abbiamo già sviluppato, e che ci impegneranno nei prossimi 2-3 anni. Riforme urbanistiche, finanziamenti per il centro storico e per i servizi. Anche cose che possono sembrare banali ma non lo sono, come l’implementazione dei servizi pubblici e dei parcheggi nella città. L’idea è quella di realizzare davvero quella visione della città che tutti si aspettano. Sempre con la stessa attenzione a tutti i quartieri, perché non c’è soltanto il centro storico ma anche le periferie”.
“Mi auguro che finalmente possiamo avere il depuratore. Negli ultimi cinque anni abbiamo combattuto aspramente, in alcuni casi anche contro alcune parti della stessa città di Isola del Liri. C’era chi non lo voleva, e chi lo voleva ma in altre zone della città. Finalmente ce l’abbiamo fatta, ed era oggettivamente impensabile che nel 2024 una città come Isola del Liri non avesse il suo depuratore. Non sono orgoglioso, ma quando le cose vanno fatte bene vanno anche sottolineate. Mi auguro infine una sempre maggiore importanza nei confronti dei più fragili, dei più anziani, e dei giovani, il cui disagio va ascoltato”.