Quadrini vs Bovenga: la nostra Isola

Visioni contrapposte. Ma fino ad un certo punto. I candidati sindaco di isola del Liri. I progetti, le cose da fare, quelle da fare meglio

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Tre candidati sindaco, tre visioni differenti di Isola del Liri. Per l’uscente Massimiliano Quadrini il sogno è quello di completare il processo di trasformazione della città. Da luogo simbolo della carta e della fabbrica a centro turistico e culturale. Un percorso virtuoso già iniziato anche se a volte guastato da eccessi e problemi. Ora si tratta di completare quel viaggio. Nel segno dell’ascolto di tutti. Come gli ha insegnato il padre: che fu sindaco prima di lui.

Per Debora Bovenga invece il sogno è quello di completare l’intuizione del senatore Bruno Magliocchetti. Che oltre 20 anni fa, nel silenzio generale, era stato il primo a parlare della necessità di andare oltre l’idea della città- fabbrica, ed a parlare di Isola del Liri come di un Salotto della Ciociaria. Farlo però con nuove regole, più attenzione, maggiore sensibilità.

Il terzo candidato sindaco è Antonella Di Pucchio, consigliere provinciale del Partito Democratico e storica avversaria del sindaco uscente. Ha declinato l’invito a partecipare all’intervista.

Dalla carta al turismo

Sindaco Massimiliano Quadrini, Isola del Liri è da tempo non più solo città di carta, lavoro e fabbrica, ma anche centro di cultura e turismo. La “movida” è diventata un modello in tutto il territorio, anche se con diversi eccessi. Come giudica il percorso fatto finora?
Massimiliano Quadrini

Nella mia prima consiliatura abbiamo lavorato soprattutto sulla riconversione; eravamo la città delle industrie, con 15mila operai. Con la deindustrializzazione abbiamo dovuto riconvertirci. Lo abbiamo fatto senza perdere le nostre radici: anzi, sui rami divenuti secchi abbiamo innestato la nostra visione del futuro. Abbiamo voluto raccontare la storia delle nostre cartiere.

Così nella ex Lefevre abbiamo ripulito i locali per farne un centro convegni: abbiamo avuto la disponibilità della cartiera Mancini che ha una macchina continua ancora  funzionante; la nostra idea è fare lì il museo della carta. Dobbiamo sfruttare la bellezza delle nostre cascate, quella grande e quella del valcatoio; stiamo rivalutando la biblioteca comunale per dare ai ragazzi un altro luogo in cui studiare e socializzare. Con un progetto pensato per loro: una sorta Terzo Tempo, finisce la scuola e poi nel pomeriggio in biblioteca pensiamo di fargli trovare chi può rispiegargli la lezione o aiutarli in quei passaggi che per tanti motivi non si comprendono al primo colpo.

Abbiamo, insomma, immaginato città a misura d’uomo. Nel 2019 avevo già questo sogno e, nonostante il covid ci abbia costretti a fermarci ed a riprogrammare, siamo riusciti ad andare avanti con coraggio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti; lo dimostrano i turisti che arrivano non solo nel fine settimana, ma in ogni giorno della settimana. Vogliamo una riconversione turistica che racconti la nostra storia, le nostre passeggiate; penso alla Corsa dell’acqua. E vogliamo mettere tutto a sistema, affrontando anche le criticità.

Avvocato Debora Bovenga, il futuro di Isola del Liri, dopo la lunga fase industriale, è ormai nel segno della riconversione turistico-culturale. Isola del Liri è la città della movida, con i suoi lati positivi e le criticità. Quali le sue idee in merito, e le critiche per come è stato gestito finora tale passaggio?
Debora Bovenga

La riconversione in ambito turistico e culturale è per noi fondamentale, un vero asse portante per il nostro futuro, che dobbiamo gestire in prospettiva su tutto il territorio, in collaborazione con gli altri comuni vicini. All’epoca l’intuizione del salotto della Ciociaria del senatore Magliocchetti fu definita folle, ma lui aveva previsto il futuro. All’epoca non fu capito; adesso è centrale. Parlo da avvocato; assisto associazioni importanti nel settore turistico sportivo che non è di nicchia ma importante; Isola è sede di eventi rilevanti come Scorrendo con il Liri; è una grande intuizione quella di creare eventi simili, utilizzando il nostro patrimonio naturale per attrarre atleti che poi esplorano il territorio, e devono pernottare.

Poi c’è la Cascatalonga, presente da 30 anni; un evento sul quale creare percorsi turistico-culturali. Ovviamente è necessario offrire qualcosa di più. Ci sono criticità, carenze di strutture, in mezzo a tante buone prospettive. Io mi occupo di promozione del territorio da 25 anni. Non posso non evidenziare come finora l’ente comune abbia solo cavalcato l’onda prodotta da privati ed associazioni, dopo l’epoca  di Magliocchetti. Ci vuole un piglio più deciso, non basta cavalcare l’onda degli altri. E’ necessaria l’interlocuzione con altri, bisogna parlare con gli enti. Ci vuole un nuovo asse di sviluppo.

Luci ed ombre

Quadrini. Criticità tra cui risaltano gli eccessi della movida. Premesso che non è colpa del comune, cosa si può fare per migliorare?
Massimiliano Quadrini

La movida è qualcosa di importante, che il comune vuole mantenere viva con gli adeguati controlli. Finora non ci sono mai stati episodi gravi; anche se in un centro in cui, soprattutto il sabato sera, ci sono tantissime persone, la gestione non è mai facilissima. Abbiamo attivato 36 telecamere collegate con le forze dell’ordine proprio per controllare meglio. D’estate ci sono i vigili fino alle 22 e forze dell’ordine in giro fino alle 3. Stiamo lavorando con gli esercenti per favorire il rispetto delle regole. (non dare alcol a minori, no a orari troppo notturni ed a musica troppo alta). Dopodiché la movida va gestita, perchè porta introiti.

Ad esempio, sono nati nell’ultimo anno una ventina di B&B , sempre pieni. Isola adesso è attrattiva anche per gli investitori (penso alle trattative per acquistare l’albergo vicino alla cascata). La gente vuole venire a vedere Isola; ecco perché la città cresce; proprio per questo dobbiamo preoccuparci delle criticità.

Bovenga. A proposito di movida, qual è la sua posizione sulle criticità legate agli eccessi del fenomeno, anche in relazione ai problemi legati al traffico ed alla mancanza di parcheggi? 

La precedente amministrazione non è stata molto coraggiosa; partendo dai risultati del periodo Magliocchetti aveva intravisto la necessità di andare avanti, ma non lo ha fatto fino in fondo. Sarebbe bellissimo creare aree pedonali per aiutare gli esercenti; ma vanno realizzati i parcheggi. Le strutture le abbiamo, ma sono incompiute; il multipiano doveva essere già pronto e sta ancora lì. Vogliamo portare a termine queste opere, anche valorizzando la professionalità di figure femminili importanti; in squadra abbiamo un ingegnere donna specializzato in mobilità.

Sul senso unico valuteremo; non ci sarà di nuovo  il doppio senso di marcia in centro, anche perchè siamo molto sensibili al fattore ambientale. Una cosa che tra l’altro ha fatto avvicinare a noi molte realtà civiche, anche se chiaramente la mia coalizione si muove in un’area di centro destra. Per noi la cultura è importante come asse portante. Il mio obiettivo è proprio quello di valorizzare il nostro patrimonio culturale; dobbiamo mettere tutto a sistema e promuovere il turismo non solo ambientale.

Puntiamo ad entrare nel circuito dei percorsi europei di archeologia industriali; da anni mi batto per questo. Anche da avvocato da anni cerco di portare avanti questa cosa ma ci vuole maggiore maggiore attenzione da parte dell’ente comune; è un percorso che non può fare solo la città, ci vuole il sindaco. Faccio un solo esempio; finora l’iter si è arenato sull’assenza in centro di bagni pubblici; saneremo anche questa mancanza.

Il piano del Traffico

Quadrini Tra cui ci sono anche il traffico, con il senso unico in centro, e la carenza di parcheggio

Stiamo già lavorando per migliorare; il senso unico ha indubbiamente migliorato l’ambiente, abbassando la presenza delle automobili, mentre con il doppio senso c’era un passaggio continuo. Sui parcheggi; è vero, i disagi ci sono stati; ma cerchiamo di risolvere. Abbiamo pensato di far studiare a tecnici esperti i flussi di traffico, cercando percorsi alternativi per mitigare il disagio. Stiamo cercando parcheggi alternativi al centro; abbiamo ottenuto finanziamenti per completare, entro novembre, un nuovo parcheggio con 80 posti. Aprirà quello a Triade; abbiamo il progetto esecutivo per una struttura che possa ridare vita alla passeggiata di San Giuseppe.

Abbiamo pensato a nuovi bagni pubblici; c’è già il finanziamento per un bagno a via Po. Pensiamo ad un’area camper a Pirandello, con tutti i servizi. Abbiamo dato il via ad un’agenda per valorizzare l’arredamento urbano nella zona da ponte a ponte. Pensiamo ad un regolamento del colore. Immaginiamo una strada che colleghi il teatro a Piazza Triade. 

Bovenga, lei sostiene che la movida debba essere controllata: cosa intende?
Daniele Maura con Debora Bovenga

Sulla movida; io sono madre di due ragazze; non sono contro la movida; ma bisogna garantire maggiore sicurezza per gli esercenti; non deve mancare il rispetto per chi lavora, per i cittadini e i turisti. La movida andrebbe controllata; c’è un problema di carenza di organico della polizia locale; va affrontato anche il discorso dei city angels che vengono spesso utilizzati dai privati per sopperire.

Compito dell’ente è non lasciare nessuno da solo; la movida va controllata ed arricchita con proposte culturali. I ragazzi mi dicono che in alcuni locali non si sentono a loro agio; ce ne sono invece altri, ad esempio, in cui si può giocare e leggere libri. Pensiamo a creare biblioteche e caffè letterari per avere creare una movida “sana”. So che la parola cultura  dalla politica viene spesso vista come una cosa solo libresca; bisogna trasformarla. Ad esempio; manca da noi un museo della carta; ci aveva già pensato Magliocchetti, ma non è stato fatto.

Visione di prospettiva

Queste elezioni saranno ovviamente un referendum sulla sua consiliatura. Cosa intende dire ai cittadini?
Alessio D’Amato e Massimiliano Quadrini

Sto entrando nelle case della città per dire ciò che è stato fatto in 3 anni, al netto dello stop per il covid. Abbiamo avviato l’iter per completare il depuratore; la prima pietra ci sarà tra due anni. Servirà a sistemare le fogne in tante zone che non le hanno. Abbiamo ridato vita alla zona delle ex Meridionali; cinque anni fa siamo entrati in quella struttura, ottenendo fondi per aiutare le aziende che lavorano in quello spazio.

Abbiamo ottenuto finanziamenti Asi per  illuminare e asfaltare la zona comune delle Meridionali. E vogliamo abbattere i muri che separano la zona delle Meridionali dal resto della città. Abbiamo avuto anche tanti finanziamenti (arrivati ora, ma chiesti da anni)  per altre strade città.

Io credo che un’amministrazione vada valutata anche per come attira finanziamenti; abbiamo lavorato per il centro e per le periferie, sistemando strade e marciapiedi. Spiego che vogliamo andare avanti continuando questo percorso di riconversione turistico-culturale, ovviamente eliminando le criticità. Il tutto non da soli, ma mettendoci assieme con gli altri comuni e dando spazio ai giovani ed ai meno fortunati. Ho sempre presente quello che mi ha insegnato mio padre; la cosa più importante è ascoltare tutti i cittadini, dal primo all’ultimo.

In caso di elezione quale è la sua prospettiva da qui al 2029?
Debora Bovenga

Risolvere tutte le criticità strutturali; parcheggi, ricezione; creare tanta offerta culturale, tanta sicurezza per chi viene da noi. Quelli che visitano Isola del Liri da turisti, ma anche i cittadini, devono scoprirla in sicurezza. Ci saranno regole da rispettare, tanta offerta culturale; le carenze attuali andranno colmate.

Abbiamo un’opportunità importante; c’è una filiera  politica; parliamo con Regione, governo ed Europa per portare avanti progetti finora rimasti incagliati.  Sfrutteremo meglio le risorse del  Pnrr vanno sfruttate. Quello che è mancato finora.