Quella consulta non s’ha da fare: salta l’assemblea tra le polemiche

A Ferentino rinviata dal vice sindaco Andrea Pro la riunione delle associazioni per l'elezione del presidente e degli organi direttivi. Una decisione contestata da diverse realtà che hanno accusato la maggioranza di voler strumentalizzare politicamente la votazione per assumere il controllo dell'organismo

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

La Consulta delle Associazioni di Ferentino non s’ha da fare. Almeno per il momento. Nella giornata di ieri era prevista l’assemblea generale per eleggere il nuovo presidente e gli organi direttivi: ma proprio alla vigilia della riunione, a sorpresa, il vice sindaco Andrea Pro (ideatore dell’iniziativa) ha annunciato il rinvio. Non c’è al momento una nuova data. (Leggi qui: Ferentino, flop della Consulta delle Associazioni. E qui: A Ferentino restart Consulta delle Associazioni dopo il caso Ciuffarella).

Pro… rinvio ma non mancano i malumori

Andrea Pro, vice sindaco di Ferentino

Il vice sindaco ha motivato il rinvio. Vuole che ci sia il massimo coinvolgimento possibile e che tutti sappiano tutto prima di salire a bordo di questa nuova impresa. Per evitare i rallentamenti della prima e per motivare tutti nella seconda. “E’ opportuno per consentire una più capillare informazione verso tutti i comitati di zona e le parrocchie che, in base al nuovo regolamento sono parte integrante della Consulta – ha spiegato Andrea Pro – Poi si deve completare la fase di aggiornamento dell’elenco delle associazioni iscritte. Ed infine predisporre un Ordine del Giorno più articolato che tenga conto delle proposte già pervenute ed infine per favorire una partecipazione più ampia e rappresentativa dell’intero tessuto civico della città”.

Questa è la motivazione ufficiale. Ma qualcuno ha storto il naso ipotizzando un mancato accordo in maggioranza per scegliere il nuovo presidente. È vero che la Consulta è un organo apolitico ma molti esponenti della maggioranza hanno influenza forte su alcune associazioni che potrebbero incidere in maniera determinante sul voto.

Una presidenza che fa gola alla politica

Luigi Vittori (Foto © WebAL)

È passato ormai quasi un anno dalla dimissioni per ragioni personali dell’ormai ex presidente Alessandro Ciuffarella che è rimasto in carica il tempo di appena sette mesi. Era un uomo vicinissimo a Luigi Vittori, storico vice sindaco ed oggi consigliere comunale e provinciale di maggioranza. Proprio Vittori vorrebbe nuovamente eleggere alla presidenza un uomo di sua fiducia. (Leggi qui: Le dimissioni di Ciuffarella congelano la Consulta. E leggi anche Le strategia della tensione che passa per la Consulta delle Associazioni).

Ambizione che nutrono però anche altri esponenti di maggioranza. Pro che aveva promesso l’istituzione della Consulta già in campagna elettorale era riuscito nell’impresa di mettere attorno ad un tavolo 40 associazioni locali. Poi dopo l’addio di Ciuffarella si è assistito in pratica ad un anno di vuoto.

Ora un nuovo regolamento che apre alle parrocchie ed ai comitati di zona.

Codici: “Delusi da sindaco ed Amministrazione”

Franco Sisti

Ma proprio sulle aperture, sull’allargamento alle parrocchie e sul rinvio della votazione ci sono state critiche delle associazioni. Soprattutto quelle più lontane politicamente dalla maggioranza. Considerano parrocchie e comitati di quartiere poco vicini all’associazionismo civico. Le parrocchie sono una istituzione religiosa, la consulta è laica: è la tesi di diverse associazioni.

Ma non basta. Duro anche il commento di Codici guidato a livello locale da Franco Sisti. “Siamo delusi dal comportamento del primo cittadino e della sua maggioranza. Stanno ritardando tutto in questa città – tuona SistiQuesto delle associazioni non è il solo ritardo: basta pensare al museo, all’ambiente ed alla sicurezza. E che dire della sanità: non hanno nominato l’assessore al ramo. Noi di Codici non capiamo perché si danno sedi e contributi ad alcune associazioni e altre no facendo una selezione tra realtà di Serie A e B”.