Quell’applauso contro Rotondo che irrita Forza Italia con FdI

L'ex vicesindaco FdI attacca il sindaco di Forza Italia. Che in giunta ha due assessori del Partito di Giorgia Meloni ed un consigliere delegato. Da Roma Righini applaude. Ed esplode il caso

Doveva essere una scaramuccia di retrovia, poco più di un petardo fragoroso. Rischia di essere invece un nuovo fronte politico regionale tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, il post scritto dall’ex vicesindaco di Pontecorvo Nadia Belli (FdI). Prende di mira l’assessore che ne ha preso il posto, Armando Satini. E soprattutto il sindaco Anselmo Rotondo, dirigente provinciale di Forza Italia. Il detonatore che ha trasformato da petardo a bomba è una delle risposte che sta tra i commenti: l’approvazione e l’applauso firmato da Giancarlo Righini, uomo forte di Fratelli d’Italia nella Giunta regionale di Francesco Rocca.

Nadia Belli era stata messa alla porta dal sindaco Anselmo Rotondo un paio di anni fa: da assessore s’è ritrovata Consigliere di opposizione. Una questione più personale che politica: il sindaco aveva tenuto in Giunta tutta la pattuglia Fdi, composta da due assessori (l’ex sindaco Michele Notaro ed Anna Grazia Longo) ed assegnato una delega al Consigliere Vanessa Pretola.

Il veleno di Nadia

Nadia Belli

Dopo il defenestramento, Nadia Belli aveva mantenuto la sua posizione critica. Che ora ha ribadito nel post sui suoi social. Dice all’assessore l’Assessore Satini: «sa bene che deve attenersi al “protocollo Rotondo”, altrimenti le frizioni saranno inevitabili e potrebbe ritrovarsi isolato in maggioranza… o addirittura seduto al mio fianco in opposizione. Oggi va di moda la rotazione del vicesindaco, il ‘togli e metti’, l’accorpamento delle deleghe». In pratica? Rivendica di avere avuto opinioni diverse dal sindaco ed averle sostenute, pagando politicamente; al suo successore ricorda che senza l’obbedienza assoluta al sindaco rischia di essere estromesso a sua volta. Fin qui, nulla di che.

Si sale di tono nel passaggio successivo. «Raccontiamo la verità ai cittadini su ciò che accadde allora. Quando avevo la delega alla manutenzione e Satini quella all’Urbanistica, segnalavo ogni giorno l’increscioso stato delle strade di Pontecorvo. Ma per loro le priorità erano sempre altre. Poi, quando si sono resi conto di aver tirato troppo la corda e che qualcosa andava fatto, hanno ben pensato di accorpare le due deleghe, togliendomi la mia per attribuirsi i “meriti” e far crescere il proprio consenso personale».

Sottolinea che «oggi, più che mai, la nostra viabilità è davvero pietosa». Sulla raccolta dei rifiuti, ricorda di essersi presa tutte le critiche dei cittadini nella fase di passaggio alla Differenziata ma «lo stesso Sindaco l’ha più volte presentato come la scelta migliore che potessimo fare» e gli rimprovera di non avere ancora applicato la nuova tariffa più light.

Quell’applauso inatteso

Giancarlo Righini

Sotto, tra le risposte un “Brava Nadia” e gli applausi firmato da Giancarlo Righini. Che non è uno qualsiasi. Ma un pezzo autorevole di Fratelli d’Italia: strategico assessore regionale al Bilancio ed all’Agricoltura. Proprio questo ruolo ed il suo peso in Fratelli d’Italia ha urtato la sensibilità del sindaco di Forza Italia: che in Giunta ha due assessori di FdI più un Consigliere delegato. Ma l’uomo forte del Partito applaude a chi lo critica.

Anselmo Rotondo ne ha parlato con il suo Segretario provinciale Rossella Chiusaroli. Ha deciso di non passarci sopra. E sollevare il caso politico: ha scritto una nota al Governatore Francesco Rocca ricordandogli che Pontecorvo è guidata da un’amministrazione di centrodestra. Ed esprimendo: “Il rammarico più profondo per un assessore regionale che si presta a giochetti politici sporchi di qualche membro di opposizione, tralasciando di seguire di più le problematiche amministrative che dovrebbero essere la priorità”.

Per il sindaco: “l’eleganza tra rappresentanti delle istituzioni avrebbe voluto che l’assessore Righini stesso si fosse astenuto da commenti favorevoli ad una consigliera di opposizione, contro di me e contro altri membri di maggioranza. Una maggioranza che ha sostenuto per 11 dodicesimi anche la sua elezione carissimo presidente”.