Radiografia sugli ospedali ciociari: promossi e bocciati

Ecco i reparti di eccellenza e quelli con criticità negli ospedali della provincia di Frosinone. I numeri del programma regionale esisti: il famigerato P.re.val.e.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Micidiale ed infallibile: misura la qualità dei reparti negli ospedali ed individua subito se le cose vanno oppure arrancano. Sono i numeri a dirlo e non le chiacchiere: messi in colonna ed elaborati nel modo giusto. Non fa sconti il Programma Regionale di Valutazione degli Esiti della Regione Lazio (P.Re.Val.E.).

È stato concepito e sviluppato per definire e misurare gli esiti degli interventi sanitari. Un po’ come le prove Invalsi nelle scuole: misura la variabilità di esito tra strutture ed aree geografiche, cioè se in un ospedale ti curano subito e meglio e se in un altro c’è invece da aspettare per lo stesso intervento. In questo modo si riescono ad individuare le aree critiche su cui agire con programmi di miglioramento della qualità dell’assistenza.

Come funziona

Il programma elabora e monitora ogni anno circa 70 indicatori di esito, raggruppati in 9 aree cliniche: cardiologia, chirurgia, gastroenterologia, ortopedia, pneumologia, neurologia, ginecologia/ostetricia, assistenza territoriale e oncologia, tenendo conto delle diverse caratteristiche e della gravità dei pazienti per un corretta comparazione tra gli ospedali o le aree geografiche.

Il P.Re.Val.E., assieme ad alcune criticità, individua anche molte eccellenze dei presidi sanitari del Lazio. È un punto di riferimento ed un osservatorio autorevole circa gli esiti delle cure: sia per gli operatori del settore che per i cittadini. Ed ora sono disponibili i dati più recenti: aggiornati al 31 dicembre 2023.

L’analisi dei dati aggiornati conferma ancora una volta una oggettiva quanto consolidata differenza di qualità e tempestività delle cure: alcuni ospedali di Roma viaggiano ad alta velocità mentre quelli delle province del Lazio vanno a rilento.

I primi 3 ospedali del Lazio con un giudizio Molto Alto e con una grafica di colore verde risultano il Policlinico Gemelli, il Campus Biomedico ed il San Filippo Neri. Tutti nella capitale. In particolare per la Chirurgia Generale.

Gli ospedali ciociari

Secondo il programma regionale esiti, la situazione dei presidi ospedalieri in ordine a qualità e tempestività delle cure in provincia di Frosinone è questa.

OSPEDALE FABRIZIO SPAZIANI FROSINONE
Area ClinicaLivello di AderenzaColore
Cardiocircolatorioaltoverde chiaro
Gravidanza e partomediogiallo
Respiratoriomediogiallo
Nervosomolto bassorosso
Chirurgia Generalealtoverde chiaro
Chirurgia oncologicabassoarancio
OSPEDALE SANTA SCOLASTICA CASSINO
Area ClinicaLivello di AderenzaColore
Cardiocircolatoriomediogiallo
Respiratoriomediogiallo
Gravidanza e partomolto bassorosso
Osteomuscolaremolto bassorosso
Nefrologiamediogiallo
Chirurgia generalemolto altoverde scuro
Chirurgia oncologicamolto bassorosso
OSPEDALE SS TRINITA’ SORA
Area ClinicaLivello di AderenzaColore
Cardiocircolatoriobassoarancio
Gravidanza e partobassoarancio
Respiratoriomediogiallo
Osteomuscolaremolto bassorosso
Chirurgia oncologicamediogiallo
Nefrologiamolto bassorosso
Nervosomolto bassorosso
Chirurgia Generalemolto altoverde scuro
OSPEDALE SAN BENEDETTO ALATRI
Area clinicaLivello di aderenza agli standard di qualitàColore
Osteomuscolarebassoarancio
Chirurgia generalemolto bassorosso
Chirurgia oncologicamolto bassorosso

Come è agevole rilevare dall’analisi dei dati aggiornati alla fine dello scorso anno, anche nei presidi sanitari della provincia di Frosinone, come in quelli romani, esistono delle vere e proprie eccellenze. È il caso di Chirurgia Generale a Cassino e Sora che hanno una valutazione molto alta. Da osservare positivamente anche l’area cardiocircolatoria allo Spaziani del Capoluogo valutata alta.

Non mancano evidentemente anche le criticità, che sono peraltro presenti in tutti e 4 le strutture ciociare.

Manager all’opera

Sabrina Pulvirenti

Una mappa sulla quale è già all’opera il commissario Sabrina Pulvirenti: ha individuato una serie di criticità organizzative che possono essere migliorate con poco e con un diverso assetto delle cose. In pratica? In molti casi non serve abbattere mura ed assumere decine di persone ma basta capire perché il meccanismo si inceppa, impedendo ad ottimi professionisti della Sanità di raggiungere gli stessi traguardi dei loro colleghi che però operano in atre Asl.

C’è poi il tema della Sanità da adattare al territorio: in provincia di Frosinone nascono pochi bambini e ci sono molti anziani, serve quindi un aumento delle cure geriatriche; ma ci sono nuove patologie che un tempo nemmeno venivano considerate: come i disturbi alimentari o le conseguenze sul lungo periodo per le donne che hanno partorito almeno due figli. Tutti temi sui quali la dottoressa Pulvirenti è già all’opera. Adesso anche con il supporto dei numeri del P.re.val.e.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com)