Faccia a faccia tra il governatore Rocca ed il senatore Fazzone. Spento sul nascere l'incendio innescato dalla lettera firmata martedì dal Gruppo di Forza Italia. Torna l'ipotesi dei Sottosegretari regionali. Ma bisognerà ragionare con gli altri alleati
Cambiare tutto affinché nulla cambi: niente costumi per Burt Lancaster ed Alain Delon, nei panni di don Fabrizio principe di Salina e di suo nipote Tancredi vanno benissimo il governatore del Lazio Francesco Rocca ed il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone. Cinici ma efficaci, pazienti ma spietati: hanno risolto la crisi che da luglio logorava il centrodestra. Cambiando nulla ma dando l’impressione che tutto stia per cambiare. Superata la lettera che il Gruppo consiliare aveva firmato martedì pomeriggio. (Leggi qui: La lettera di Forza Italia che manda all’aria tutto e riapre la crisi in Regione).
In pratica: il numero degli assessori resta uguale per ciascun Partito e non verrà modificata l’architettura della Giunta; esattamente come chiedeva il Governatore. Ci sarà un riassetto delle deleghe che assegnerà a Forza Italia due ‘portafogli’ di primo piano quale riconoscimento del suo aumentato peso in Aula; esattamente come chiedeva il coordinatore azzurro. Non ci sarà il terzo assessore per Forza Italia che avrebbe scombussolato l’architettura della Giunta e la scala di valori interna al Partito; che veniva reclamata a gran voce dal senatore Claudio Lotito. E allora in che modo cambierà tutto?
I Sottosegretari
Francesco Rocca ha rispolverato la soluzione che aveva già prospettato a marzo 2023 nel momento di mettere a punto il suo esecutivo e tanti mugugnavano. Ha messo sul tavolo la possibilità di modificare lo Statuto ed introdurre la figura di quattro Sottosegretari regionali.
L’aveva stoppata la Corte dei Conti: dicendo che si può fare ma a condizione che non aumentino le spese; quindi solo nomi interni al Consiglio, niente segreteria, niente indennità maggiorata, forse un portafogli specifico. Insomma: una specie di Consigliere con Delega più che un super assessore come il nome lascerebbe intendere. Che servano però è un’evidenza, determinata dalla follia nazionale di tagliare il numero dei consiglieri regionali ed imporre la cura dimagrante alle Giunte. Ci si è ritrovati con pochi assessori ed un immenso carico di competenze da seguire.
A Forza Italia quanti ne andranno? I numeri dicono uno in base al peso del Partito che è un quarto della maggioranza. Ma le logiche del riequilibrio dicono forse anche due. E due a Fratelli d’Italia: sistemando il vulnus di Enrico Tiero e Daniele Maura cioè i due più votati nei Collegi di Latina e Frosinone ma rimasti senza assessorato. Niente alla Lega: che nell’ultimo anno è scesa da 3 Consiglieri ad 1, mentre Forza Italia è salita dai 3 eletti nel 2023 agli 8 voti di oggi (grazie all’adesione dei 2 leghisti, di due del M5S e del patto d’Aula con Noi Moderati).
Ma è tutto aleatorio. In che senso?
Senza escludere
Nella nota finale rilasciata dalla Regione al termine dell’incontro avvenuto tra Francesco Rocca e Claudio Fazzone si spiega che l’intento è di portare avanti e “accelerare” l’azione di governo, “senza escludere interventi di riforma dello statuto regionale per rendere più efficiente la macchina politico-amministrativa”.
Nessuna certezza nemmeno quando poi Francesco Rocca aggiunge: “La riforma dello Statuto della Regione Lazio è un elemento essenziale: quindi non abbiamo escluso anche l’idea di mettere mano eventualmente al discorso dei sottosegretari”.
C’è subito il primo intoppo. “Però ci tengo a precisare che l’incontro con Fazzone è stato bilaterale, quindi non decidiamo per la coalizione“. C’è poi la questione tempo: la modifica allo Statuto richiede mediamente un anno di tempo, stando all’esperienza di Donato Robilotta, assessore agli Affari Istituzionali nella Giunta Storace.
Ma il Governatore li vuole fare i Sottosegretari o no? L’esperienza fatta dalle altre Regioni dicono che servono. “Da parte mia c’è un impegno serio a lavorare in questa direzione. I sottosegretari sono declinati in maniera diversa a seconda delle Regioni. Ma c’è un lavoro da fare con la coalizione da questo momento in poi: deve marciare coesa e compatta“.
Rimpasto interno
Nulla vieta che possa esserci un rimpasto interno al Gruppo di Forza Italia, un avvicendamento tra assessori. Ma per quanto riguarda i possibili nuovi equilibri e rimpasti nel Gruppo “dovete parlare con Fazzone. Noi ne abbiamo fatto una questione di strategia e di indirizzo politico per una maggiore inclusività, per dare una maggiore risposta ai cittadini e alle nostre comunità”.
La questione non è chiusa. “Nei prossimi giorni continueremo a vederci e a lavorare anche insieme alle altre forze della coalizione. C’è la necessità di sedersi insieme alle altre forze della coalizione e fare un ragionamento“. È il piccolo dettaglio che può far crollare tutto.